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ALLA MEDIA ZANI INAUGURATA LA MOSTRA SULLA RESISTENZA FIDENTINA APERTA FINO AL 24 APRILE

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Presenti Guglielmo Cavazzini dell’ANPI di Parma e Renato Frati dell’ANPI Fidenza

Ricordati i martiri degli eccidi nazisti delle Garzole e di Via Baracca

Aprile 1945. Fin dai primi giorni le azioni dei distaccamenti fidentini e di quasi tutti i reparti della 31^ Brigata Garbaldi “Forni” si concentrarono sulla Via Emilia, dove transitavano autocarri di soldati tedeschi in ritirata. L’intensificazione dei lanci alleati avevano consentito alle formazioni partigiane di armarsi. A mezzanotte dell’11 aprile i comandi partigiani decisero l’attacco a Salso. Il mattino dopo le squadre partigiane di Barabaschi e Guatelli entrarono in Fidenza. Quello che è successo da quel momento in poi è raccontato nei grandi pannelli didattici in mostra presso la scuola Media Zani. La mostra, inaugurata dall’ANPI di Fidenza resterà aperta fino a sabato 24 aprile. All’inaugurazione erano presenti il Partigiano Guglielmo Cavazzini dell’ANPI di Parma, il partigiani fidentino Renato Frati, il Preside Paolo Mesolella, la prof.ssa Bertuzzi e gli alunni delle classi terze. Una buona occasione per ricordare la partecipazione di Fidenza alla Resistenza. Con 162 partigiani combattenti e 105 patrioti. Uomini dai 16 ai 45 anni, con ben 46 fidentini uccisi per rappresaglia. Impossibile non ricordare i martiri degli eccidi delle Garzole e di Via Baracca. La notte dell’9 marzo 1945 alcuni partigiani attaccarono all’altezza di Rimale, un convoglio tedesco. Immediata fu la reazione tedesca. Dalle carceri piacentine furono prelevati 15 partigiani innocenti e portati a Corduro. Qui vennero fatti sedere a terra e furono uccisi con due colpi di mitra alla nuca. Erano 13 giovani innocenti:

Filippo Colli, Francesco Capanna, Giuseppe Risoli, Giuseppe Ghirlanda, Giuliano Pavesi, Raffaele CErlesi, Luciano Bertè, Giannino Verzè, Sergio Sichel, Valent Belriguardo, Primo Guerzoni, Carlo Sampini, Mario Sessenna, Alberto Baldini. L’indomani, nella notte del 10 marzo, altri partigiani del “Barabaschi” si imbatterono in una pattuglia fascista sulla strada di Tabiano. Il giorno dopo, all’inizio di Via Baracca, a pochi metri dalle Carzole, i fascisti fucilarono tre partigiani detenuti ingiustamente nel carcere di San Francesco. La mostra serve a non dimenticarli.

AVVISO

Il giorno 9 marzo 1945 dei soldati germanici vennero vilmente assassinati tra Fidenza e Alseno in una insidia tesa sulla Via Emilia. A ragione di rappresaglia furono giustiziati sullo stesso luogo del delitto i seguenti banditi previamente condannati a morte.