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Congo RDC, continuano gli scontri nel Sud Kivu: migliaia di feriti intrappolati nel conflitto

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MSF chiede ai belligeranti di rispettare l’accesso alle cure per i feriti

Kinshasa/Roma, 12 marzo 2010 – Medici Senza Frontiere (MSF) esprime profonda preoccupazione per il deteriorarsi della situazione nell’Hauts Plateaux nella regione di Uvira (Sud Kivu), Repubblica Democratica del Congo (RDC). Migliaia di civili sono intrappolati da un conflitto che imperversa nella zona dall’inizio del febbraio scorso tra l’esercito congolese (FARDC) e i ribelli delle Democratic Forces for the Liberation of Rwanda (FDLR) e vari gruppi armati. L’uso della violenza contro i civili è frequente e la costante minaccia dell’uso delle armi rende estremamente difficoltoso l’accesso all’ospedale locale, dove un’equipe di MSF effettua operazioni chirurgiche. Attualmente MSF è l’unica organizzazione a fornire assistenza medica nella regione.

A causa degli intensi combattimenti nell’area di Hauts Plateaux, oltre 10 mila persone sono fuggite dai loro villaggi (Kitoga, Mugutu, Birunga, Kangova) per cercare rifugio nella zona di Mukumba all’inizio del febbraio 2010.  MSF nell’Hauts Plateaux il 10 febbraio ha cominciato a fornire assistenza medica di emergenza  alle famiglie sfollate. Da allora, MSF ha fornito assistenza medica nel villaggio di Kihuha a più di 750 pazienti affetti principalmente da infezioni del tratto respiratorio e da diarrea acuta e ha inoltre ricevuto decine di feriti, compresi bambini, bisognosi di assistenza chirurgica d’urgenza. Un’equipe di MSF specializzata in chirurgia d’urgenza è arrivata pochi giorni dopo all’ospedale in un vicino villaggio nel Katanga, dotato di una sala operatoria, per effettuare interventi chirurgici sui civili. Tuttavia, sono stati effettuati pochi interventi perché la popolazione era estremamente spaventata e non si recava in ospedale.

“Le persone che hanno raggiunto la nostra struttura medica, ci hanno raccontato che molti civili hanno paura di venire in ospedale, perché temono di essere aggrediti dai gruppi armati. Non esiste alcun luogo sicuro per nascondersi”, dichiara Philippe Havet, capo missione di MSF in RDC. “L’Hauts Plateaux è una zona molto isolata con montagne che arrivano fino a 3mila metri di altezza e non non vi sono strade ovunque. Gli scontri tra i combattenti sono molto feroci e i civili sono vittime dirette. Temiamo che molte persone potrebbero morire, perché non riescono a raggiungere l’ospedale per ricevere l’assistenza medica salvavita di cui hanno bisogno”.

Attualmente MSF è l’unica organizzazione umanitaria internazionale che fornisce assistenza medica diretta nell’Hauts Plateaux. Le equipe di MSF si trovano ad affrontare sfide enormi per fornire cure alle famiglie sfollate. “Ci vogliono cinque o sei ore a piedi per raggiungere la nostra clinica a Kihuha e altre due ore da lì per raggiungere l’ospedale in Katanga dove si trova il nostro team chirurgico,” ha affermato Steve Avoci, chirurgo di MSF in Katanga. “Questa è una zona molto isolata e le condizioni sono molto difficili. Pochi giorni fa, è arrivato un paziente che necessitava di un intervento chirurgico urgente. E’ stato un intervento complicato e non è stato possibile inviarlo in un’altra struttura ospedaliera adeguata,  così ho chiesto supporto a un chirurgo di MSF da Bukavu.”

Vista la situazione nell’Hauts Plateaux, MSF è seriamente preoccupata per la sorte delle migliaia di sfollati interni intrappolati nel conflitto. MSF chiede a tutti i gruppi armati di rispettare il diritto internazionale umanitario e la sicurezza dei civili e di consentire l’accesso immediato alle cure mediche di emergenza per i feriti. “I civili feriti hanno un disperato bisogno di protezione e di assistenza medica di emergenza. Hanno il diritto di avere libero accesso ai nostri medici”, dichiara Philippe Havet.

MSF lavora a Kalonge e a Kitutu nel Kivu meridionale, sostiene centri di salute e gestisce cliniche mobili per fornire assistenza sanitaria primaria e di emergenza agli sfollati della zona. MSF lavora inoltre nell’ospedale di Baraka e in un centro per il trattamento del colera a Fizi dove vengono curate le principali cause di morte di questa zona (malaria, malnutrizione, tubercolosi e colera). Nel Nord Kivu, nonostante l’insicurezza e la violenza in corso, MSF gestisce programmi sanitari a Rutshuru, Nyanzale, Masisi, Mweso e Kitchanga. Nei progetti di MSF nel Nord e Sud Kivu sono impiegati 76 operatori internazionali e 1.144 congolesi.

Per informazioni:

Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 06.44.86.921 – 349.81.32.110 – 334.65.38.545

Scritto da Staff_NelParmense

Marzo 12th, 2010 at 3:50 pm