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Festa della Cultura Contadina: 140° compleanno della Sagra di Trecasali (PR)
Dal 30 luglio al 4 agosto, 6 giorni di folclore ed enogastronomia in pianura
Animazioni: mercato, gara di aratura con trattori d’epoca, dimostrazioni di aratura con buoi, trebbiatura con trebbiatrice ed imballatrice d’epoca. Tra i piatti forti in tavola: riscoperta del “Cappellotto di Trecasali”, il Toro allo Spiedo, il Culatello, Chitarra al Ragù in omaggio all’Abruzzo (Mangia Solidale e sostieni i terremotati) e gran Disfida tra Pisarei e Risotto.
Spettacoli, musica, ballo ogni sera, tutti ad ingresso libero
Trecasali (PR) – Più di una sagra tradizionale. Più di una festa folcloristica che riscopre le origini di un paese a vocazione agricola. Più di una grande fiera dove dal 1869 gli agricoltori della pianura parmense portavano i migliori capi equini e bovini, mentre gli artigiani esponevano e commerciavano aratri, otri, carri.
La 140° edizione della “Sagra di Trecasali” – in programma da giovedì 30 luglio a martedì 4 agosto – per sei giorni propone un ricchissimo carnet di eventi che animano l’estate della Bassa, terra fertile di barbabietole da zucchero e di pomodori, con serate gastronomiche all’aperto (ogni sera un menù tematico diverso ed originale a chilometro zero per valorizzare i prodotti della terra), concerti musicali eterogenei, ballo e danze nelle “balere storiche” sull’aia, sfilate di moda, luna park tra caroselli felliniani e giostre per bambini, mostre fotografiche e di pittura, rievocazioni storiche di civiltà contadina e animazione per grandi e piccoli, con tutti gli spettacoli offerti gratuitamente al pubblico, ad ingresso libero.
La storia: un po’ di Amarcord
Era il 6 maggio 1869 e il sindaco Giuseppe Corradi istituì con delibera di Consiglio Comunale la prima fiera annuale per merci e bestiame – come riportano le “Cronache di Trecasali e del suo territorio” a firma di Enzo Giuffredi – con un premio: al primo classificato sul podio un compenso di 50 lire e al secondo 30 lire. All’epoca gli agricoltori portavano in piazza i migliori cavalli, asini, buoi e mucche. I mezzadri e i fittavoli si vestivano a festa per partecipare alla sagra con spose e bambini al seguito. I più anziani radunati negli spiazzi commentavano il ciclo delle stagioni e l’andamento del raccolto. Gli artigiani esponevano attrezzi agricoli, carri, aratri in legno, vasi, ceramiche, otri. I più piccoli giocavano a campana, con i cerchi e le bilie. E una commissione con il cappello calcato sulle tempie e l’abito elegante valutava opere, ingegno e animali, assegnando poi il premio. Da allora 140 sono trascorsi. L’euro ha preso il posto della lira. I macchinari agricoli si sono industrializzati, ma i tempi della campagna sono rimasti simili con le rotazioni dei prati e dei seminati nei campi. E Trecasali – toponimo che rievoca quei tre casali o casati attorno ai quali è nato l’abitato – punta a tenere viva la memoria storica, attualizzandola e facendo rivivere il sapore di due secoli ormai trascorsi. Gli abitanti del parmense ritroveranno sapori e gesti cari anni nonni e bisnonni e trisavoli. I turisti che – da lontano – scelgono la pianura per scoprire il paesaggio parmense e l’enogastronomia saranno presi per la gola ogni sera, con un gusto diverso tutto da scoprire!
Giovedì 30 luglio, Il Cappellotto di Trecasali fa la Corte a Miss Italia ed è subito…festa!
Dalle 19.30. Il re della tavola è il Cappellotto di Trecasali (servito dalle 19.30), che di fatto è un ghiotto tortellotto di pasta con ripieno di stracotto alla parmigiana e pasta di salame macinata in varie forme, condito con burro e Parmigiano Reggiano! Secondi in tavola saranno le frittate condite in tanti diversi modi e il salume come Culatello, Fiocchetto, Salame, Coppa. Il tutto innaffiato da buon vino, melone e anguria fresca.
Dalle 21.30. Selezione provinciale di Miss Italia che porta a Trecasali in piazza il concorso nazionale Miss Italia che presenta in tour lo “spettacolo della bellezza”. Il pubblico potrà assistere alle sfilate di bellezza delle ragazze (con l’abito di Gala Miss Italia per la valutazione eleganza, in body Miss Italia, con abito moda mare). Le giovani sfilano per aggiudicarsi i titoli in palio per continuare il sogno di arrivare alla finalissima di Miss Italia.
Festa dell’Aquilone 25 aprile TRECASALI volo in Abruzzo
Ventennale della Festa dell’Aquilone, sabato 25 aprile a San Quirico di Trecasali (Parma)
Oltre 250 aquiloni in volo per la solidarietà ai terremotati in Abruzzo. Gara e voli liberi
Antichi giochi per i bimbi all’aperto: scivolate lungo l’argine del fiume taro con sacchi e cartone, tuffi nella paglia in una caccia al tesoro originale, laboratorio per costruire gli aquiloni. Raccolta degli occhiali usati per l’Africa. Merenda per tutti con torta fritta e salumi
TRECASALI (Parma) – L’arte sapiente delle mani degli italiani in arrivo da tutto il nord Italia si mette in gioco per un volo libero nella fantasia sulle ali spiegate degli aquiloni, che portano messaggi di solidarietà. Più di 250 aquiloni coloratissimi realizzati con estro, creatività e lavorazione artigianale volano alti nel cielo della Bassa Parmense sabato 25 aprile dalle 14.30 nel parco della Chiesa di San Quirico di Trecasali (20 km da Parma). Sono già aperte le adesioni alla kermesse, con “aquilonisti” già iscritti da Reggio Emilia, Piacenza, Modena, Parma. Ma l’auspicio è rappresentare le regioni di tutto il nord Italia. Tanto che un premio speciale sarà dato ai camperisti che giungeranno da più lontano con il loro aquilone.
La corsa per far prendere il giusto vento agli aquiloni parte proprio dall’argine che segna il fiume Taro che bagna Trecasali: un volo ideale che decolla dal cuore della pianura padana e guarda alla città abruzzese L’Aquila con una raccolta di fondi per le vittime del terremoto e all’Africa con una raccolta di occhiali e lenti usati.