Set
17
Cicchitto e Gasparri. Vien voglia di fare harakiri.
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Ieri a Ballarò erano ospiti Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. Già dopo aver ascoltato uno dei due, ti viene voglia di fare harakiri, figuriamoci con entrambi. C’era anche Di Pietro. Di Pietro parla di dittatura dolce, soprattutto per quanto riguarda l’informazione e Cicchitto risponde: “Ma il Tg3, La Stampa, Ballarò stesso, secondo lei sono di destra?”, riprendendo forse alcuni dei pochi organi di informazione che mantengono ancora un briciolo di obiettività. Un po’ come dire: “Non è vero che i giornali sono di destra, guardate l’Unità…”.
Poi Cicchitto, alle parole di Di Pietro, va in difficoltà ed inizia a sbraitare. Cicchitto, il pidduista, arrogante come un bulletto romano.
Gasparri afferma che è stata risolta l’emergenza rifiuti, dimostrando di non essere stato neanche un minuto in Campania, e cita i sondaggi per illustrare il grande lavoro svolto dal governo fino ad ora. Trovatemi un politico, oltre ai nostri naturalmente, che dimostra l’efficacia delle attività del governo attraverso i sondaggi.
Gasparri è una di quelle persone che se gli facessi un’intervista, alla sua seconda risposta me ne dovrei andare, altrimenti gli darei una testata che gli aprirebbe il cranio.
Che discorsi vuoi fare con Gasparri. È uno che spara cazzate e ride. Crede a tutte le cazzate che dice. È come un distributore di cicche: Berlusconi gira la manopola e Gasparri spara una boiata qualsiasi, col sorriso. Un distributore di cazzate.
Ogni volta che lo sento parlare, vorrei spiaccicarmi sullo schermo come una mosca sul parabrezza di un’auto, per non soffrire più.
Ma forse ha ragione Di Pietro: “Più parla lui, meglio è”