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Pakistan, Medici Senza Frontiere aumenta le attività nelle zone alluvionate
MSF distribuisce 540mila litri d’acqua pulita al giorno – Forniti 15mila kit d’emergenza per oltre 100mila persone ed effettuate circa 17mila visite mediche, ma migliaia di persone sono ancora escluse da ogni tipo di assistenza
Islamabad/Roma, 25 agosto 2010 – Medici Senza Frontiere (MSF) sta aumentando la distribuzione di acqua potabile sia nelle principali città che nei villaggi remoti di Khyber Pakhtunkhwa, Charssada, Swat, Nowshera, Lower Dir e Dargai e inizierà la distribuzione di acqua e le attività per il ripristino dei servizi igienici anche nelle province di Sindh e Balochistan.
Nelle zone colpite dalle alluvioni, MSF attualmente distribuisce circa 540mila litri d’acqua pulita al giorno attraverso diversi punti di approvvigionamento fissi e mobili. “E’ preoccupante che alcune famiglie che possiedono piccole pompe nella propria casa, abbiano ricominciato ad usarle. L’acqua è ancora contaminata e può trasmettere molte malattie. Continueremo a fornire acqua pulita fino a quando sarà possibile verificare che l’acqua è sufficientemente sicura per l’uso quotidiana”, spiega Muhammad Shakeel, operatore di MSF a Nowshera.
A Dera Murad Jamali, nella provincia del Baluchistan, MSF è particolarmente preoccupata dal fatto che in aggiunta alle scarse condizioni igieniche, i livelli di malnutrizione della popolazione – già allarmanti prima delle alluvioni – stanno peggiorando. MSF sta proseguendo i propri programmi nutrizionali per bambini già esistenti nell’area.
Dall’1 agosto, MSF ha effettuato più di 16.664 visite mediche alle persone colpite dalle alluvioni. A causa dell’aumento dei pazienti affetti da diarrea acuta, MSF ha installato centri per la cura della diarrea a Swat, Lower Dir, Malakand, Hangu, Kot Addu e Dera Murad Jamali, oltre che a Dera Murad Jamali, in Baluchistan, e a Kot Addu, nel Punjab. Finora, sono stati curati circa 1.600 casi di diarrea acuta.
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Emergency – Fai una donazione
Ca’ luogo d’Arte PROPOSTE PER LA STAGIONE INVERNALE – REPERTORIO
Oltre alle nuove produzioni “Storie fruttuose” e “Pik Badaluk una favola in musica” la compagnia propone tutti gli spettacoli in repertorio
LA PICCOLA FIAMMIFERAIA
testo di Marina Allegri
regia di Maurizio Bercini
in coproduzione con Theatre Jeune Public di Strasbourg, Theatre Nouvelle Generation di Lyon, Le Rayon Vert di Saint Valery en Caux e Laboratorio Nove di Firenze
Quest’ anno riprendiamo uno spettacolo che ha segnato una fase importante per la nostra storia.
La Piccola Fiammiferaia ha debuttato nel 2006 e da allora ha replicato ben 192 volte, in Italia ed all’estero.
Ecco quel che ha detto la critica:
“Non avevamo mai visto invece quell’altro piccolo capolavoro che è “La piccola fiammiferaia” di Cà luogo d’arte, dove inconfondibile è la cifra stilistica di Maurizio Bercini, non solo nella ricostruzione immaginifica di un mondo e di un teatro che rimanda agli incanti perduti dell’infanzia, ma anche per quell’impasto di ironia e di melanconia con cui ci restituisce una fiaba dolorosa come quella di Andersen.”
(Mario Bianchi – Eolo)
“Struggente poesia per la Fiammiferaia” (La Provincia di Cremona – Luca Muchetti)
“Magnifico e commovente spettacolo…” (L’Alsace – Stephanie Weill”)
Uno spettacolo dolce e amaro, nel parlare coraggiosamente di emarginazione, ma anche della straordinaria capacità che hanno i bambini di usare il sogno e l’immaginazione per giocare e per fuggire da una realtà opprimente e di dolore.
Uno spettacolo che emoziona, riporta pace e ordine, senza violare equilibri.
Un incontro per crescere, insieme, bambini e adulti. (E-cremona.it – Francesca Codazzi)
PER VEDERE UN PROMO DELLO SPETTACOLO CLICCA QUI
SCARPETTE ROSSE
ovvero La danza incontrollata
“Ballate scarpette, ballate…e non vi fermate!”
Come la perdita brutale nelle favole insegna ad individuare trappole, gabbie ed esche avvelenate
Giu’ le mani dai Bambini
CONVEGNO SUL MARKETING FARMACEUTICO A GENOVA: ECCO ON-LINE I ‘VIDEO ATTI’ GRATUITI!
Disponibili gratuitamente sul nostro portale le relazioni complete sull’appassionante e discusso convegno sul ‘didease mongering’, organizzato a Palazzo Tursi a Genova: fatevi prendere per mano da esperti di fama nazionale, che vi condurranno in un articolato percorso alla scoperta delle spregiudicate strategie del marketing delle multinazionali farmaceutiche. Clicca su: http://www.giulemanidaibambini.org/videoclip.html (i video atti sono pubblicati in più spezzoni nella parte finale della gallery). Aumentate esponenzialmente la vostra consapevolezza di cittadini con un’informazione libera da condizionamenti: la salute è il nostro bene più prezioso!
SPIA I ‘DIETRO’ LE QUINTE DI GIU’LEMANIDAIBAMBINI…
Nella nostra Fotogallery, abbiamo recentemente pubblicato tante nuove foto di convegni, eventi e manifestazioni. Visitale! Con l’occasione, perchè non ci mandi una proposta per organizzare un evento nella tua zona?
Contatta info@giulemanidaibambini.org
Appennino Folk Festival 2010
22 Agosto, ore 21,30 Vesimo di Zerba (Piacenza)
Nel cuore dell’Appennino, zigzagando tra suoni, sapori e colori delle province di Alessandria, Piacenza, Pavia e Genova, gli elementi aria, fuoco e terra si uniscono per formare una contaminazione unica ed irresistibile. In questi luoghi magici in cui le memorie si perdono come radici profonde di un albero secolare, ma restano sempre vive come la linfa che scorre all’interno di esse si trova Una vallata che si staglia maestosa tra i monti scavati dal passaggio del fiume Trebbia, al confine tra Emilia Romagna e Lombardia.
Domenica 22 agosto a partire dalle ore 21.30, Vesimo di Zerba, gioiello della Val Boreca, si trasforma in chiave di violino appenninica, creando lungo le vie dell’antico borgo, con la melodia della fisarmonica di Franco Guglielmetti e l’incanto del piffero di Gabriele Dametti. Questa frazione di Zerba conta solo 9 abitanti, un paese sospeso, che rivive in un’atmosfera magica dove poter ritrovare se stessi nel vecchio cuore mai fermo della musica popolare. E quello del 22 agosto è un appuntamento speciale, perché oltre ad assistere all’originale concerto itinerante c’è la possibilità di cenare in una tipica ostera del piccolo paese. Un gioiellino con un pergolato ed una balconata, sotto la quale, nel più tipico spirito appenninico, si aprono le antiche danze di gruppo che si ballano in cerchio! Ad accompagnare le giga, piana e alessandrina sono naturalmente gli strumenti tradizionali. All’Appennino Folk Festival ancora prima delle più eccentriche note musicali, altri sensi, come il gusto, vengono coinvolti. Note culinarie e spartiti di sapori allietano con prodotti tipici della zona la serata nell’Appennino Piacentino.
Questo evento, come gli altri appuntamenti del Festival, è realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza comuni della zona.
Per informazioni: Iat di Piacenza Tel. 0523.329324 Fax 0523.306727 Sito Web: www.appenninopiacentino.it
Gino Strada.La guerra è la più grande vergogna degli uomini.
Ecomaratona, oro e argento per Bergamo
Ecomaratona, oro e argento per Bergamo
Bergamo si aggiudica le medaglie d’oro e d’argento della terza edizione dell’Ecomaratona Valdarda “Il Sentiero dei Dragoni”. Oltre 155 gli iscritti alla marcia ecologica che domenica ha visto protagonista tutto il comprensorio comunale di Morfasso. Dal capoluogo a Monastero, da Santa Franca al Parco provinciale del Monte Moria, dal Monte Menegosa al Lama, fino al Passo dei Guselli, i numerosi corridori hanno attraversato l’Appennino Piacentino che, per l’occasione, ha offerto un panorama mozzafiato in una giornata assolutamente ideale dal punto di vista meteorologico e climatico con un bel sole e 18 gradi di temperatura.
Trionfatore assoluto della maratona all’insegna dell’ambiente, e totalmente immersa nella natura valdardese, per una lunghezza di 42 chilometri e 20000 metri di dislivello positivo, Thomas Capponi, pettorale 131, della Cral Banca Popolare di Bergamo e residente a Verdello, il quale ha ottenuto il posto più alto del podio percorrendo il Sentiero dei Dragoni in 3 ore, 59 minuti e 35 secondi, nonostante il termpo limite fosse ben superiore, per la precisione di 8 ore. Secondo posto per Matteo Ghezzi, pettorale 1 della Valetudo Skyrunning, con 4 ore e 40 secondi, seguito da Daniele Giacobone, pettorale 11 dell’Atletica Pavese, con 4 ore, 16 minuti e 41 secondi. A seguire Giovanni Ramponi, Stefano Molteni, Krishna Dovadola, Angelo Messora, Giorgio Bosi, Matteo Renda e Maurizio Zapponi; primo piacentino nella classifica assoluta Francesco Zanelli, Gruppo sportivo Gelmetti di Fiorenzuola, che ha trionfato in 4 ore e 48 minuti, seguito da Giovanni Marchi, pontenurese dell’Atletica Piacenza, con 4 ore, 48 minuti e 21 secondi.
Incontro nazionale di Emergency
Emergency – Fai una donazione
Dario Fo: Smog, siamo all’incoscienza criminale.
Manifestazione di piazza ‘Il traffico uccide Milano’ del 14 febbraio.
Mentre il sindaco Albertini ripete ‘non ha senso chiudere il centro alle auto’, il premio Nobel accusa: ‘O per distrazione o per colpa, c’è un’incoscienza criminale da parte degli amministratori pubblici’.
A Milano, intanto si vive due anni in meno che nel resto del paese…
il filmato e disponibile da una collaborazione con Arcoiris Tv
Marketing della pazzia
Somministrazione di psicofarmaci – un grande affare.
Questa è la storia dell’associazione fortemente lucrativa tra psichiatra e industria farmaceutica che ha visto nascere un centro di profitto basato su psicofarmaci, da 80 milioni di dollari.
Ma le apparenze ingannano.
Quanto valide sono le diagnosi degli psichiatri e quanto sicuri sono i loro psicofarmaci?
Scavando a fondo sotto la maschera aziendale, questo documentario, suddiviso in tre parti, denuncia la verità dietro i falsi schemi di marketing e le frodi scientifiche che nascondono una campagna di vendite pericolosa e spesso mortale.
il filmato e disponibile da una collaborazione con Arcoiris Tv
Don Gallo al concerto di Subsonica al PalaCEP
Don Gallo saluta e riscalda il folto pubblico giovanile al concerto offerto in beneficenza da Subsonica, Assalti Frontali e Zero Plastica in favore della Comunità di San Benedetto al PalaCEP di Genova-Pra il 4 agosto 2010.
Don Gallo viene premiato da Carlo Besana animatore del CEP, quartiere popolare all’estrema periferia di Genova, ad un anno dall’inaugurazione del PalaCep, spazio coperto dedicato al pattinaggio e ad altre attività ricreative.
il filmato e disponibile da una collaborazione con Arcoiris Tv
Stefano Mhanna, Bach: passacaglia in do minore BWV 582
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Emergency, la ministra della Sanità afgana in visita all’ospedale di Anabah
2 Agosto 2010: trentennale dalla strage alla stazione di Bologna
Tante gente ma nessun rappresentate dell’esecutivo alla commemorazione dell’attentato alla stazione di Bologna che 30 anni fa provocò 85 morti e oltre 200 feriti.
Discorso di Paolo Bolognesi, Associazione familiari delle vittime
il filmato e disponibile da una collaborazione con Arcoiris Tv
Gino Strada: ‘Oggi riapriamo Lashkargah’
Gino Strada racconta le tappe che hanno portato alla riapertura della struttura, dopo una lunga trattativa che ha visto come protagonista la politica afgana, le pressioni militari, la caparbietà di Emergency.
A Lashkargah Gino Strada sta aspettando di incontrarsi con il Consiglio degli anziani. Perché loro sono fra quelli che hanno esercitato le maggiori pressioni per arrivare alla riapertura dell’ospedale di Emergency. Settanta posti letto che, per più di cento giorni, sono rimasti vuoti in una zona in cui la chirurgia di guerra è necessaria, fondamentale. Gino Strada racconta così le tappe che hanno portato alla riapertura della struttura, dopo una lunga trattativa che ha visto come protagonista la politica afgana, le pressioni militari, la caparbietà di Emergency.
Partiamo dalla notizia.
La novità è che oggi, giovedì, riapre l’ospedale di Lashkargah.
Abbiamo avuto un incontro con il governatore della provincia e credo che tutti abbiano ormai compreso la montatura che ha portato alla chiusura dell’ospedale. Così si può chiudere un libro e aprirne uno diverso. Noi abbiamo fatto presente quali sono le nostre condizioni: il libero accesso per tutti i feriti alla struttura e che l’ospedale deve essere rispettato da tutti. Così come deve essere per sua natura: un luogo neutrale dove non si esercita violenza. Abbiamo ribadito che non esiste l’idea che il nostro ospedale sia sotto il controllo di forze militari e che l’ingresso non debba essere filtrato da nessuno. Su queste cose il governatore ha detto che si trova d’accordo. Quindi possiamo ricominciare.
Quali sono le tappe che sono seguite fra Emergency e le autorità dalla liberazione dei tre operatori sequestrati e poi rilasciati?
La trattativa è andata avanti nel senso che il governatore aveva posto una serie di condizioni, per noi inaccettabili: che la sicurezza fosse garantita da militari afgani, e avere l’ospedale circondato sarebbe stato non solo un filtro, ma ci avrebbe trasformati in un bersaglio perché le persone armate è normale che pensino di avere dei nemici ed è normale che rappresentino esse stesse un bersaglio. Queste condizioni le ha ritirate: quando ha parlato con i nostri rappresentanti dicendo che non metteva condizioni abbiamo detto: va bene allora possiamo riprendere a lavorare.
Ma cosa è accaduto negli ultimi giorni? Eravamo rimasti al comunicato di Emergency in cui si parlava di una contrapposizione netta fra il potere centrale, favorevole alla riapertura, e quello locale che poneva, appunto, degli ostacoli, delle condizioni.
C’era conflittualità. D’altra parte la cosa non deve sorprendere. Quando un Paese è sotto occupazione militare ci sono gli occupanti e gli occupati. Gli afgani sono gli occupati. Quindi non sorprende che nemmeno il presidente dell’Afghanistan abbia il potere di controllare il governatore di questa provincia. In un colloquio che abbiamo avuto nelle scorse ore con il consigliere della Sicurezza nazionale a Kabul ci è stato detto molto chiaramente: il governo afgano non ha potere e non controlla molte regioni del Paese, dove non conta e non decide niente. Lì decidono i militari della Coalizione.
Concerto speciale di Patti Smith per Emergency in piazza San Marco a Venezia il 1 agosto
Emergency riapre l’ospedale di Lashkar-gah
Oggi, giovedì 29 luglio, il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah ha riaperto i battenti.
Un team composto da un chirurgo, due infermieri e un logista internazionali e da 140 afgani, tra personale medico, amministrativo e ausiliario ha ripreso possesso della struttura, ancora sigillata dopo la chiusura avvenuta lo scorso 10 aprile.
Sulla decisione hanno influito le continue sollecitazioni della società civile afgana. Da quando il Centro di Emergency a Lashkar-gah era stato chiuso, la popolazione locale aveva perso un luogo di cura fondamentale: l’ospedale era infatti l’unica struttura in grado di offrire assistenza chirurgica gratuita e di elevata qualità in tutta la provincia di Helmand.
Emergency festeggerà la riapertura dell’ospedale al concerto che Patti Smith le ha voluto dedicare, domenica 1 agosto, in Piazza San Marco a Venezia.
Per saperne di più, visita www.emergency.it e guarda la fotogallery della riapertura del Centro di Emergency a Lashkar-gah.
Nuova Dialettale Lugagnanese a Castell’Arquato
Cà luogo d’arte presenta: LA DIRITTA VIA la Divina Commedia in sidecar
LA DIRITTA VIA la Divina Commedia in sidecar
FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI
MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA
SAN DANIELE PO (CR)
Sommo con Porto – Pub No Problem
MERCOLEDI 28 LUGLIO ORE 21,30
LA DIRITTA VIA
La Divina Commedia in sidecar
Emergency, A cento giorni dalla chiusura dell’ospedale di Lashkar-gah
Lo scorso 10 aprile l’ospedale di Emergency a Lashkar-gah è stato chiuso in seguito all’irruzione di uomini della polizia e dei servizi di sicurezza afgani e di militari britannici e al prelevamento di membri dello staff di Emergency, rilasciati dopo alcuni giorni perché “completamente innocenti”.
L’ospedale di Emergency era l’unica struttura in grado di offrire assistenza chirurgica gratuita e di elevata qualità alla popolazione di tutta la provincia di Helmand. Per questa ragione stiamo lavorando per riaprire al più presto l’ospedale di Lashkar-gah.
Abbiamo riscontrato la disponibilità delle autorità centrali alla riapertura e abbiamo avuto conferma del loro apprezzamento per il nostro lavoro.
Restano però inaccettabili le condizioni poste dal Governatore di Lashkar-gah, che vincola la riapertura alla presenza di militari afgani intorno all’ospedale e al passaggio del controllo delle attività dell’ospedale al ministero della Sanità locale.
Emergency è costretta a rifiutare queste condizioni per due ragioni:
Un ospedale è un luogo di cura: Emergency tornerà a Lashkar-gah solo se il suo ospedale potrà tornare a essere un luogo “ospitale” per tutti, dove si cura chi ne ha bisogno, senza discriminazioni, in base all’etica della professione medica e ai principi delle convenzioni internazionali per l’assistenza ai feriti di guerra. La presenza di militari armati all’esterno dell’ospedale viola il principio di neutralità e limita l’accesso al Centro dei feriti.
In 11 anni di lavoro in Afganistan, inoltre, Emergency ha potuto verificare che il ministero della Sanità locale non è ancora in grado di farsi carico dei bisogni della popolazione. Se Emergency accettasse le condizioni poste dal governatore, il suo ruolo sarebbe limitato a mero finanziatore del progetto; abbiamo invece la certezza di poter continuare a essere molto più di una banca per l’Afganistan e la sua popolazione.
Giu’ le mani dai Bambini Comunicato stampa del 26/07/10
SCANDALO ESTIVO, ALLARME PSICOFARMACI AI BAMBINI: SOMMINISTRATI SENZA LA FIRMA DEL CONSENSO INFORMATO DEI GENITORI – OBBLIGATORIO PER LEGGE – E PER PERIODI SUPERIORI DA QUELLI AUTORIZZATI DALLE CIRCOLARI DEL MINISTERO SALUTE. ON-LINE LE REGISTRAZIONI DELLE INTERVISTE ALLE MAMME
L’Istituto Superiore di Sanità prende le distanze (Panei): “Le ASL sono sottoposte a rigidi controlli, sarebbe un grave illecito che richiederebbe forse l’intervento della Magistratura”. Ma “Giù le Mani dai Bambini” pubblica le prove, disponibili in un file audio da oggi on-line su internet. Appello al Ministro della Salute (Poma): “Intervenga con un’ispezione nelle strutture interessate, ne va veramente della salute dei bambini italiani”
Senza sosta la polemica sulla somministrazione disinvolta ai bambini di psicofarmaci in grado di stimolare idee suicidare nei minori. Sono on-line da oggi le registrazioni audio di alcuni casi eclatanti: Gabriele, bambino down ed iperattivo sottoposto a terapie a base di psicofarmaci senza la firma del consenso informato da parte dei genitori e per un periodo ben più lungo di quello autorizzato dalle norme vigenti, caso confermato in un’intervista resa spontaneamente dalla madre, e un secondo caso del tutto simile in Lombardia, raccontato dalla Psicologa che ha in carico il bambino, mentre altri casi stanno venendo segnalati in queste ore alla sede di “Giù le Mani dai Bambini”®, il più rappresentativo comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org).
Nella prima registrazione, la mamma afferma: “Gabriele è un bambino nato con la sindrome di down, ma anche esageratamente iperattivo: si arrampicava sui mobili, tirava giù i quadri… Pensavo che calmando l’iperattività ci si sarebbe potuti concentrare meglio sull’handicap de bambino, mi sono informata e sono finita a Pisa, facemmo una prova col Ritalin. Gabriele si calmò un pò, per qualche giorno, così tornammo a casa. Successivamente, decisero di utilizzare lo Strattera, a detta loro un “farmaco miracoloso”. Noi, speranzosi, passammo allo Strattera. Non mi era stato detto molto sul farmaco, ma soprattutto non mi hanno fatto firmare alcun consenso informato. Non conoscevo gli effetti collaterali, né che poteva essere somministrato in prima battuta per massimo 6 mesi. Inoltre Gabriele da quando ha iniziato ad assumere Strattera ha dato evidenze di autolesionismo: graffiava, mordeva sé stesso, mordeva me, ed anche altri parenti, atteggiamenti violenti che non aveva mai avuto prima di prendere Strattera, ed era ancora più ossessivo. La situazione a quel punto era diventata davvero molto brutta: avevo già pensato di bloccare l’uso dello psicofarmaco, ma nessuno mi aveva informato di come fare. Nell’ottobre del 2009, ho chiesto ufficialmente di eliminare il farmaco, ma non era la prima volta, l’avevo chiesto già prima ma non avevano dato riscontro alla mia volontà, non l’hanno sospeso. Da quando ha smesso lo Strattera è tutto sommato sereno, ha il viso più disteso, ha cambiato proprio l’umore. Gabriele senza lo psicofarmaco è tornato a sorridere, per questo non mi sono pentita di aver smesso”.
Appennino Folk Festival 2010
25 luglio, ore 21.30 Rallio di Montechiaro-Rivergaro (PC)
Domenica 25 luglio Rallio di Montechiaro, l’Appennino Folk Festival 2010 – rassegna che, organizzata da Regione Emilia Romagna e Provincia di Piacenza in collaborazione con i comuni coinvolti, mostra orgogliosa, con l’intento di valorizzarlo, il repertorio tradizionale delle “Quattro province” – concede ad una musica lontana di tentare l’assalto melodico al Castello impertinente che sovrasta il borgo. Per l’occasione, l’accordatura si sposta verso le Marche, e tocca al gruppo , capitanato da Gastone Petrucci, presentare la propria tradizione. Si tratta di uno dei più longevi gruppi della tradizione folk italiana, che può vantare la collaborazione con molti artisti di fama nazionale ed internazionale. Tra i musicisti si ricordano Giovanna Marini, Rossana Casale, Riccardo Tesi e il gruppo “Gang” dei fratelli Severini; tra gli attori Valeria Moriconi e tra i registi Moni Ovadia su tutti. non è solo una band ma un collettivo di indagine etnomusicologica che tiene al proprio rigore sia nel senso della ricerca che in quello dell’esecuzione. L’espressività estrema del gruppo, che è riuscito ad attingere linfa dalle più profonde radici della nostra terra, facendo proprie le modalità e i riti della civiltà contadina, che divulgano con esemplare rispetto ed amore. ha contribuito a far nascere nel 1988, il Centro Tradizioni Popolari, operando non solo come struttura di conservazione, ma soprattutto come agente di promozione e studio della musica e delle tradizioni popolari.