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5 Gennaio 2019 <<<>> MANIFESTAZIONE PER L’82 ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2012 75° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata e vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto in Parlamento deputato per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
commemorazione giovedì 5 gennaio alle 11 presso il busto eretto in onore in piazzale Picelli
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INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO A PICELLI
SABATO 9 APRILE 2011 ALLE 11 A PARMA IN PIAZZALE PICELLI
Dopo una lunga attesa durata decenni Parma ha finalmente il monumento a Guido Picelli, uno dei suoi figli più illustri, l’artefice delle Barricate antifasciste di Parma del 1922, il valoroso combattente e comandante internazionalista in Spagna per la Repubblica spagnola contro Franco.
Il monumento, richiesto da tempo dalle associazioni partigiane, da tutte le forze democratiche antifasciste, è stato realizzato dall’Amministrazione comunale e sarà inaugurato sabato prossimo 9 aprile alle 11 in piazzale Picelli.
Alla cerimonia parteciperanno fra gli altri il sindaco di Parma Pietro Vignali, l’assessore alla cultura del Comune Luca Sommi, il presidente nazionale dell’ANPPIA Guido Albertelli, oltre ai presidenti provinciali delle associazioni partigiane ANPI, ANPPIA, ALPI, APC, ANED. Parlerà Guido Pisi, già direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Parma.
74° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2011
74° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Commemorazione mercoledì 5 gennaio alle 11 alla lapide di borgo Cocconi
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
Presentazione del momumento a Picelli in p.le Picelli lunedì 28 Giugno ore 10.30
Conferenza-stampa per la presentazione del progetto del monumento a Guido Picelli promossa
dalle Associazioni Partigiane
(ANPI, APC, ALPI, ANPPIA) per lunedì 28 giugno alle 10.30 in piazzale Picelli a Parma.
Sarà presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Luca Sommi.
Presentazione del momumento a Picelli in p.le Picelli sabato 26 Giugno ore 10.30
Conferenza-stampa per la presentazione del progetto del monumento a Guido Picelli promossa
dalle Associazioni Partigiane
(ANPI, APC, ALPI, ANPPIA) per sabato 26 giugno alle 10.30 in piazzale Picelli a Parma.
Sarà presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Luca Sommi.
73° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2010
73° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Commemorazione alle 11 di martedì 5 gennaio alla lapide
di borgo Cocconi
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con la quale emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
SOLLECITIAMO ANCORA IL COMUNE DI PARMA A ERIGERE IL MONUMENTO A PICELLI!
COMITATO ANTIFASCISTA E PER LA MEMORIA STORICA – PARMA
comitatoantifasc_pr@alice.it – cicl. in proprio via Testi, 4 Parma
ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GUIDO PICELLI
5 GENNAIO 1937 – 5 GENNAIO 2009
72° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI
GUIDO PICELLI
Nato a Parma nel 1889, medaglia di bronzo alla prima guerra mondiale, aderente dal 1919 al Partito Socialista per il quale due anni dopo venne eletto deputato in Parlamento, Guido Picelli nel 1922 fu a capo degli «Arditi del Popolo», l’ organizzazione di autodifesa proletaria comprendente antifascisti di diverse tendenze (socialisti, anarchici, cattolici, comunisti, ecc.) con cui emerse come la massima guida nella battaglia di Parma contro le squadracce fasciste. I primi di agosto del ‘22 le barricate erette nei quartieri popolari di Parma dell’Oltretorrente e Saffi-Naviglio respinsero le migliaia di fascisti appositamente affluiti da fuori città al comando di Italo Balbo. Un caso quasi unico in Italia di resistenza armata vittoriosa già all’insorgere del fascismo. Alle elezioni del 1924, svoltesi in una situazione di dilaganti intimidazioni e violenze fasciste e con la famigerata “legge Acerbo”, fu eletto deputato in Parlamento per il Partito Comunista; poche settimane dopo, la mattina del 1° maggio festa dei lavoratori, fece sventolare una bandiera rossa sul balcone del palazzo della Camera. Fu arrestato in seguito alle leggi speciali del regime e condannato a cinque anni di confino. Espatriato clandestinamente in Francia, si rifugiò in Belgio, e poi raggiunse l’Unione Sovietica. Allo scoppio della guerra di Spagna nel 1936 si arruolò nelle Brigate Internazionali dei volontari che andarono a combattere per la difesa della Repubblica spagnola contro l’esercito fascista di Franco. Comandante della 1^ Compagnia del Battaglione Garibaldi, cadde in combattimento sul fronte di Mirabueno il 5 gennaio 1937.
commemorazione alle 11 di lunedì 5 gennaio alla lapide di borgo Cocconi IL COMUNE DI PARMA ERIGA IL MONUMENTO A PICELLI!
COMITATO ANTIFASCISTA E PER LA MEMORIA STORICA – PARMA comitatoantifasc_pr@alice.it – cicl. in proprio via Testi, 4 Parma