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Noi mangiamo strano
Da sabato 20 novembre, la quarta edizione del laboratorio di cucina multietnica organizzato dalle associazioni dell’area anziani
I sapori della cucina parmigiana si mescolano a quelli diversi e a noi lontani, delle cucine straniere: è “Noi mangiamo strano”, il corso di cucina organizzato nell’ambito del Progetto Memoria e futuro, da volontari anziani originari della nostra città insieme a giovani migranti, al momento residenti a Parma.
Intorno ai fornelli s’incontrano saperi e storie; così i partecipanti non porteranno a casa solo un nuovo ricettario ma anche il patrimonio e la piacevolezza che nascono dalla condivisione e dall’incontro con l’altro. L’altro che viene da lontano e che le associazioni vogliono sentire sempre più vicino, sempre meno straniero. I menù saranno a sorpresa: dalle calde coste dell’Africa fino ai paesi più freddi, passando naturalmente da qui.
Il primo appuntamento è per sabato 20 novembre, dalle 10 alle 13, al Centro sociale anziani il Tulipano, in via Bonomi 42. Il corso proseguirà per i successivi sabati 27 novembre e 4 dicembre.
Il corso, realizzato in collaborazione con Forum Solidarietà, è solo una delle tante iniziative di Memoria e Futuro, un progetto delle associazioni di volontariato del settore anziani e non solo, in rete per instaurare un dialogo profondo e costante con la propria comunità e i bisogni che essa vive.
I “ragazzi”della terza età A Salsomaggiore un convegno per parlare di anziani e felicità
Sabato 13 novembre dalle ore 9, la Sala Lorenzini delle Terme Zoja di Salsomaggiore ospiterà il convegno I ragazzi della terza età: la salute, la qualità della vita, il benessere, la fede… per un anziano felice.
Un incontro a più voci per parlare di terza età e qualità della vita, mettendo a confronto i punti di vista dei tanti relatori presenti. A portare il loro contributo, introdotto dall’associazione Il diamante, saranno nell’ordine: lo psicologo Gino Mazzoli, Flavio Strinati, direttore sanitario delle Terme di Salsomaggiore, il geriatra Luigi Daccò, Celina Villani coordinatrice della casa protetta di Fidenza e, infine, monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza.
Competenze e visioni diverse per ragionare di benessere, anche a partire da spunti concreti. Ciò che contribuisce a vivere bene, dicono le associazioni, non è solo l’essere in salute ma anche lo scoprire una dimensione di solidarietà e altruismo che può cambiare la vita a se stessi e agli altri.
Contro ogni stereotipo, per il volontariato l’età avanzata non è sinonimo d’inattività, anzi, al contrario è un momento della vita in cui le persone possono diventare risorse irrinunciabili per tutta la comunità. E’ questo il messaggio positivo che le associazioni del progetto “Memoria e futuro” vogliono lanciare con il convegno, un’iniziativa che si aggiunge alle tante altre che la rete delle associazioni che si occupano di anziani ha proposto al territorio.