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Progetto “LUOGHI DI PAROLA: LE STAGIONI DELL’ASCOLTO”: sarà “La metamorfosi” di Kafka il focus dell’evento conclusivo – sabato 30 novembre, Palazzo Pigorini, PARMA
Progetto “LUOGHI DI PAROLA: LE STAGIONI DELL’ASCOLTO”: sarà “La metamorfosi” di Franz Kafka il focus dell’evento conclusivo
Dopo un anno dal suo avvio, si conclude il progetto “Luoghi di parola: le stagioni dell’ascolto”, percorso laboratoriale di lettura ad alta voce, strutturato in quattro diverse sessioni- corrispondenti alle quattro stagioni della natura e della vita- e realizzato dall’associazione L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, con il contributo di Fondazione Cariparma.
Inserito all’interno del bando “Leggere crea indipendenza”, il progetto si è rivolto a coloro che già avevano acquisito le basi di tecnica teatrale con precedenti esperienze, e ha posto al centro dell’indagine il valore dell’ascolto, in relazione alla lettura e ai luoghi.
Dopo le prime tre sessioni del percorso, rappresentative della vecchiaia/inverno, dell’infanzia/primavera e dell’adolescenza/estate, il lavoro confluirà nell’evento dedicato alla maturità/autunno che sarà portato in scena dagli artisti di L.O.F.T. L’ultimo appuntamento di “Luoghi di parola: le stagioni dell’ascolto” sarà una vera e propria azione teatrale, tratta dal capolavoro letterario dell’autore boemo Franz Kafka “La metamorfosi”, e verrà presentata al pubblico in una location d’eccezione, Palazzo Pigorini, in Strada Repubblica, 29, Parma, sabato 30 novembre (su tre turni d’accesso alle ore 16.00, alle 17.30 e alle 19.00), nell’ambito della rassegna “Sul Naviglio…autunno 2024”, con il sostegno della Regione Emilia Romagna.
Il tema della salute mentale al centro del progetto artistico “Il mio canto libero”. Dall’11 al 13 ottobre 2024 ad Ape Parma Museo
Nasce in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre) il nuovo progetto dell’associazione Progetti&Teatro aps, dal titolo “Il mio canto libero”, che verrà presentato dall’11 al 13 ottobre 2024 negli spazi di Ape Parma Museo. Un intenso programma di eventi, tra laboratori, performance, spettacoli teatrali, mostre pittoriche e incontri di approfondimento con esperti del settore, per sensibilizzare sul tema del disagio psichico e del benessere psicologico.
“Canto liberamente, perché voglio essere vivo”. Muove dall’intento di restituire valore, rispetto e attenzione al delicato tema della salute mentale, allontanando, attraverso l’arte e la relazione, ogni forma di pregiudizio o stigma sociale, il nuovo progetto “Il mio canto libero” che verrà realizzato dall’associazione culturale Progetti&Teatro aps, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, con il patrocinio di Azienda Ospedaliera-Università di Parma, Ausl Parma, Comune di Parma, Fondazione Mario Tommasini, Consorzio Solidarietà Sociale e con il contributo di Fondazione Monteparma, Sirio cooperativa sociale e Proges cooperativa sociale.
Il progetto si articolerà in un programma denso di attività, spettacoli e incontri che verranno proposti al pubblico, ad ingresso gratuito, all’interno degli spazi di APE Parma Museo in via Farini 32 a Parma, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, nel weekend immediatamente successivo al 10 ottobre che celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, e che saranno seguiti e analizzati dai componenti della redazione radiofonica “Non ci sto più dentro”.
L’inaugurazione della mostra “Dipingo”, con l’esposizione di quadri realizzati dalle persone in cura ai servizi e ai centri di salute mentale della città, aprirà il calendario delle iniziative venerdì 11 ottobre, a partire dalle ore 16.30, cui seguirà alle ore 17.30, dopo un momento dedicato ai saluti istituzionali, l’incontro “Salute mentale oggi. Prospettive future” moderato dal giornalista Marco Balestrazzi, con gli interventi del dott. Pietro Pellegrini, psichiatra e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Parma, e del dott. Luca Negrogno, sociologo. Alle 19 (e in replica sabato 12 ottobre alle ore 17) verrà presentato il primo degli spettacoli teatrali in programma: in scena l’attrice e danzatrice Elisa Cuppini, protagonista assoluta di “Non so stare”, con la regia di Carlo Ferrari, una produzione dalle atmosfere beckettiane sulla complessità dell’esistenza e sulla fragilità dell’Essere umano. L’attrice Franca Tragni, accompagnata dalle musiche di Patrizia Mattioli, porterà poi in scena alle ore 21 lo spettacolo “Tutti i segni di una manifesta pazzia”, un intenso monologo, tratto dall’omonimo libro di Stefania Re, che richiama stralci di vita e testimonianze reali di donne internate alla fine dell’800 nel manicomio femminile di Colorno.