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Domenica 18 Settembre ☭ FESTA DELLE BARRICATE, dalle ore 15:00
PARMA 25 AGOSTO 1972 – 25 AGOSTO 2011 39° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DI MARIO LUPO
PARMA 25 AGOSTO 1972 – 25 AGOSTO 2011
39° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DI MARIO LUPO
Mariano Lupo era un giovane operaio meridionale immigrato a Parma per lavoro.
Militava in una formazione della sinistra extraparlamentare. Come molti altri giovani suoi coetanei credeva in una società più giusta, di liberi ed uguali, in un mondo liberato dallo sfruttamento e dall’oppressione, e per questo si batteva.
La sera del 25 agosto 1972 fu assassinato, ventenne, in viale Tanara davanti all’allora cinema «Roma», cui si era recato per un incontro, con una pugnalata al cuore inferta da un gruppo di fascisti. L’omicidio, premeditato e organizzato, avvenne dopo una lunga serie di intimidazioni e minacce, nei confronti suoi come di diversi altri militanti della sinistra politica e sindacale, da parte di neofascisti legati all’estrema destra extraparlamentare e al Movimento Sociale Italiano; la stessa Questura di Parma parlava in proposito di «episodi non tra loro isolati ma che presentano le caratteristiche di un chiaro piano di provocazione ed intimidazione di chiaro stile fascista messo in atto dagli estremisti di destra con lo scopo di fomentare disordini».
I funerali, culminati con l’orazione in piazzale Picelli del sen. Giacomo Ferrari, partigiano «Arta», furono una delle più grandi manifestazioni svoltesi a Parma, parteciparono migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e tutta la Parma popolare antifascista.
Al processo, che si concluse ad Ancona nel giugno ’76, gli autori dell’agguato, Bonazzi, Ringozzi e Saporito, vennero condannati rispettivamente a 14 anni e 8 mesi, 9 anni e 4 mesi, 6 anni e 3 mesi.
commemorazione giovedì 25 agosto ore 18.30 Parma viale Tanara di fronte all’ex cinema Roma
intervento di P. Zavaroni del Comitato antifascista
COMITATO ANTIFASCISTA E PER LA MEMORIA STORICA – PARMA
Celebrazione 25 aprile, calendario iniziative a Parma ” Comitato antifascista e per la memoria storica – Parma “
LUNEDì 25 APRILE
Monumento al Partigiano. Ore 8.45
Partenza Staffetta della Pace. Itinerario sui luoghi della Resistenza. a cura di ARCI – UISP.
Chiesa di Santa Croce. Ore 9.30
Celebrazione della Santa Messa.
Barriera D’Azeglio. Ore 10.15
Corteo con la partecipazione del Corpo bandistico Giuseppe Verdi. Deposizione corone al monumento al Partigiano e al monumento ai Caduti.
Piazza Garibaldi. Ore 11
Arrivo della Staffetta della Pace e del Corteo. Saluti del Sindaco di Parma, del Presidente della Provincia e del Presidente della Consulta Studentesca. Orazione Ufficiale di Teresa Vergalli.
Piazza Garibaldi. Ore 12
Rintocchi solenni della Campana della Torre Civica.
Portici del Grano. Ore 12
Lalla dal fiocco rosso. Ricordi d’infanzia di Mirka Polizzi.
Mirka bambina raccontata alla Biblioteca Balestrazzi. Lalla, nonancora Mirka, cresce tra le botteghe, i tetti e i personaggi della sua famiglia nell’Oltretorrente degli sventramenti e delle ricostruzioni del Regime. Letture di Michela Ollari, Teatro Minosse e Susanna Coperchini che ha gli stessi anni di quella Lalla. A cura di Istituzione Biblioteche – Biblioteca “U. Balestrazzi”.
Portici del Grano. Ore 12.15
Ricordando Mirka. Una carrellata di canzoni delle epoche più diverse per rendere omaggio a Laura Polizzi, partigiana Mirka, a cura del Coro Novecentum. In collaborazione con CEM Lira di Parma.
mostra “Testa per dente” sui crimini fascisti in Jugoslavia 1941-1945
Sabato 2 aprile ore 17 a Parma alla Galleria Sant’Andrea di via Cavestro apre la mostra “Testa per dente” sui crimini dell’Italia fascista in Jugoslavia negli anni 1941-1945. Interviene all’inaugurazione il curatore Paolo Consolaro (‘Pol Vice’), del gruppo di Resistenzastorica e autore del libro “La foiba dei miracoli” (KappaVu, 2008). La mostra rimarrà fino al 10 aprile.
iniziative antifasciste a Parma attorno al 10 febbraio in alternativa al “giorno del ricordo delle vittime delle foibe”
Giovedì 10 febbraio dalle 17 presidio in piazzale della Pace attorno al monumento al Partigiano.
Sabato 12 febbraio pomeriggio dalle 16.30 al cinema ‘Astra’ sesta edizione della manifestazione antifascista ‘Foibe e fascismo’, con relazione di Umberto Lorenzoni, partigiano e presidente dell’A.N.P.I. di Treviso, e filmato sul campo di concentramento fascista di Gonars (Udine) per civili della Jugoslavia, 1942, 1943.
Domenica 13 febbraio alle 11 presidio nel largo dedicato a Tito, simbolo della Resistenza jugoslava.
74° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2011
74° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Commemorazione mercoledì 5 gennaio alle 11 alla lapide di borgo Cocconi
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
NO all’intitolazione di una via di Parma ai “martiri delle foibe” SI all’intitolazione di una via di Parma ai partigiani italiani all’estero
Il Comune di Parma, con la riunione di lunedì 15 novembre ‘10 della Commissione Toponomastica presieduta dall’assessore Fecci, ha deciso l’intitolazione di una via della città ai cosiddetti “martiri delle foibe”.
Esprimiamo la nostra netta contrarietà di democratici antifascisti di Parma a questa scelta.
Vittime delle foibe, al confine nordorientale dell’Italia con l’allora Jugoslavia, sono stati nel settembre-ottobre 1943 e nel maggio 1945 alcune centinaia di italiani in gran parte militari, capi fascisti, dirigenti e funzionari dell’amministrazione dell’Italia occupante la Jugoslavia, collaborazionisti. Si è trattato nel complesso di circa seicento vittime (escludendo dispersi e fucilati in guerra, deportati e morti in campi di concentramento, ecc.) per mano di partigiani jugoslavi, conseguenza dell’odio popolare e della rivolta nei confronti dell’Italia fascista che aveva dagli anni ’20 sottomesso e oppresso le popolazioni slave delle zone di confine e poi aggredito militarmente e occupato interi territori della Jugoslavia fino a fare della slovena Lubiana una provincia d’Italia.
Dalla foiba di Basovizza, assunta a simbolo di tutte le foibe, sono state rinvenute le spoglie di una decina di uomini soltanto, e tutti militari tedeschi.
Riportiamo alcuni nominativi di italiani riconosciuti quali “martiri delle foibe”.
– Cossetto Giuseppe, infoibato nel ’43 a Treghelizza, possidente, segretario del fascio a S. Domenica di Visinada, capomanipolo MVSN (Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, sottoposta direttamente ai tedeschi), già squadrista sciarpa Littorio;
“Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani dalla Venezia Giulia e dall’Istria” Parma 11 febbraio 2010
Parma, presidio democratico antifascista in largo Tito il 10 febbraio 2010
Il 10 febbraio a Parma in largo Tito (piazzetta della periferia sud est della città su via Budellungo) si terrà dalle 12 alle 13 un presidio democratico antifascista per ribadire il grande valore della Resistenza e della lotta armata jugoslava contro il nazifascismo guidata da Tito.
Comitato antifascista e per la memoria storica – Parma
In relazione all’articolo “Rifondazione riparte a pieno ritmo” della Gazzetta di Parma di oggi domenica 17 gennaio 2010 il Comitato antifascista e per la memoria storica-Parma precisa che la manifestazione antifascista alternativa alla celebrazione della “giornata del ricordo delle foibe” che si terrà l’11 febbraio p.v. al cinema “Astra” con la partecipazione del giornalista Franco Giustolisi autore de “L’armadio della vergogna” e del prof. Gorazd Bajc dell’Università del Litorale a Capodistria è promossa e organizzata, per questa quinta edizione come per le altre precedenti, dal Comitato scrivente. Al Comitato, che non è struttura di partito, aderiscono sia militanti di Rifondazione Comunista che di diverse altre forze politiche e sociali nonchè semplici cittadini.
il presidente onorario del Comitato Roberto Spocci PR 17/1/’10
Presidio popolare antifascista Montanara, 9 gennaio alle 14.30
Per chiedere la chiusura di Casa Pound sabato 9 gennaio dalle 14.30 presidio popolare del Comitato Antifascista Montanara nello spiazzo tra via Campioni e via Jacchia…..
Musica, graffiti, vin brulè.
Partecipiamo!
73° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2010
73° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Commemorazione alle 11 di martedì 5 gennaio alla lapide
di borgo Cocconi
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
SOLLECITIAMO ANCORA IL COMUNE DI PARMA A ERIGERE IL MONUMENTO A PICELLI!
COMITATO ANTIFASCISTA E PER LA MEMORIA STORICA – PARMA
comitatoantifasc_pr@alice.it – cicl. in proprio via Testi, 4 Parma
A 40 ANNI DAL 12 DICEMBRE 1969 LE STRAGI FASCISTE NON SI DIMENTICANO
VENERDI’ 11 DICEMBRE 2009 ORE 17.30 – SALA CIVICA DI VIA ARGONNE PARMA
RIEVOCAZIONE DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA NEL 40° ANNIVERSARIO
Interverrà il giornalista Maurizio Chierici. Saranno proiettate sequenze del filmato di Sergio Spina “Un sogno lungo una speranza” su fatti e movimenti degli anni ’60/’70.
Il 12 dicembre 1969 scoppia nel centro di Milano una potente bomba collocata all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura situata in piazza Fontana causando la devastazione della sala della banca e la morte di diciassette persone che vi si trovavano, oltre al ferimento di altre ottantotto. Le indagini della polizia s’indirizzano subito verso gruppi anarchici, il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli viene accusato del crimine, fermato, portato in questura, trattenuto e interrogato a lungo, oltre le quarantotto ore del fermo, e muore il 15 dicembre precipitando da una finestra dell’ufficio dell’edificio della Questura di Milano diretto dal commissario Luigi Calabresi. Ma creare disordine e gettare l’Italia nel caos, fare allarmismo e accrescere la tensione, generare sempre più insicurezza e paura, in realtà è nell’interesse di ben altre forze. L’Italia in quel momento è attraversata da un grande movimento sociale e politico, il più grande nella storia della Repubblica, di lotta antiautoritaria e anticapitalista, progressista e per l’uguaglianza, iniziato l’anno precedente nell’università e nelle scuole ed estesosi alle fabbriche. Nell’autunno ’69 la lotta operaia è particolarmente forte, è in corso la dura vertenza sindacale dei lavoratori metalmeccanici per l’importante e innovativo rinnovo del contratto nazionale, l’11 dicembre sotto la spinta del movimento operaio e delle sinistre il Senato approva lo Statuto dei Lavoratori (legge 300/’70). Vecchi equilibri economici e politici sono messi in discussione. Read the rest of this entry »
La manifestazione antifascista nel quartiere Montanara
E´ andata. Il sabato caldo del Montanara è diventato cori, bandiere al vento, letture partigiane. “Buon compleanno fascisti, buon compleanno” urlavano i più temuti, i giovani dei centri sociali. Per il resto nessuna tensione. Il corteo antifascista ha percorso le strade del quartiere, i militanti di Casapound hanno festeggiato il primo anno di presenza a Parma. Solo brutti ricordi i timori della vigilia : “Un ringraziamento a tutti per il senso di responsabilità” dirà alla fine della manifestazione Mirko, uno degli organizzatori. Applausi, note di festa dal sound system.
Due ore e mezzo dura il corteo, promosso dal Comitato antifascita per chiedere la chiusura di Casapound. Un migliaio, secondo gli organizzatori, i manifestanti. Giovani della base, sindacati, partigiani, ex deportati. Del Pd di Parma c´è, tra gli altri, il segretario comunale Luca Benecchi. Dei Comunisti italiani ecco in prima fila Ettore Manno, segretario provinciale. Ci sono tutti all´appuntamento delle 14.30 in largo otto marzo. Presenti anche la senatrice Pd Albertina Soliani e l´onorevole Carmen Motta, che al microfono diranno poi: “Promettiamo di portare in Parlamento un´interrogazione parlamentare sulla legittimità di Casapound, che a nostro avviso viola la Costituzione italiana e il divieto di ricostituzione del partito fascista”. Per due ore il corteo attraversa il quartiere Montanara.
Mai il serpentone si avvicina a via Mascherpa, dove i neofascisti di Casapound hanno sede. A fare da scudo un cordone doppio di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa. Oltre 20 i mezzi blindati disposti in diagonale, come barriera, lungo le strade limitrofe a via Mascherpa. Inaccessibile a chiunque già in mattinata la `zona rossa´, dentro la quale stanno ingabbiati i militanti di Caspound. Tra questi, come annunciato, anche il leader nazionale Gianluca Iannone che – insieme al coordinatore locale Pier Paolo Mora – proibisce in un primo momento a Repubblica Parma di scattare foto ai camerati: “Non siete un giornale obiettivo” la motivazione. Assai rarefatta l´atmosfera sotto il gazebo dei poundini, montato sul maricpiedi: solo da lontano si sentono i cori e la musica del corteo. “Quanti sono quelli di là – s´informa uno – 500? Ah bene, allora vuol dire che sono 150?. Risate.
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Manifestazione antifascista per la chiusura di Casa Pound a Parma sabato 21/11 ore 14.30 Largo 8 marzo
ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2009
72° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con cui emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
commemorazione alle 11 di lunedì 5 gennaio alla lapide di borgo Cocconi IL COMUNE DI PARMA ERIGA IL MONUMENTO A PICELLI!
COMITATO ANTIFASCISTA E PER LA MEMORIA STORICA – PARMA comitatoantifasc_pr@alice.it – cicl. in proprio via Testi, 4 Parma