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Medici senza Frontiere, lo sgombero effettuate ieri dalla polizia greca all’interno della baraccopoli di Patrasso

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onlulsMSF È PROFONDAMENTE PREOCCUPATA PER LE CONDIZIONI DEI MIGRANTI, DEI RIFUGIATI E DEI RICHIEDENTI ASILO, DOPO LO SGOMBERO DA PARTE DELLA POLIZIA GRECA DEL CAMPO TEMPORANEO DI PATRASSO MSF CHIEDE ALLE AUTORITÀ GRECHE DI ASSICURARE CONDIZIONI DI VITA DIGNITOSE E ASSISTENZA MEDICA ADEGUATA

Atene/Roma, 13 luglio 2009 – Dopo le operazioni di sgombero effettuate ieri dalla polizia greca all’interno della baraccopoli di Patrasso, e l’incendio scoppiato durante l’intervento, Medici Senza Frontiere (MSF) esprime profonda preoccupazione per le condizioni umanitarie dei migranti e dei richiedenti asilo rimasti ora senza tetto, così come per coloro che sono stati arrestati. MSF chiede alle autorità di assicurare condizioni di vita dignitose e assistenza medica per queste persone.

MSF lavorava in questo campo per migranti dal maggio 2008, fornendo assistenza medica di base e supporto psicologico. “Molti dei migranti che oggi sono rimasti senza riparo e che sono stati arrestati, sono stati nostri pazienti per molto tempo. Siamo profondamente preoccupati per le loro condizioni attuali e chiediamo alle autorità la garanzia che queste persone vengano trattate con dignità e che ricevano l’assistenza medica di cui necessitano”, afferma Micky Van Gerven, capo missione di MSF in Grecia.

Patrasso Patrasso Patrasso

“Il mattino presto siamo stati informati dell’intervento della polizia e siamo accorsi al campo. Le ruspe erano appena arrivate e avevano cominciato a demolire le baracche. Dopo poco è scoppiato l’incendio. Numerose persone che erano prive di documenti ufficiali sono state arrestate, mentre molte altre sono scappate. Non sappiamo ancora dove siano e cosa gli sia successo,” ha spiegato Christos Papaioannou, operatore di MSF a Patrasso. “La maggior parte è stata costretta a lasciare la terra d’origine a causa di guerre o condizioni di povertà estrema e ora deve affrontare una possibile detenzione per un periodo di tempo indeterminato e un futuro ancora più incerto. Tutto ciò potrebbe avere conseguenze negative sulle loro condizioni fisiche e mentali.”

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Luglio 14th, 2009 at 6:36 pm

Somalia, la popolazione di Mogadiscio in fuga dagli scontri MSF chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare l’incolumità dei civili

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onlulsMogadiscio/Roma, 7 luglio 2009La ripresa dei combattimenti a Mogadiscio, capitale della Somalia, ha costretto alla fuga la maggior parte degli abitanti dei distretti Yaqshid, Karan e Abdul Azziz, nel nord della città. Mogadiscio è sprofondata nel caos, per i continui bombardamenti, le esplosioni e i combattimenti fra i diversi gruppi armati in cui hanno perso la vita decine di civili. Come conseguenza, Medici Senza Frontiere (MSF) ha chiuso i suoi centri di salute della zona.

La scorsa settimana MSF ha chiuso un ospedale pediatrico e tre cliniche nel nord di Mogadiscio. Gli operatori di MSF, così come il resto della popolazione, sono dovuti fuggire per proteggere le proprie vite e quelle dei familiari. È la prima volta, nei 17 anni in cui MSF lavora a Mogadiscio, che gli operatori di MSF sono costretti a fuggire per salvarsi. Lo staff realizzava una media di 2.500 visite la settimana e aveva in cura circa 400 bambini malnutriti, al momento della sospensione delle attività. Dall’inizio di maggio all’ospedale di Daynile, nella parte occidentale di Mogadiscio, le equipe mediche di MSF hanno curato 869 feriti e hanno effettuato 49 operazioni. Tra tutti i pazienti che hanno ricevuto un trattamento d’urgenza, 162 erano bambini minori di 14 anni e 156 donne, e 12 pazienti sono deceduti a causa dell’estrema gravità delle loro condizioni.

“Negli ultimi due mesi”, afferma Monica Camacho, coordinatrice della missione di MSF in Somalia. “Circa 200mila persone sono dovute fuggire verso Afgooye e Jowhar. La popolazione è terrorizzata e nelle ultime due settimane il numero dei morti e dei feriti è aumentato drasticamente. È stato impossibile garantire assistenza medica e umanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno”.

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Luglio 7th, 2009 at 7:30 pm

La rivista The Lancet pubblica lettera di MSF: A rischio in Italia l’accesso alle cure per i migranti irregolari

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onlulsRoma, 19 giugno 2009 The Lancet,una delle più prestigiose riviste medico-scientifiche al mondo, pubblica questa settimana una lettera di Medici Senza Frontiere (MSF) che denuncia il crescente rischio di esclusione dall’accesso alle cure corso dai migranti irregolari in Italia.

La lettera si sofferma in particolare sulle conseguenze dell’eventuale introduzione del reato di immigrazione clandestina che, se approvato dal Senato della Repubblica, obbligherebbe tutti i pubblici ufficiali a denunciare gli immigrati irregolari alle autorità. Gli operatori della sanità pubblica sono pubblici ufficiali. E nonostante in Italia esista il divieto di segnalazione degli immigrati irregolari da parte del personale sanitario, l’introduzione del reato di immigrazione clandestina rischia di creare un clima di paura tra i migranti, ostacolando ulteriormente il loro accesso alle strutture sanitarie, aumentando così i rischi per la salute dei migranti stessi e della comunità.

La lettera segnala inoltre il preoccupante atteggiamento dei politici italiani di afftrontare l’immigrazione come una questione di ordine pubblico e non come una questione umanitaria, come dimostrato recentemente dalla decisione di rimpatriare forzatamente oltre 200 migranti verso la Libia senza verificare l’eventuale presenza di minori, categorie vulnerabili o richiedenti asilo.

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Giugno 19th, 2009 at 3:10 pm

Presentazione del rapporto di MSF e del Cergas Bocconi sugli investimenti italiani contro la TBC, martedì 16 giugno 2009

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Presentazione del rapporto di MSF e del Cergas Bocconi sugli investimenti italiani contro la TBC

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Giugno 15th, 2009 at 1:56 pm

Medici Senza Frontiere

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Somalia centrale, nuovi scontri nella città di Webho
Le equipe di MSF curano decine di feriti e sospendono
temporaneamente le attività contro il morbillo

Mogadiscio / Roma, 8 giugno 2009 – Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato decine di feriti di guerra in seguito agli scontri di venerdì scorso nella città di Webho, in Somalia centrale. I pazienti sono giunti venerdì sera all’ospedale Istarlin, una struttura da 80 posti letto gestita da MSF a Guri El – a circa 60km a nord-est degli scontri – nella regione di Galgaduud.

Dopo un triage iniziale effettuato dal personale medico di turno, sette pazienti sono stati identificati per un intervento chirurgico d’urgenza, sei sono stati curati ambulatorialmente e dimessi subito dopo, e gli altri ricoverati per fratture e altre ferite non potenzialmente mortali.

Per gestire l’importante afflusso di pazienti in ospedale, che già era quasi totalmente occupato a causa di un’epidemia di morbillo, è stato chiamato del personale supplementare ed è stato creato ulteriore spazio per i degenti vuotando altre stanze e utilizzando i corridoi. Nella giornata di sabato sono stati dimessi tutti i pazienti in grado di fare ritorno a casa.

Dall’inizio di maggio, MSF ha curato oltre 104 casi di morbillo nell’ospedale Istarlin e il personale del reparto ambulatoriale stava preparandosi per una campagna di vaccinazione contro il morbillo nella zona. La preparazione includeva una serie di visite nei villaggi circostanti, fino a 54 km da Guri El, per cercare nuovi casi e informare gli abitanti della campagna di vaccinazione prevista, che comincerà nelle prossime settimane. Tuttavia, a causa della disponibilità limitata di personale qualificato, gli infermieri e gli assistenti responsabili per le attività contro il morbillo sono stati assegnati alla cura dei feriti nell’ospedale. Di conseguenza, le visite nei villaggi e le attività di preparazione alla campagna di vaccinazione contro il morbillo sono state temporaneamente sospese, ma dovrebbero riprendere nei prossimi giorni.

Nella regione di Galgaduud, MSF lavora nell’ospedale Istarlin a Guri El dal 2006 e gestisce due centri di salute  a Dhusa Mareb, capitale della regione, e a Hinder. Nel 2008, sono state effettuate oltre 60mila consultazioni nell’ospedale e i due centri di salute, e 4mila persone sono state ricoverate nell’ospedale.

MSF lavora in Somalia dal 1991 e offre cure gratuite nelle regioni di Bakool, Banadir, Bay, Galgaduud, Hiraan, Lower Juba, Medio Shabelle, Bassa Shabelle e Mudug. Tutti i progetti di MSF sono attualmente gestiti da personale somalo, supportato da personale internazionale basato a Nairobi che si reca costantemente sul posto.

Per informazioni:
Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere – 06 4486921 – 334 6538545 – 335 8489761

***

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.

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Giugno 9th, 2009 at 3:41 pm

Medici senza Frontiere

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onlulsINVITO CONFERENZA STAMPA

GIORNATA MONDIALE DELLA TUBERCOLOSI
I NUOVI VOLTI DI UNA VECCHIA MALATTIA

24 MARZO ore 11.00
Circolo della Stampa (sala Lanfranchi)
Corso Venezia, 16 – MILANO

Medici Senza Frontiere (MSF), in occasione della Giornata Mondiale della Tubercolosi del 24 marzo, lancia la campagna “Tubercolosi: i nuovi volti di una vecchia malattia”.

In collaborazione con il Cergas (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi, verrà effettuato nei prossimi mesi uno studio sul flusso di finanziamenti in Italia per la ricerca sulle malattie dimenticate, fra cui la TBC.
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Marzo 23rd, 2009 at 10:24 am

DARFUR, Medici Senza Frontiere PROTESTA DURAMENTE CONTRO L’ESPULSIONE DI UNA SECONDA SEZIONE

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onlulsLA POPOLAZIONE DEL DARFUR OSTAGGIO DI CONTESE POLITICHE E GIUDIZIARIE

(Ginevra/Parigi/Khartoum/Roma, 5 marzo 2009) Questa mattina le autorità sudanesi a Khartoum hanno ordinato l’immediato allontanamento di una seconda sezione dell’organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF). La decisione brutale e improvvisa, segue l’espulsione di ieri della sezione olandese dell’organizzazione. MSF è sconcertata per questa decisione che aggrava i bisogni della popolazione, ostaggio di decisioni politiche e giudiziarie. L’organizzazione protesta con forza e chiede al governo di rivedere la sua posizione e di consentire a MSF di riprendere immediatamente la sua attività di assistenza medica indipendente e imparziale.

L’ordine di espellere MSF dal Darfur è una drammatica svolta degli eventi senza precedenti, che avrà ripercussioni sulla popolazione della regione, gran parte della quale è totalmente dipendente dagli aiuti umanitari internazionali“, afferma Christophe Fournier, presidente internazionale di MSF. “L’improvvisa interruzione dei programmi medici, inclusi gli interventi chirurgici, nutrizionali e di assistenza sanitaria di base, in vaste zone del Darfur, avrà un impatto immediato e devastante sulla popolazione”. Read the rest of this entry »

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Marzo 6th, 2009 at 5:43 pm

Medici senza Frontiere, SUDAN, IL GOVERNO ORDINA DI EVACUARE GLI OPERATORI UMANITARI DAL DARFUR

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medici_senza_frontiere_medecins_sans_frontieres_onluls
MSF ESPRIME PROFONDA PREOCCUPAZIONE PER LA SORTE DELLA POPOLAZIONE LASCIATA SENZA ASSISTENZA MEDICA

(Khartum / Roma 4 marzo 2009) Il Governo del Sudan ha comunicato a Medici Senza Frontiere (MSF) la necessità di rimuovere tutti gli operati umanitari internazionali da un certo numero di progetti nel Darfur meridionale e occidentale da oggi, mercoledì 4 marzo. Nei progetti, che si trovano a Zalingei, Niertiti, Muhajariya e Kalma, MSF fornisce cure mediche e soccorsi umanitari alle popolazioni sfollate e residenti. Il Governo del Sudan ha dichiarato di non poter garantire la sicurezza del personale internazionale di MSF in vista del previsto annuncio della decisione della Corte Penale Internazionale sul Presidente del Sudan.
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Marzo 4th, 2009 at 7:10 pm

Medici senza Frontiere, condizioni inaccettabili nelle carceri della Guinea

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Roma/Conakry, 24 febbraio 2009 Nel settembre 2008, Medici Senza Frontiere (MSF) ha lanciato un intervento nutrizionale e sanitario di emergenza nel carcere civile di Guèckèdou, nel sud-est della Repubblica della Guinea. Vista la situazione catastrofica che ha colpito il centro penitenziario, MSF ha effettuato valutazioni e interventi mirati analoghi in altre tre carceri del paese: a Mamou, a Bokè e a Gaoual.

In un rapporto pubblicato oggi, l’organizzazione medico-umanitaria di emergenza, attiva in oltre 60 paesi e presente in Guinea da 21 anni, rivela la situazione nutrizionale e sanitaria disperata rilevata dalle proprie équipe .

Sebbene le condizioni varino nelle diverse strutture monitorate, in alcune di esse non vengono soddisfatti bisogni fondamentali come l’accesso all’acqua, la nutrizione e l’assistenza sanitaria, né sono rispettate le condizioni minime per il rispetto della dignità umani dei prigionieri.
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Febbraio 25th, 2009 at 7:00 pm

Medici senza Frontiere, Darfur meridionale, MSF riprende le attività a Muhajariya

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Sono 35mila le persone colpite dai pesanti combattimenti scoppiati nella zona nelle ultime settimane

Khartoum / Roma, 19 febbraio 2009 Dopo quattro settimane di assenza forzata, un team di Medici Senza Frontiere (MSF) è rientrato a Muhajariya, nel Darfur meridionale, dove, secondo le stime, circa 35mila persone sarebbero state colpite dai pesanti combattimenti che hanno interessato la zona. A metà gennaio, gli scontri tra due gruppi ribelli avevano costretto MSF ad evacuare la maggior parte del proprio team medico a Nyala, città capoluogo della regione, a circa 80 km di distanza. Durante i primi giorni di combattimento, la base di MSF è stata completamente distrutta da un incendio. La clinica di MSF però non ha subito danni e ha continuato a funzionare.

MSF ritiene i gruppi ribelli responsabili dei danni provocati alla base di MSF nel periodo in cui essi detenevano il controllo della città.
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Febbraio 19th, 2009 at 7:59 pm

Medici senza frontiere

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Un’intervista alla coordinatrice medica di Medici Senza Frontiere in Italia, sulle conseguenze della soppressione del comma 5 (il cosiddetto divieto di segnalazione) dell’art. 35 del Testo Unico sull’Immigrazione approvata il 5 febbraio scorso dall’Assemblea del Senato e che ora dovrà passare al vaglio della Camera.

Quali sono le ragioni per cui Medici Senza Frontiere si è schierata contro l’abrogazione di questo comma?

… si metterebbe a rischio uno dei principi fondamentali su cui si basa la gestione di un sistema sanitario che è la sorveglianza epidemiologica volta a prevenire e controllare l’insorgenza e la diffusione delle patologie. In Italia la sorveglianza epidemiologica ha permesso di tenere sotto controllo, e in alcuni casi di ridurre, l’incidenza di alcune malattie…

per leggere tutta l’intervista:

http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/news.asp?id=1959

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Febbraio 15th, 2009 at 7:32 pm

Medici senza frontiere, DIVIETO DI SEGNALAZIONE – Siamo medici e infermieri, non siamo spie

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Lettera aperta di Raffaella Ravinetto, Presidente di Medici Senza Frontiere Italia
DIVIETO DI SEGNALAZIONE – Siamo medici e infermieri, non siamo spie

Medici Senza Frontiere (MSF), Premio Nobel per la Pace 1999, esprime preoccupazione e allarme per le conseguenze della possibile approvazione, il prossimo 3 febbraio, dell’emendamento 39.306 presentato in sede di esame del DDL 733 all’Assemblea del Senato, volto a sopprimere il comma 5 dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull’immigrazione) che sancisce il divieto di “segnalazione alle autorità” per il personale sanitario. Il suddetto comma 5 attualmente prevede che “l’accesso alle strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali n.d.r.) da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano“.
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Gennaio 31st, 2009 at 2:30 pm

FIACCOLATA DAVANTI A MONTECITORIO 2 FEBBRAIO DALLE 17.30 alle 20.00

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Il 3 febbraio prossimo il Senato voterà un emendamento volto a sopprimere il principio di “non segnalazione” alle autorità per il migrante irregolare che si rivolge ad una struttura sanitaria. Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) hanno lanciato oggi un appello alla società civile per chiedere ai Senatori di non abrogare il suddetto principio.

http://www.divietodisegnalazione.medicisenzafrontiere.it/

MSF, SIMM, ASGI e OISG hanno inoltre annunciato una fiaccolata della società civile il 2 febbraio davanti a Montecitorio (tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco) dalle 17.30 alle 20.00 al quale sono invitati a partecipare operatori sanitari, organizzazioni non governative, rappresentanti della società civile e cittadini.

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Gennaio 29th, 2009 at 1:42 pm

Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche (FNCO), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG)

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INVITO CONFERENZA STAMPA

APPELLO AI SENATORI PER RESPINGERE L’EMENDAMENTO CHE ELIMINA IL PRINCIPIO DI NON SEGNALAZIONE ALLE AUTORITA’ PER GLI IMMIGRATI CHE SI RIVOLGONO AD UNA STRUTTURA SANITARIA

Mercoledì 28 gennaio ore 11.30
Hotel Nazionale
Piazza Montecitorio 131

Roma

Il 3 febbraio prossimo il Senato voterà un emendamento volto a sopprimere il principio di “non segnalazione” alle autorità per il migrante irregolare che si rivolge ad una struttura sanitaria.

Medici Senza Frontiere (MSF), Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche (FNCO), Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) si appellano ai Senatori per scongiurare l’abrogazione del suddetto principio.

Per informazioni:
Ufficio Stampa di Medici Senza Frontiere – 06.44869221 – 334.6538545

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Gennaio 27th, 2009 at 7:02 pm

Medici senza frontiere, Gaza, MSF aumenta le attività di soccorso medico durante la tregua

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Gaza-Gerusalemme-Roma, 20 gennaio 2009Medici Senza Frontiere (MSF) ha aumentato le attività di soccorso medico ai feriti all’interno della Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, grazie alla tregua fra Israele ed Hamas.

Il 17 gennaio è entrata nella Striscia di Gaza un’altra equipe di MSF composta da sei operatori internazionali: un chirurgo vascolare, un chirurgo ortopedico, un anestesista, un infermiere di sala operatoria e un coordinatore. Il 18 gennaio lo staff medico ha effettuato due interventi chirurgici nell’ospedale Al Shifa di Gaza City, dove MSF sta fornendo materiale sanitario e personale medico. Lo staff dell’ospedale ha realizzato circa 500 interventi durante le tre settimane di combattimenti e almeno il 40% dei feriti hanno subito un’amputazione. Con una già consistente presenza di operatori internazionali ad Al Shifa, MSF sta considerando altre forme di assistenza alla popolazione.
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Gennaio 21st, 2009 at 8:56 pm

Medici senza frontiere, un equipe chirurgica di MSF entra a Gaza per aiutare le operazioni di soccorso

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Un cargo con 21 tonnellate di materiale medico sempre bloccato all?aeroporto di Tel Aviv. Altre equipe di MSF in viaggio verso la Striscia di Gaza. Lo staff palestinese medico di MSF ha già curato 317 persone.

Gaza / Gerusalemme / Roma, 17 gennaio 2009 – Un equipe chirurgica di Medici Senza Frontiere (MSF) è entrata oggi nella Striscia di Gaza per fornire cure chirurgiche essenziali alle persone gravemente ferite durante le ultime tre settimane di intensi combattimenti tre l?esercito israeliano e Hamas. L?equipe internazionale è composta di 6 persone: un chirurgo vascolare, un chirurgo ortopedico, un anestesista, un infermiere di sala operatoria, un logista e un coordinatore.

L?equipe è stata costretta ad aspettare dieci giorni a Gerusalemme prima di ottenere le autorizzazioni da parte del governo di Israele e le garanzie di sicurezza da parte dell?esercito israeliano per entrare attraverso il valico di Erez nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, una zona molto pericolosa ed esposta. MSF non ha ottenuto l?autorizzazione per entrare da altri valichi. L?equipe è entrata insieme a un convoglio del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e si è diretto verso Gaza City, dove MSF gestisce una clinica post-operatoria e fornisce scorte mediche agli ospedali.
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Gennaio 17th, 2009 at 5:13 pm

Medici senza frontiere, Somalia, oltre 50mila persone in fuga dai combattimenti, MSF cura 86 feriti in due settimane nella regione di Galgaduud

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Mogadiscio / Roma, 13 gennaio 2009 – In seguito a pesanti combattimenti tra due gruppi armati domenica scorsa, il team medico somalo di Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato 46 feriti nell’ospedale di Istarlin a Guri El. Questo episodio porta il totale dei feriti curati da MSF nelle ultime due settimane a 86.

Oltre 50mila persone sono fuggite  dalla città di Guri El e dalla capitale regionale di Dhusa Mareb per cercare rifugio nelle zone rurali, in questo modo sono praticamente tagliati fuori dalla possibilità di ricevere assistenza.

“La situazione sta peggiorando di giorno in giorno nella regione di Galgaduud”, spiega Tom Quinn, che coordina i programmi di MSF in Somalia. Guri El è diventata una città fantasma, come pure Dhusa Mareb. “Siamo passati da una media di circa 200 bambini visitati a settimana, a una di nessun paziente curato nei nostri reparti, nonostante le esigenze restino elevate. Decine di migliaia di donne, bambini e anziani sono fuggite, e hanno difficoltà di accesso al cibo, all’acqua e all’assistenza medica”.
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Gennaio 14th, 2009 at 3:29 pm

MEDICI SENZA FRONTIERE, Gaza, per le equipe di MSF sempre più difficile portare soccorso a una popolazione intrappolata e senza vie di fuga

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Un team chirurgico di MSF sempre in attesa delle autorizzazioni per entrare nella Striscia di Gaza e portare aiuto all?ospedale di Shifa

Gaza / Roma, 10 gennaio 2009 – A causa dell?insicurezza, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) continuano a incontrare enormi difficoltà nel soccorrere i feriti. Le condizioni di sicurezza continuano a impedire alle equipe mediche e agli aiuti umanitari di venire in soccorso a una popolazione che non può fuggire e si ritrova intrappolata

La tregua non aiuta in alcun modo il lavoro degli operatori umanitari né l?accesso dei pazienti agli ospedali. Infatti la tregua interessa solo la città di Gaza, e non le periferie urbane. La clinica di MSF per le cure post-operatorie nella città di Gaza è aperta tutti i giorni, ma solo pochi dei nostri pazienti possono raggiungerla a causa dei rischi nei quali incorrono.
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Gennaio 10th, 2009 at 4:40 pm

Medici senza Frontiere ” La tregua dei bombardamenti a Gaza è una misura irrisoria di fronte all’estrema violenza che colpisce i civili

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COMUNICATO STAMPA DI MEDICI SENZA FRONTIERE

Gaza / Roma, 7 gennaio 2009 – L?offensiva militare colpisce oggi i civili nella Striscia di Gaza in maniera indiscriminata, mentre le equipe mediche continuano a incontrare difficoltà enormi per portare loro assistenza. La comunità internazionale non può accontentarsi di tregue parziali, largamente insufficienti per portare un?assistenza vitale alla popolazione.

Mentre continua l?offensiva israeliana, il bilancio stimato di 600 morti e 2950 feriti in soli 11 giorni raggiunge delle proporzioni allarmanti a testimonianza di un?offensiva di rara violenza che colpisce la popolazione in maniera indiscriminata. ?Un milione e mezzo di palestinesi nella Striscia di Gaza, di cui la metà bambini, sono attualmente preda di proiettili e bombardamenti incessanti?, spiega Franck Joncret, capo missione di MSF. ?Chi poteva credere che un simile rullo compressore potesse risparmiare i civili, a cui è impedito di fuggire e che si ritrovano ammassati in un?enclave fortemente popolata??.
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Gennaio 9th, 2009 at 3:17 pm

GAZA: Medici Senza Frontiere fornisce assistenza diretta nei quartieri

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(Gaza-Roma, 5 gennaio 2009)A più di una settimana dall’inizio dei bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza e delle successive incursioni terrestri, i servizi chirurgici sono al collasso e c’è urgente bisogno di medici specializzati in chirurgia vascolare per curare il numero sempre più elevato di feriti. A Gaza, l’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Shifa è al completo. I rischi per la sicurezza impediscono ai pazienti e al personale sanitario di raggiungere gli ospedali.
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Gennaio 6th, 2009 at 7:59 pm

Medici senza frontiere

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GAZA. Il primo camion di Medici Senza Frontiere entra nella Striscia di Gaza con un carico di materiale sanitario

(Gaza-Roma, 31 dicembre 2008) ? Dopo quattro giorni di attacchi aerei sulla Striscia di Gaza, gli ospedali sono sovraffollati per l?afflusso di feriti. Il primo camion carico di materiale sanitario e di medicine è entrato ieri nella Striscia di Gaza e due team di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno visitando i feriti.

Un team di MSF, composto da un medico e da un?infermiera, danno appoggio all?ospedale di Shifa, il principale di Gaza, per visitare i feriti ed inviare i pazienti alla clinica di Gaza City, alleviando così il carico di lavoro dell?ospedale. La struttura è già sovraffollata a causa dell?afflusso costante di pazienti. Un secondo team di MSF, composto da un medico, tre infermieri e un fisioterapista, ha visitato una dozzina di feriti nella clinica e altri 20 pazienti sono in programma per oggi.

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Gennaio 1st, 2009 at 12:47 pm

Medici senza Frontiere

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SOMALIA, scontri a El Guri.
Ospedale di Medici Senza Frontiere colpito da diversi proiettili.
Appello alle parti in conflitto.
Mogadiscio-Roma, 29 dicembre 2008 ? Sabato mattina è scoppiato un combattimento nella città di El Guri, nella regione somala del Galagaduud. Tre persone, attorno alle 10 del mattino, sono state ferite all?interno dell?ospedale di El Guri. Due genitori con il loro bambino, che era un paziente sottoposto a cure mediche, sono stati feriti dallo scoppio di un proiettile che ha colpito il pronto soccorso dell?ospedale. Sono inoltre arrivati all?ospedale 13 feriti, fra cui due bambini e cinque donne, tre di loro hanno bisogno di un intervento chirurgico.
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Dicembre 30th, 2008 at 8:32 pm

Auguri da Medici senza Frontiere

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Dicembre 24th, 2008 at 10:02 am

Medici senza Frontiere

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INVITO CONFERENZA STAMPA

Calabria, intervento d’emergenza di MSF a favore di 1500 stranieri impiegati in agricoltura in condizioni spaventose

Giovedì 18 dicembre 2008 alle ore 11.00
Presso la sede di Medici Senza Frontiere
Via Volturno 58, Roma – 3° piano

Nelle campagne della Piana di Gioia Tauro migliaia di immigrati lavorano ogni anno nella raccolta di mandarini e arance. MSF ha individuato una popolazione di almeno 1500 migranti che versano in condizioni spaventose. Sfruttamento sul lavoro, scarso accesso alla salute, alloggi totalmente inadeguati ed esclusione sociale costituiscono la realtà quotidiana dei lavoratori stagionali in quest’area. Nei giorni scorsi team di MSF hanno distribuito 1500 kit igienico-sanitari di prima necessità in diverse località della provincia di Reggio Calabria. Read the rest of this entry »

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Dicembre 17th, 2008 at 8:24 pm

Lampedusa, MSF costretta a sospendere le attività nell’isola

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Intervista a Loris De Filippi responsabile progetti MSF Italia

http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/news.asp?id=1879

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Novembre 21st, 2008 at 8:54 pm