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Archive for the ‘Associazioni No Profit’ Category

COMUNICATO NEXUS ER: è aperta la partecipazione a un contest fotografico sul lavoro dignitoso e inclusivo-La scadenza per l’invio delle fotografie è il 30 settembre 2024

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COMUNICATO STAMPA Bologna, 5 settembre 2024
Nexus Emilia Romagna ETS, la Federazione dei Sindacati Somali (FESTU), l’Organizzazione Regionale Africana della Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUCCSI Africa), il Ministero
del Lavoro e degli Affari Sociali della Somalia (MoLSA), la Camera Somala del Commercio e dell’Industria Somala (SCCI) in collaborazione con la CGIL Lanciano
Il concorso fotografico internazionale sul lavoro dignitoso e inclusivo Italia e Somalia insieme danno il via a una riflessione per immagini e parole sul tema del lavoro dignitoso e inclusivo, attraverso un concorso fotografico ad iscrizione gratuita, aperto a tutti senza distinzione di provenienza, professionisti e non.
Il concorso prevede due sezioni: una riservata a fotografie scattate in Somalia e l’altra nel resto del mondo.
In palio attrezzature fotografiche e/o informatiche e la possibilità di vedere la propria foto pubblicata sul calendario a tema che uscirà nel 2025.

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Ucraina, MSF: “Pazienti trasferiti in ambulanza aumentati del 30%, continua l’impatto della guerra sulla popolazione”

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Transportation of seven patients by MSF ambulance from the hospital in Kostiantynivka, Donetsk region to the hospital in Dnipro, Dnipropetrovsk region. MSF has several ambulances that can transport multiple patients at the same time because the needs and the pressure on hospitals is so great.

Transportation of seven patients by MSF ambulance from the hospital in Kostiantynivka, Donetsk region to the hospital in Dnipro, Dnipropetrovsk region. MSF has several ambulances that can transport multiple patients at the same time because the needs and the pressure on hospitals is so great.

8.000 pazienti trasferiti in sette mesi, 15% in ambulanze con terapia intensiva, 120.000 km al mese

3 settembre 2024 – In Ucraina, sono oltre 8.000 i pazienti trasportati dalle ambulanze di Medici Senza Frontiere (MSF) nei primi sette mesi dell’anno per essere trasferiti dalle strutture sanitarie in aree vicine alle linee del fronte verso ospedali più attrezzati per i loro bisogni medici e meno sovraccarichi. Rispetto ai sei mesi precedenti si è registrato un aumento del 30%, un dato che evidenzia l’allarmante e continuo impatto della guerra sulla popolazione, avverte MSF.

Più della metà dei pazienti presentava ustioni, ferite provocate da esplosioni o direttamente causate dai combattimenti e più del 15% dei pazienti trasportati quest’anno erano così gravi da richiedere il trasferimento in ambulanze appositamente attrezzate per la terapia intensiva. Tra questi 38 erano bambini, il più piccolo di soli 3 anni.

 “Abbiamo bisogno di ambulanze attrezzate con la terapia intensiva per trasportare pazienti con lesioni gravi e problemi respiratori, come traumi cranici, ustioni, fratture multiple e danni agli organi interni. Questi pazienti hanno bisogno di ossigeno e di attrezzature come ventilatori” dichiara Maksym Zharikov, vicecoordinatore medico di MSF in Ucraina. “Il 60% dei pazienti che trasportiamo presenta ferite di guerra come traumi cranici, lesioni al tronco e agli arti, ai tessuti molli ed emorragie massive”.

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Settembre 4th, 2024 at 1:02 pm

MSF 00 giorni di guerra in Sudan: Risposta umanitaria fallimentare, mentre i bisogni medici aumentano

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Sena Mahoobg, 16, (L) arrives with her mother, Amna Abdurahman, 35, and a donkey cart driver who transported them to the emergency admissions of the MSF Hospital in Metche, in eastern Chad, August 8, 2024. Metche camp hosts about 40,000 Sudanese refugees who have fled violence in Darfur. Finbarr O’Reilly/VII Photo.

27 agosto 2024 – Oggi ricorrono 500 giorni dall’inizio della guerra in Sudan che ha scatenato la peggiore crisi umanitaria mai affrontata da questo paese. È vergognoso che le organizzazioni internazionali e i donatori non siano riusciti in oltre 16 mesi a fornire una risposta adeguata ai crescenti bisogni medici della popolazione, dalla terribile malnutrizione infantile alla diffusione di epidemie. Le pesanti restrizioni imposte da entrambe le parti in conflitto hanno limitato drasticamente le capacità di fornire gli aiuti necessari, afferma Medici Senza Frontiere (MSF).

I combattimenti tra le Forze di Supporto Rapido (RSF) e le Forze Armate Sudanesi (SAF), cominciati nella capitale Khartoum il 15 aprile 2023, si sono estesi in molte altre zone del paese, scatenando una crisi umanitaria senza precedenti. Il conflitto ha provocato decine di migliaia di morti e feriti. Tra aprile 2023 e giugno 2024, MSF ha curato 11.985 feriti di guerra negli ospedali supportati dall’organizzazione.

La violenza in Sudan ha dato origine alla più grave crisi di sfollati al mondo: secondo le Nazioni Unite, oltre 10 milioni di persone, ovvero 1 persona su 5 in Sudan, sono state costrette a fuggire dalle proprie case, andando incontro a numerosi spostamenti.

Nel frattempo, le soluzioni politiche alla crisi vacillano e la malnutrizione aumenta a causa dell’inflazione dei generi alimentari e della mancanza di forniture umanitarie. Oltre alla situazione disastrosa dcampo di Zamzam, nel Darfur settentrionale, i centri di alimentazione terapeutica di MSF in altre aree del Darfur, come El Geneina, Nyala e Rokero, sono pieni di pazienti, e lo stesso vale per i campi per sfollati nel Ciad orientale. Dall’inizio della guerra fino a giugno 2024, i team di MSF hanno curato 34.751 bambini con malnutrizione acuta.

“Oggi i bambini muoiono di malnutrizione in tutto il Sudan. Gli aiuti di cui hanno urgente bisogno arrivano a malapena e, quando arrivano, vengono spesso bloccati” afferma Tuna Turkmen, coordinatore delle emergenze di MSF in Darfur. “A luglio, per esempio, i camion con le forniture di MSF sono stati bloccati in due diverse località del Darfur prima di poter giungere a destinazione. Due camion sono stati trattenuti dalle RSF e uno è stato sequestrato da uomini armati non identificati”.

 La situazione è critica anche nel Sudan orientale e centrale. “A sud di Khartoum, il blocco di forniture mediche e di personale internazionale diretto negli ospedali è durato diversi mesi. Sta diventando sempre più difficile fornire ai nostri pazienti l’assistenza medica di cui hanno bisogno, compresa quella per le donne in gravidanza e di pronto soccorso” dichiara Claire San Filippo, coordinatrice delle emergenze di MSF in Sudan.

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Agosto 27th, 2024 at 6:51 pm

MSF-Ebola: Vaccinazione durante epidemia riduce dell’84% il rischio di contrarre il virus 

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22 agosto 2024 – Pubblicato su Lancet Infectious Disease, un nuovo studio rivela che dopo 10 giorni dalla vaccinazione il rischio di essere infettati con il virus  Ebola si riduce dell’84% nelle persone vaccinate rispetto a quelle non immunizzate. Lo studio ha analizzato i dati raccolti durante la più grande epidemia registrata nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) tra il 2018 e il 2020 in cui sono stati registrati 3.470 casi e 2.287 decessi.

L’indagine è stata condotta da Epicentre, centro di ricerca epidemiologica di Medici Senza Frontiere (MSF), in collaborazione con l’Institut National de Recherche Biomédicale (INRB) e il Ministero della Salute pubblica della RDC. Lo studio, finanziato da MSF, si è concentrato sul vaccino rVSVΔG-ZEBOV-GP, l’unico contro Ebola raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per le persone ad alto rischio di contrarre il virus durante un’epidemia.

I risultati dissipano le incertezze sulla reale efficacia del vaccino: è il primo studio pubblicato che valuta l’efficacia del vaccino rVSVΔG-ZEBOV-GP al di fuori di una sperimentazione clinica. È stato condotto durante la seconda più grande epidemia di Ebola mai registrataafferma Sophie Meakin, epidemiologa di MSF.

Somministrato in una singola dose, il vaccino è utilizzato per la vaccinazione ad anello delle persone ad alto rischio di esposizione durante le epidemie. Questa strategia prevede la vaccinazione dei contatti (le persone che hanno avuto un contatto con un individuo infetto da virus Ebola), i contatti dei contatti, gli operatori sanitari e gli operatori in prima linea. Durante l’epidemia di Ebola 2018-2020 nella RDC, la vaccinazione è iniziata nell’agosto 2018 e sono state vaccinate oltre 300.000 persone.

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Agosto 24th, 2024 at 3:14 pm

Prenota il tuo posto al Festival di EMERGENCY

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Agosto 22nd, 2024 at 7:35 am

Inviato in Associazioni No Profit,Notizie

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Mpox in Congo, MSF: “Bambini sotto i 15 anni tra i più colpiti, servono subito i vaccini”

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16 agosto 2024 – La disponibilità estremamente limitata di vaccini contro Mpox in Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha ridotto drasticamente l’efficacia del piano nazionale di vaccinazione contro questo virus, avverte Medici Senza Frontiere (MSF) i cui team stanno rispondendo a questa nuova emergenza.

Senza i vaccini migliaia di persone, compresi i bambini sotto i 15 anni, tra i più colpiti dal virus (rappresentano il 56% dei casi e il 79% dei decessi per Mpox nel 2024 in Repubblica Democratica del Congo), potrebbero rimanere senza protezione. Con l’epidemia che continua a evolversi rapidamente, occorre compiere ogni passo necessario per far arrivare subito i vaccini a chiunque ne abbia bisognodichiara il dottor Justin B. Eyong, epidemiologo di Medici Senza Frontiere (MSF) in RDC.

Da metà giugno a inizio agosto le strutture supportate da MSF in RDC hanno assistito 1.159 pazienti. Di questi, 431 erano casi gravi, mentre 728 pazienti sono stati assistiti a livello ambulatoriale. Sono state, inoltre, 6.376 le sessioni di sensibilizzazione organizzate dai team di MSF per evitare la diffusione del virus. Più di 1.530 persone contagiate sono attualmente seguite a domicilio.

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Agosto 16th, 2024 at 6:52 pm

Ci manchi, Gino.

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Agosto 13th, 2024 at 6:00 pm

Gaza, MSF: “Complesso ospedaliero di Al Aqsa colpito per la terza volta”

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Gaza, MSF: “Complesso ospedaliero di Al Aqsa colpito per la terza volta”

Cinque persone uccise, diciotto ferite

 5 agosto 2024 – Alcuni attacchi a Deir-al-Balah hanno colpito ieri le tende della popolazione sfollata nel complesso ospedaliero dell’ospedale di Al Aqsa, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF). Cinque persone sono state uccise e diciotto ferite, secondo il Ministero della salute.

Da marzo, il complesso dell’ospedale Al Aqsa è stato colpito tre volte, ogni volta ferendo e uccidendo persone. Il 31 marzo un attacco israeliano ha colpito il cortile dell’ospedale, mentre il 22 luglio un altro attacco ha colpito l’area vicino all’ingresso principale del pronto soccorso.

Al-Aqsa è un ospedale funzionante, la cui posizione è stata riconosciuta da tutte le parti in conflitto e qualsiasi combattimento, bombardamento o attacco nei dintorni o nell’area dell’ospedale sono inaccettabili. MSF chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare l’integrità dell’ospedale e dei suoi dintorni e di garantire un accesso sicuro ai pazienti e al personale medico.

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Agosto 6th, 2024 at 11:33 am

Circolo Alpini di Soragna – Festa del pesce dal 9 al 12 Agosto 2024

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Agosto 6th, 2024 at 11:28 am

Gaza, MSF: “Ieri nuovo grande afflusso di oltre cento feriti al Nasser Hospital. Un’ambulanza ogni due minuti. Situazione catastrofica”

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23 luglio 2024 – Ieri mattina dopo diversi violenti attacchi a Khan Younis, secondo il Ministero della Sanità, l’ospedale Nasser nel sud di Gaza è stato nuovamente sopraffatto dall’arrivo di oltre un centinaio di feriti. L’ospedale è costantemente sotto pressione perchè la violenza nel sud di Gaza continua senza sosta con persone uccise, ferite, mutilate.

“La situazione all’ospedale Nasser è catastrofica e l’afflusso di pazienti non si è fermato per tutto il giorno” afferma Ahmad Abu Warda, responsabile delle attività mediche di MSF all’ospedale Nasser. “Sono arrivate intere famiglie: morte o ferite. Abbiamo cercato di dare priorità a chi doveva andare in sala operatoria”.

L’ospedale ha raggiunto la piena capacità: tutti i letti sono occupati e i pazienti sono stati spesso costretti a condividere i letti. I team di MSF riferiscono che l’ospedale ha chiesto alle persone di donare il sangue, poiché le scorte di sangue stanno finendo.

Arrivavano ambulanze ogni due minuti al pronto soccorso. Bambini, donne e molti anziani, e abbiamo visto almeno un paramedico tra i feritidice Pascale Coissard, coordinatrice dell’emergenza di MSF a Gaza.

Ogni afflusso di pazienti feriti dopo attacchi e combattimenti prosciuga le scorte mediche per maternità, traumi, ustioni e altri servizi sanitari. Le èquipe di MSF stanno cercando di soddisfare i bisogni medici, ma con scorte e risorse insufficienti in una situazione così caotica, salvare vite è diventato estremamente difficile.

Qui video testimonianza di Javid Abdelmoneim, responsabile medico di MSF al Nasser Hospital (VIDEO IN INGLESE):

“Ieri al Nasser l’afflusso di massa di pazienti è stato continuo per tutto il giorno. Arrivavano costantemente pazienti feriti. Una situazione che sta mettendo a dura prova il nostro staff. Anche i miei stessi colleghi vivono nella zona evacuata e oggi erano in lacrime. Non è rimasto nient’altro oltre al Nasser.

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Luglio 23rd, 2024 at 2:36 pm

IMPORTANTE ANTICIPAZIONE INIZIATIVA FESTA DEL 26 LUGLIO ITALIA-CUBA

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Luglio 15th, 2024 at 8:02 pm

Gaza/Nasser Hospital, MSF: “Situazione terribile dopo enorme afflusso di feriti da Al-Mawasi”

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“Mancano letti e antidolorifici, la situazione era già grave ma ora è ancora peggio”

 14 luglio 2024 – Un enorme numero di feriti è arrivato all’ospedale Nasser di Khan Younis, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), a seguito dell’attacco israeliano di ieri ad Al Mawasi.

La situazione nella struttura, che già lavorava con enormi difficoltà a causa della mancanza di forniture e spazio, è terribile. Scarseggiano gli antidolorifici, i guanti, i disinfettanti. I feriti sono stati portati anche nel reparto di pediatria e maternità perché il pronto soccorso era pieno.

I feriti in corridoio si lamentavano per il dolore, le medicazioni continuavano a sanguinare. Era tutto molto caotico e terribile. L’ospedale sta provando a far fronte alla situazione ma a malapena riesce a curare i pazienti in condizioni di normalità, figuriamoci in un caso di afflusso di pazienti di massa come questo” dichiara Amy Kit-Mei Low, responsabile medica di MSF a Gaza.

 Qui la testimonianza completa di Amy Kit-Mei Low, responsabile medica di MSF a Gaza (AUDIO IN INGLESE):

“Lo staff era sopraffatto, stressato e preoccupato per il gran numero di pazienti che stavano arrivando. Tra loro c’era un bambino con suo padre. L’uomo aveva una ferita alla schiena e il bambino lo guardava confuso. Ci siamo sentiti davvero male perché probabilmente non aveva ancora capito che il padre era l’unico sopravvissuto della famiglia. C’era anche un’altra ragazza con una frattura al femore e per fortuna è stata ritrovata dalla madre ma non le avevano ancora detto che aveva perso il resto della famiglia. Un’altra donna era intubata e aveva difficoltà a respirare, ma ho visto il sollievo sul viso del marito quando l’ha ritrovata nonostante lo shock.

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Luglio 14th, 2024 at 11:58 am

– COMUNICATO STAMPA MEDICI SENZA FRONTIERE – Sudan, MSF: “Catastrofe umanitaria. Urgente aumentare gli aiuti”

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11 luglio 2024 – In Sudan, dove da oltre un anno è in atto una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni, la popolazione è allo stremo. Ogni giorno i team di Medici Senza Frontiere (MSF) vedono pazienti morire per ferite provocate dalla violenza indiscriminata, bambini soccombere perché malnutriti o per la mancanza di vaccini. Nonostante tutto questo, c’è un vuoto umanitario inaccettabile.

Le organizzazioni e i donatori internazionali devono aumentare i loro sforzi, mentre le parti in conflitto devono garantire la protezione dei civili e delle strutture sanitarie oltre a permettere a operatori umanitari e aiuti di raggiungere la popolazione” è l’appello lanciato da Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi di Medici Senza Frontiere (MSF) in Sudan, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma, organizzata da MSF, Comunità di Sant’Egidio, Emergency, Padri Comboniani e Suore Salesiane.

Qui di seguito l’intervento di Vittorio Oppizzi di MSF:

“Dopo quasi 15 mesi di guerra in Sudan, l’impatto sulla popolazione civile è disastroso. I livelli di insicurezza sono enormi, il sistema sanitario del paese è al collasso con due ospedali su tre non più funzionanti. I pochi ancora aperti sono sovraccarichi di pazienti e continuano a subire attacchi, saccheggi e ad affrontare una carenza di personale.

 Dall’inizio del conflitto le nostre strutture sanitarie sono state colpite più e più volte, mettendo a rischio la vita dei pazienti e del nostro personale. Solo ieri siamo stati costretti a sospendere le attività al Turkish Hospital di Khartoum dopo più di un anno di ripetuti attacchi anche all’interno della struttura, mentre a El Fasher i tre principali presidi medici della città sono stati danneggiati e solo due rimangono ancora in funzione. Inoltre, i blocchi spesso imposti dalle stesse parti in conflitto, ostacolano l’ingresso di forniture mediche e di personale umanitario, essenziali per lo svolgimento delle attività.

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Luglio 11th, 2024 at 3:36 pm

– COMUNICATO STAMPA MEDICI SENZA FRONTIERE – Nord Gaza: MSF costretta a chiudere clinica

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10 luglio 2024 – L’ultima struttura sanitaria di Medici Senza Frontiere (MSF) nel nord di Gaza è stata costretta a chiudere temporaneamente dopo che le forze israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per quest’area lo scorso 8 luglio. Le équipe di MSF hanno continuato a fornire assistenza ai pazienti fino all’ultimo minuto, prima di fuggire dall’area sottoposta a pesanti combattimenti.

 

Non sappiamo cosa mangiare o bere. Dove andare o dove dormire? Alla fine dormiamo per stradaracconta Suhail Habib, operatore di MSF, che lavorava nella clinica. Suhail, come molti altri membri del team di MSF, è stato sfollato più volte dall’inizio della guerra. “Nessuno si preoccupa di noi. Sono arrabbiato perché i feriti arriveranno alla clinica e la troveranno chiusa”.

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Luglio 11th, 2024 at 6:45 am

– COMUNICATO STAMPA MEDICI SENZA FRONTIERE – Sudan: MSF costretta a sospendere attività al Turkish Hospital di Khartoum

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10 luglio 2024 – Dopo oltre un anno di attacchi contro il Turkish Hospital di Khartoum, Medici Senza Frontiere (MSF) ha preso la difficile decisione di sospendere il supporto a questa struttura sanitaria. L’équipe di MSF, che è stata anche minacciata di morte, è stata evacuata dopo che per quasi 14 mesi di fila era riuscita a fornire cure salvavita nonostante i numerosi ostacoli, spesso deliberati, posti dalle parti in conflitto. Tuttavia, a seguito dei recenti eventi, il supporto fornito da MSF non è più possibile. Da gennaio a giugno 2024 le équipe di MSF hanno trattato 10.600 pazienti al pronto soccorso dell’ospedale e visitato tra i 55 e i 60 pazienti al giorno.  

 

La situazione al Turkish Hospital, situato in un’area controllata dalle Forze di Supporto Rapido (RSF), è diventata insostenibile. Negli ultimi 12 mesi si sono verificati numerosi incidenti violenti all’interno e all’esterno dei locali e la vita del nostro staff è stata ripetutamente minacciataafferma Claire Nicolet, responsabile della risposta di emergenza di MSF in Sudan.Di recente, nelle notti del 17 e 18 giugno, decine di combattenti feriti sono stati portati in ospedale e la nostra équipe è stata svegliata di soprassalto mentre venivano sparati colpi di kalashnikov nelle camere da letto. Questo tipo di violenza contro il nostro personale è inaccettabile. Gli ospedali e le strutture sanitarie dovrebbero essere protetti e rispettati dalle parti in conflitto. In questi luoghi gli operatori sanitari devono poter fornire cure mediche in sicurezza. Non possono mettere a rischio la loro vita mentre cercano di salvare quella di altre persone”.

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Luglio 11th, 2024 at 6:43 am

– COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO – Sudan: “Fermare la catastrofe umanitaria”

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Conferenza stampa giovedì 11 luglio, alle 11,30, con Comunità di Sant’Egidio, Emergency, Medici Senza Frontiere, Padri Comboniani e Suore Salesiane

10 luglio 2024Giovedì 11 luglio, alle 11.30, a Roma, nella Sala Conferenze della Comunità di Sant’Egidio in via della Paglia 14b, si terrà una conferenza stampa per denunciare la catastrofe umanitaria che si sta abbattendo sul Sudan. Con quasi 10 milioni di sfollati interni e 2 milioni di rifugiati, su una popolazione di 47 milioni, il Sudan è a rischio carestia se la comunità internazionale non interverrà urgentemente con l’invio di aiuti umanitari.

Durante la conferenza stampa, che verrà trasmessa anche in streaming sul sito www.santegidio.org, interverranno:

p. Angelo Giorgetti, economo generale dei Missionari Comboniani;

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio;

Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi in Sudan di Medici Senza Frontiere;

Pietro Parrino, direttore del Dipartimento Progetti di EMERGENCY;

Suor Ruth del Pilar Mora, consigliera per le Missioni dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (suore salesiane).

Giornalisti, fotografi e operatori televisivi interessati a seguire l’evento in presenza o in collegamento sono invitati ad accreditarsi inviando una mail a com@santegidio.org

L’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere

Flavia Pergola, Press officer, 340 543 6642, flavia.pergola@rome.msf.org

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Luglio 11th, 2024 at 6:39 am

Ti aspettiamo nei Negozi di Natale di EMERGENCY

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Novembre 26th, 2022 at 8:38 am

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4-5 Dicembre 2021 <<<>> Arrivano gli anolini solidali: dove e quando trovarli

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In arrivo gli anolini solidali
Prodotti da quasi duemila volontari, saranno in vendita il 4 e 5 dicembre. Con Barilla, Chiesi e Fondazione Cariparma il valore del dono si moltiplica per quattro

La fabbrica della solidarietà funziona a pieno regime per produrre gli anolini solidali con Parma Facciamo Squadra. Sono quasi duemila i volontari coinvolti fra tutti i luoghi di produzione, una staffetta di solidarietà che consentirà ad associazioni e cooperative di realizzare progetti per contrastare la povertà educativa dei ragazzi dagli 11 ai 19 anni. Un territorio fatto di enti, istituzioni, aziende e tanti cittadini, insieme per costruire una comunità educante.

Gli anolini solidali saranno in vendita da domani in trentacinque luoghi diversi, fra i quali le tantissime Conad di città e provincia che aderiscono all’iniziativa.

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Dicembre 4th, 2021 at 8:14 am

TORNANO GLI SPAZI NATALE DI EMERGENCY

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Novembre 27th, 2021 at 3:58 pm

Per i suoi 40 anni Multiservice ha donato due ambulanze all’Assistenza Pubblica e alla Croce Rossa

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Per i suoi 40 anni Multiservice ha donato due ambulanze
all’Assistenza Pubblica e alla Croce Rossa

PARMA – La Cooperativa Multiservice compie 40 anni e, nell’ambito delle iniziative istituzionali e solidali previste per la ricorrenza, durante una cerimonia in Piazza Duomo, ieri pomeriggio ha donato due ambulanze di soccorso avanzato di categoria A, all’Assistenza Pubblica Parma Onlus e a Croce Rossa Italiana – Comitato di Parma.

<Oggi (ieri ndr) proprio 40 anni fa verso le 18 di sera, nasceva Multiservice. Decenni importanti che abbiamo voluto celebrare “con la città”, con una donazione a due Associazioni di volontariato che per la città, tutti i giorni, sono presenti. La scelta del luogo, piazza Duomo, simboleggia la volontà di una condivisione autentica con i nostri concittadini. Oggi coroniamo un lungo percorso nel modo migliore, forse inimmaginabile tanti anni fa>, sottolinea Salvatore Arena, Presidente Multiservice.

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Settembre 30th, 2021 at 7:16 pm

Scegli EMERGENCY per il tuo 5×1000

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Settembre 24th, 2021 at 6:41 pm

25 Settembre – 3 Ottobre 2021 <<<>> PROGETTO THE TIP – contro l’Islamofobia

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PROGETTO THE TIP – contro l’Islamofobia

Vi scriviamo per invitarvi a due forum in presenza del progetto The Tip – Strumenti teatrali per la prevenzione dell’Islamofobia – portato avanti dalla coop. sociale Giolli di Montechiarugolo (Parma) (https://www.facebook.com/ToolTips1https://tooltips.eu/it/home-it/) e per darvi un paio di informazioni sul progetto, nel caso in cui vogliate portare qualche attività dalle vostre parti.

SABATO 25 SETTEMBRE alle 17:30 a ROMA, presso la sede dell’Unione delle Associazioni Regionali di Roma e del Lazio in Via Ulisse Aldrovandi 16.

Lo spettacolo si terrà all’interno del primo “International Youth Forum Against Islamophobia” dal 24 al 26 settembre, in presenza nel rispetto delle normative anti-Covid e online, nell’ambito del progetto YES (Youth Empowerment Support for Muslim communities). Per iscriversi gratuitamente è sufficiente selezionare giorno e orario al seguente link: https://bit.ly/3lgGqiw.

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Settembre 24th, 2021 at 11:30 am

EUROPA VERDE SUL VANDALISMO IN CITTADELLA: “La sicurezza urbana una priorità: si affronti il disagio giovanile!

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Comunicato Stampa

EUROPA VERDE SUL VANDALISMO IN CITTADELLA: “La sicurezza urbana una priorità: si affronti il disagio giovanile!”

Europa Verde alla luce dei recenti fatti di cronaca sugli atti vandalici avvenuti nel Parco della Cittadella, ma pure in altre zone della città, che vedrebbero protagonisti gruppi di giovani definiti “baby gang”, chiede all’Amministrazione Comunale di aprire un tavolo di lavoro dedicato a questo fenomeno che non può essere più relegato ai margini dell’agenda politica della città.

Europa Verde si auspica quindi con urgenza l’organizzazione di un tavolo congiunto e permanente che veda la compresenza di Prefettura, AUSL – Progetto adolescenza, Ufficio Scolastico, Servizi Sociali e Terzo Settore, nella ferma convinzione che il disagio giovanile che si manifesta nelle più diverse modalità a Parma, tra cui gli atti vandalici, sia fenomeno complesso su cui intervenire in profondità a livello di sistema sociale.

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Settembre 14th, 2021 at 4:47 pm

Emergency – Rivedi il Festival “La cura”

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Settembre 10th, 2021 at 7:00 pm

Inviato in Associazioni No Profit,Notizie

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Europa Verde: salviamo i terreni agricoli di Fontevivo!

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Comunicato stampa

Europa Verde: salviamo i terreni agricoli di Fontevivo!

Europa Verde Parma esprime tutta la propria contrarietà alla scelta del Comune di Fontevivo di approvare il progetto del Polo Logistico previsto alle porte del centro abitato di Case Rosi, con la distruzione di oltre 50 ettari di terreno agricolo.

Per Europa Verde si tratta di una scelta del tutto contraria al necessario rispetto di quello che resta della risorsa suolo e del patrimonio agricolo, naturale e paesaggistico, dopo decenni di saccheggio.

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Settembre 10th, 2021 at 10:50 am