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In Compagnia di persone vere, Esperienze di gratuità a Parma fra Otto e Novecento
“Una città non parla solo tramite le pietre, comunica se stessa attraverso la tradizione viva e forma la mentalità di un popolo…”
(A. Mazzanti: “Introduzione” al libro “In compagnia di persone vere – Esperienze di gratuità a Parma tra ‘800 e ‘900”)
Parma è una città ricca di documenti storici e di bellezza artistica, ma soprattutto è una città piacevole, nella quale si vive volentieri. Nonostante tutto ciò, anch’essa ha ed ha vissuto molte contraddizioni sia storiche che sociali e certamente il periodo compreso tra la fine dell’1800 e l’inizio del 1900 è stato uno dei più controversi. Nel solco di queste contraddizioni si sono affacciate all’orizzonte alcune figure umane molto significative che con la loro carità e abnegazione personale al servizio dell’uomo e della sua domanda di felicità, hanno profondamente segnato il nostro territorio. L’eco delle loro opere hanno contagiato altre opere, altre realtà di popolo, sino ad arrivare ad ogni confine. Questi uomini e queste donne sono: Guido Maria Conforti che ha fondato la realtà Saveriana, Anna Maria Adorni che ha fondato le “Ancelle dell’Immacolata”, Padre Lino dei frati minori francescani dell’Annunziata, Agostino Chieppi fondatore delle “Piccole Figlie” ed Eugenia Picco pupilla della Congregazione.
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“Il ritorno del padre”
Un successo oltre ogni aspettativa per i laboratori sulla figura paterna organizzati dalle associazioni Aeduca ed Eliot con il patrocinio del Comune. Già esaurita anche la seconda edizione.
“Tutto esaurito” anche per il secondo laboratorio “Il ritorno del padre” condotto dallo psicologo Paolo Ferliga e organizzato dalle associazioni Aeduca e Eliot con il patrocinio dell’Assessorato al Welfare del Comune di Parma, che si terrà alla Biblioteca Pavese, il 22 e 29 aprile. Un successo al di là di ogni aspettativa (cento partecipanti in totale tra i due laboratori) che ha spinto le due associazioni a programmare per il prossimo autunno una nuova edizione del corso sulla figura paterna.
Gli interessati possono contattare Aeduca al numero 389.1971659 o inviare una mail a associazione.aeduca@gmail.com per prenotare la partecipazione alla prossima edizione.
Una nuova occasione per incontrare Paolo Ferliga sarà il 14 maggio, alle ore 17.30 presso la libreria Fiaccadori, quando lo psicologo verrà a Parma per presentare il suo nuovo libro Attraverso il senso di colpa. Per una terapia dell’anima, Ed. San Paolo.
Alla prima edizione dei laboratori hanno partecipato circa 50 persone, in gran parte padri, alcuni dei quali separati, e poi insegnanti e coppie di genitori.
Le associazioni Aeduca e Eliot propongono due laboratori sulla figura del padre, giovedì 25 marzo e giovedì 8 aprile alla Biblioteca Pavese
Le associazioni Aeduca e Eliot propongono due laboratori sulla figura del padre, condotti da Paolo Ferliga, giovedì 25 marzo e giovedì 8 aprile alla Biblioteca Pavese,
in via Newton 8a.
Il primo appuntamento, il 25 marzo alle ore 20.45, intitolato Il segno del padre, tratterà di immagine del padre e senso di colpa e dell’importanza della figura paterna nella vita dei figli nelle diverse fasi della crescita, dalla nascita all’età adulta.
Giovedì 8 aprile, sempre alle 20.45, si parlerà invece de L’amore del padre: l’archetipo del padre e l’iniziazione al sentimento, il rapporto tra padre e figli maschi e tra padre e figlie.
Paolo Ferliga, psicologo analista e docente di Filosofia, è autore de Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità (2005). I laboratori sono a numero chiuso. Una seconda edizione è già prevista per il mese di aprile. Per informazioni e pre-iscrizioni: associazione.aeduca@gmail.com (tel. 389.1971659).
I due appuntamenti sono stati preceduti, mercoledì 17 marzo, da un incontro pubblico con Paolo Ferliga e Claudio Risé, psicologo analista e scrittore che lavora da trent’anni sulla psicologia del maschile e sui problemi derivanti dalla crisi della figura paterna. La serata è stata introdotta dall’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna, che ha ribadito la necessità di non accettare passivamente l’indebolimento della figura paterna nella società di oggi, “ma di sostenere invece le famiglie nella ricerca di strumenti per consolidare e ricostruire relazioni familiari che sono alla base anche della crescita armonica di una comunità”. Hanno presenziato anche la delegata del sindaco all’Agenzia per la Famiglia Cecilia Greci e l’assessore al Commercio Paolo Zoni.