NO B DAY – IL PERCORSO

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Di seguito un pò di informazioni utili per vivere al meglio il 5 Dicembre:

A piazza della Repubblica l’appuntamento è per le 14. Il corteo sfilerà fino a piazza San Giovanni secondo il seguente percorso:

Piazza della Repubblica
Via delle terme di Diocleziano
Via Giovanni Amendola
Via Cavour
Piazza Esquilino
Via Liberiana
Via Merulana
Viale Manzoni
Via Carlo Emanuele I
Piazza San Giovanni

Piazza San Giovanni è stata scelta all’ultimo minuto: “Abbiamo optato per questo arrivo perché piazza del Popolo ci sembrava troppo piccola a fronte delle adesioni che abbiamo ricevuto” spiega Emanuele De Pascale del coordinamento.

Gli organizzatori non temono tensioni: “La nostra sarà una manifestazione pacifica. E’ nata dal basso e per il suo successo ognuno ha messo in gioco la propria professionalità. La piazza sarà delle famiglie, dei bambini e dei giovani che, da soli, sono già in grado di costruire un mondo migliore di questo”.

Alle 16.30, mentre il corteo raggiungerà piazza San Giovanni, su palco inizieranno ad alternarsi i relatori tra cui Dario Fo e Franca Rame, Ascanio Celestini, Moni Ovadia Domenico Gallo, Andrea Rivera, Salvatore Borsellino, i ragazzi di Corleone e quelli del “NoPonte”, studenti e dipendenti dell’Eutelia.

Alle 18.30 la discussione lascerà il posto alla musica. Sul palco si alterneranno vari musicisti e la giornata si concluderà con il concerto di Roberto Vecchioni e J-Ax.

IL TESTO DELL’APPELLO

A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera che definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.

Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica dalle accuse che gli vengono rivolte.

COMITATO ’NO BERLUSCONI DAY’

http://roma.repubblica.it/infografica/1795607

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