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ESPLOSIONI A KABUL: “RARAMENTE ABBIAMO VISTO UNA SITUAZIONE COSÌ”
AFGHANISTAN: BUON ANNO?
Afghanistan: una guerra senza fine
EMERGENCY, IL RISULTATO DI 13 ANNI DI GUERRA IN AFGHANISTAN
Mohammad Dhullah, 7 mesi, vittima di guerra
È arrivato domenica pomeriggio al nostro ospedale di Kabul, portato in ambulanza dal nostro Posto di primo soccorso di Ghazni.
È stato ferito nella zona lombosacrale: un proiettile l’ha trapassato da destra a sinistra.
L’abbiamo operato, ma la colonna è danneggiata e dobbiamo aspettare i prossimi giorni per capire se avrà danni permanenti.
Mohammad Dhullah è stato ferito mentre era in braccio a sua madre: ha 7 mesi. Non aveva ancora imparato a camminare, forse non imparerà mai.
IL PROGRAMMA AFGANISTAN DI EMERGENCY Il Centro medico-chirurgico di Anabah, che ha iniziato le attività nel 1999, è la prima struttura aperta da Emergency in Afganistan. Ad Anabah abbiamo curato oltre 189 mila pazienti.
Afganistan, 10 anni di guerra
Cari amici di Emergency,
ricorre in questi giorni il decimo anniversario dell’ennesima aggressione militare in Afganistan. Quella cui orgogliosamente partecipa anche il nostro paese.
La casta politica italiana dal 2002 a oggi ha sempre approvato in modo bipartisan le spese per la guerra in Afganistan – camuffata da “missione di pace”. Per tenervi una media di 3.000 soldati, ha speso fino a ora quasi 4 miliardi di euro.
Il danaro delle nostre tasse per la guerra, contro la nostra Costituzione, contro le nostre coscienze.
In dieci anni Emergency ha speso in Afganistan 55 milioni di euro. Con poco più dell’1 per cento di quello che i governi italiani hanno speso per la guerra, Emergency ha realizzato 3 Centri chirurgici, un Centro di maternità, una rete di 29 Posti di primo soccorso e Centri sanitari, curando oltre 3 milioni di persone di tutti i gruppi sociali, di tutte le parti politiche, di tutti i credo religiosi.
Il video di Emergency sui 10 anni di guerra cliccando qui…
Il lavoro di Emergency, non i blindati, è il pezzo di Italia che gli afgani apprezzano. Le vittime non capiranno mai le motivazioni di chi porta lutti e miseria, le ragioni di chi semina terrore per combattere il terrorismo, di chi pratica la guerra per fare finire la guerra.
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Emergency, sono iniziate le attività cliniche del Posto di primo soccorso di Sangin
Emergency, il Posto di primo soccorso di Garmsir ha iniziato le attività
Emergency, oltre 10 mila bambini nati al Centro di maternità di Anabah
Oltre 10 mila bambini nati al Centro di maternità di Anabah
Sono 10.088 i bambini nati al Centro di maternità che Emergency ha aperto nel 2003 a Anabah, in Afganistan. Un traguardo importante in un paese in cui la mortalità materna è sessanta volte più alta di quella registrata nei paesi europei e il tasso di mortalità infantile è di 165 decessi ogni 1.000 bambini nati vivi (in Italia questo tasso è di 3 decessi ogni 1.000 bambini nati vivi).
Tra gennaio e novembre 2010 presso il Centro sono nati 2.770 bambini, con un incremento del 36% rispetto allo stesso periodo del 2009. I numeri confermano la fiducia che la popolazione locale ripone nel lavoro di Emergency: sono sempre di più le famiglie che, anche da province lontane, decidono di recarsi a Anabah per far nascere i propri figli.
Il Centro di Maternità di Anabah offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale ed è l’unica struttura specializzata e gratuita nella regione.
Per saperne di più sul Centro di maternità di Emergency a Anabah, consulta il nostro sito.
Se vuoi adottare il Centro di Anabah e sostenerlo con una donazione regolare, scopri come fare su www.adottaunospedale.it
Emergency, i progetti di Quadratullah
Quando è fuori in giardino, ha sempre un sorriso per chi gli si avvicina. Nella sua situazione non so chi riuscirebbe a sorridere: Quadratullah ha più o meno 12 anni e non ha più le gambe. Stava giocando fuori da una casa con i suoi due fratelli, Nanai di 14 anni e Naquibullah di 10, quando una porta socchiusa li ha incuriositi.
Si sono avvicinati in fila indiana: quando Nanai ha aperto la porta è stato dilaniato da un’esplosione; dietro di lui Quadratullah, parzialmente riparato da suo fratello, si è ritrovato a terra con metà del viso ustionata, le gambe ridotte a moncherini, la mano sinistra ferita dalle schegge. Il fratello più piccolo, coperto dai corpi dei due fratelli maggiori, è stato colpito da alcune schegge sugli arti superiori.
È quasi un mese che Quadratullah è arrivato al nostro Centro chirurgico di Lashkar-gah: è stato operato, curato, nutrito e riabilitato. Ora è autonomo, riesce a fare quasi tutto sulla sedia a rotelle che non abbandona mai.
Verrà dimesso a giorni e ci parla dei suoi desideri, fa progetti: vorrebbe andare a scuola, ma nel suo villaggio non ce n’è nemmeno una. È felice quando gli diciamo che potrà portare a casa la sua sedia a rotelle, per lui è un grandissimo regalo. Non riusciamo a rispondergli, la sua felicità per una carrozzina ci lascia senza parole.
Per saperne di più sul Centro chirugico di Emergency a Lashkar-gah, consulta il nostro sito.
Se vuoi adottare il Centro di Lashkar-gah e sostenerlo con una donazione regolare, scopri come fare su www.adottaunospedale.it
Emergency, da Lashkar-gah: Abdullah
Dice di avere “almeno 90 anni”, Abdullah. Ha vissuto sempre nel villaggio di Musa Qala, a quattro ore di macchina dal nostro ospedale di Lashkar-gah. È la seconda volta che viene in questa città: la prima è stata per portare del cotone da vendere al mercato con alcuni dei suoi figli. La seconda è questa: per essere ricoverato nel nostro ospedale. Non ha nemmeno mai visto Kabul in tutta la sua vita.
Si ricorda del tempo di re Zair Shah Khan, “che voleva aprire molte scuole” nel suo distretto, e anche del tempo prima. Si ricorda che sono almeno 60 anni che sente e vede guerre nel suo paese. Si ricorda che anche questa volta c’è stato un feroce combattimento: era nei campi ad aiutare i suoi figli, si ricorda di aver sentito un gran bruciore dietro, poi non ricorda più nulla.
È arrivato da noi in stato di shock: un proiettile l’aveva colpito al gluteo ed era uscito dalla pancia. Lo abbiamo operato e ora è in corsia, i suoi occhi vivaci non smettono di ammirare tutto quello che gli capita intorno. Continua a ringraziarci per quello che facciamo, per il nostro ospedale che “cura tutti gratuitamente” e dove “addirittura” non deve pagare il cibo che gli viene servito tre volte al giorno.
Per saperne di più sul Centro chirugico di Emergency a Lashkar-gah, consulta il nostro sito.
Se vuoi adottare il Centro di Lashkar-gah e sostenerlo con una donazione regolare, scopri come fare su www.adottaunospedale.it
Emergency, la mostra fotografica “L’Afganistan, la guerra” di Francesco Cocco
Nell’ambito della mostra “Elmi per gli uomini, per gli dei”, Emergency sarà presente con la mostra fotografica “L’Afganistan, la guerra” di Francesco Cocco: un reportage in bianco e nero che testimonia gli orrori della guerra.
La mostra “Elmi per gli uomini, per gli dei”, un’affascinante mostra archeologica che vedrà esposti cinque elmi di bronzo d’epoca arcaica trovati nelle acque della Sicilia e facenti parte delle collezioni esposte nei musei archeologici di Ragusa e di Camarina, affiancati a dieci antichissimi elmi provenenti dal Pergamon Museum di Berlino, sarà aperta dal primo aprile al 28 giugno 2010 nelle sale del restaurato Palazzo Garofano di Ragusa.
Per conoscere le iniziative di questa settimana nella tua città e sapere dove poter incontrare i volontari di Emergency vai su www.emergency.it/news.