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Gaza: Venezuela, Chavez espelle ambasciatore Israele
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Il Venezuela ha espulso l’ambasciatore d’Israele: la decisione è stata resa nota al termine di una serie di dichiarazioni nelle quali il presidente Hugo Chavez aveva più volte tuonato contro l’offensiva israeliana nella striscia di Gaza, a difesa dei palestinesi.
L’espulsione dell’ambasciatore, Shlomo Cohen, e di parte del personale diplomatico israeliano, è stata resa nota con un comunicato del ministero degli esteri nel quale si ricordano che nella Striscia di Gaza “le vittime palestinesi sono già più di 600”.
Poco prima, Chavez aveva definito “vigliacco” il governo israeliano che – aveva precisato – “attacca un popolo innocente”, lanciando nel contempo un appello alla comunità ebrea residente in Venezuela contro “l’Olocausto” in corso a Gaza.
Il leader della ‘rivoluzione bolivariana’ aveva inoltre sottolineato che “se in questo mondo esistesse un po’ di vergogna” il suo collega israeliano, Shimon Peres, “dovrebbe essere portato davanti alla Corte penale internazionale dell’Aja, insieme al presidente degli Stati Uniti”.
Chavez, che lo scorso lunedì aveva definito “genocida” il governo di Tel Aviv, ha inoltre esortato “il popolo d’Israele ad alzarsi contro il governo d’Israele”. Durante una visita in un ospedale a Caracas, il presidente venezuelano si è d’altra parte rivolto alla comunità ebrea residente nel paese: “mettetevi una mano sul cuore” e condannate, aveva chiesto, gli attacchi d’Israele.
“Qui da noi vive una comunità palestinese che adoriamo e allo stesso tempo vivono ebrei ai quali vogliamo bene. Speriamo però che la comunità ebrea si esprima contro questa barbarie”, ha dichiarato Chavez, che rivolgendosi agli ebrei del Venezuela, si è domandato: “Voi non condannate con forza ogni atto di persecuzione e l’Olocausto? Questo è infatti quanto stiamo vedendo” nella Striscia di Gaza.
Non è la prima volta che Chavez prende la decisione di espellere l’ambasciatore israeliano: lo aveva già fatto nell’agosto del 2006, quale gesto di ripudio durante la guerra tra Israele e i guerriglieri del movimento sciita Hezbollah.
Swisscom