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(COMUNICATO STAMPA) A settembre la lezione-conferenza con il filosofo dell’educazione Gert Biesta, organizzata dal Liceo Guglielmo Marconi martedì 17 settembre 2024
Il prestigioso istituto cittadino avvierà a partire dall’anno scolastico 2024/25 il piano d’innovazione didattica e formativa “Strategia Marconi 4.0”. Ad inaugurare, a settembre, questa metodologia di insegnamento e studio, orientata allo sviluppo di competenze interdisciplinari e a una forma di apprendimento cooperativo e metacognitivo, sarà un ospite d’eccezione, il filosofo dell’educazione Gert Biesta.
Parma, 18.07.2024 – “Ogni gesto educativo comporta un rischio e la capacità di correre rischi è uno degli atteggiamenti richiesti a chi si assume la responsabilità di educare, soprattutto se lo fa in una prospettiva innovativa”. È quanto sostiene Gert Biesta, tra i più illustri filosofi dell’educazione – già professore di Public Education presso il Centre for Public Education and Pedagogy dell’Università di Maynooth, in Irlanda, e professore di Educational Theory and Pedagogy all’Università di Edimburgo – che sarà ospite della lezione-conferenza organizzata per martedì 17 settembre 2024, a Palazzo del Governatore, dal Liceo Marconi di Parma, in collaborazione con il Comune di Parma.
L’incontro inaugurerà simbolicamente l’anno scolastico 2024/25, il primo all’interno del rivoluzionario piano didattico, formativo e organizzativo proposto dal liceo parmigiano, che andrà a prevedere, consolidando la sensibilità alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva, una nuova scansione del tempo-scuola come condizione per attività formative innovative, una progettazione didattica collegiale, attività laboratoriali interdisciplinari per lo sviluppo delle competenze di base, focus sulle soft skills e sulle competenze personali di comunicazione e collaborazione, una speciale attenzione allo studente a ai suoi tempi di apprendimento.
La riflessione sul tema dell’innovazione e del suo rapporto, tra rischi e vantaggi, con l’educazione sarà al centro della lezione del filosofo e pedagogista Biesta, da sempre promotore di una didattica “emancipatrice”, lontana dalla misurazione degli apprendimenti dei singoli studenti e dal ruolo dell’insegnante come “facilitatore” dell’istruzione. La missione dell’insegnante, dice Biesta, non è tanto quella d’istruire l’alunno, quanto di educarlo a diventare, attraverso il dialogo e perfino il dissenso, un soggetto libero, in grado di di scegliere e governare il proprio futuro in modo autonomo.