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Gli anolini solidali sono pronti!
Da oggi in vendita nei Conad, il 7 e 8 dicembre in diversi luoghi della provincia.
Gli anolini arrivano nella case per la buona causa di Parma Facciamo Squadra: contrastare la povertà
L’attesa è finita: da oggi gli anolini solidali di Parma Facciamo Squadra sono disponibili in tutti i Conad di Parma e provincia fino a esaurimento. Il 7 e l’8 dicembre saranno in piazza Garibaldi sotto i portici del Grano, 10 – 13 e 15.30 – 19. A Fidenza saranno in vendita presso la Caritas in via Micheli 19 (alle spalle del Duomo), 9.30 – 12.30 e 15.30 -18.30, mentre a Borgotaro li troverete in piazza Manara solo al pomeriggio, dalle 15 alle 19. Il 14 dicembre saranno in vendita anche a Fidenza Village. Ogni confezione è accompagnata da un portachiavi a forma di anolino, realizzato dai ragazzi della Cooperativa Il Porto di Coenzo su un’idea di Io Parlo Parmigiano.
Prodotti a uno a uno con il cuore da oltre 2500 volontari in una staffetta lunga tredici giorni che ha coinvolto undici luoghi diversi e nove comuni: Parma, Fidenza, Noceto, Sorbolo, Colorno, Collecchio, Lesignano, Traversetolo e Borgotaro.
Parma Facciamo Squadra: La povertà non è un destino!
La povertà non è un destino!
Parma Facciamo Squadra torna per sostenere chi nel nostro territorio è a fianco delle persone in difficoltà economica. La campagna riparte con gli anolini solidali
Parma Facciamo Squadra torna anche quest’anno con la ricetta giusta: la capacità di una comunità di stringersi intorno a chi è in difficoltà. La nuova edizione della campagna parte da un dato di fatto: la povertà non smette di essere un’emergenza, con numeri sempre più preoccupanti.
Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, in Italia una persona su dieci vive sotto la soglia di povertà, lottando ogni giorno per soddisfare i bisogni essenziali. Anche il territorio parmense non è immune: oltre 26.000 famiglie, pari a circa 39.000 persone, affrontano una condizione di fragilità economica e sociale.
A Parma, terza città italiana per imponibile pro capite (27.759 euro in media), il divario tra chi vive nella sicurezza e chi nell’incertezza si allarga giorno dopo giorno.
Parma Facciamo Squadra, come fece alla sua prima edizione 11 anni fa, vuole accendere i riflettori sulla povertà, sostenendo le organizzazioni che ogni giorno rispondono alle richieste di aiuto delle persone fragili: gli Empori Solidali di Parma, Valtaro e Valparma, e le Caritas diocesane di Parma e Fidenza. Oltre a distribuire beni di prima necessità, queste realtà offrono supporto umano e risposte concrete, ma le risorse non bastano più a soddisfare tutti i bisogni, gli scaffali dei market solidali e i piatti delle mense sono sempre più difficili da riempire.
La povertà alimentare è solo la punta dell’iceberg: sempre più famiglie rinunciano alla salute, all’istruzione per i figli e ad altri diritti fondamentali. Per questo è fondamentale agire insieme. Ancora una volta, Parma Facciamo Squadra ci riporta a una responsabilità collettiva: non possiamo lasciare che la povertà diventi il destino di qualcuno, né che sia considerata un problema altrui. La campagna chiama a raccolta aziende, istituzioni, enti locali e cittadini, riaffermando che solo una comunità solidale può davvero prendersi cura di tutti i suoi membri.
Io sto con te
Io sto con te
Un nuovo servizio di ospitalità di soccorso per padri separati. Lo presenta l’associazione San Cristoforo da sempre impegnata per l’accoglienza di chi è fragile
Si chiama “Io sto con te” ed è un servizio di ospitalità di soccorso per genitori separati, un progetto fortemente innovativo che a Parma mancava, in risposta a un bisogno sommerso ma diffuso.
Lo ha presentato proprio il giorno della festa del papà l’associazione San Cristoforo che da sempre si occupa di accoglienza, al fianco delle persone fragili. Fragili, in questo caso, sono quei padri che, a seguito di una separazione, si trovano fuori casa con uno stipendio che non è più sufficiente a coprire le spese. Così può capitare che finiscano in strada, magari a dormire in macchina o in situazioni indecorose. Non si vedono, ma sono tanti. È a loro che si rivolge il progetto, offrendogli una casa a una cifra sostenibile e un accompagnamento fatto di relazioni positive, perché non debbano affrontare da soli questo momento drammatico della loro storia. Ancora una volta la parola chiave è rete, costruendo un’alleanza fra servizi, associazioni, parrocchie e altri padri che attraversano la stessa difficoltà. In cambio, l’associazione chiede di condividere un “percorso di pace”, impegnandosi al dialogo con la madre dei propri figli e al rispetto delle semplici regole di convivenza domestica. La formula dell’ospitalità sarà infatti quella del co-housing. Condividere con un altro padre un pezzo di quotidianità, può diventare l’occasione per costruire un’alleanza che può essere di grande aiuto, anche per i bambini. Read the rest of this entry »