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I fantasmi del Ducato a Uno Mattina Estate

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I fantasmi del Ducato a Uno Mattina Estate

I fantasmi del Ducato a Uno Mattina Estate

In onda questa mattina, venerdì 21 agosto, su Rai Uno un servizio dedicato ai Castelli di Parma e Piacenza “infestati” da presenze soprannaturali

I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza sono protagonisti venerdì 21 agosto di Uno Mattina Estate, il programma che accompagna le calde mattine dell’estate italiana. L’argomento è quanto mai sfizioso, ideale per gli intrighi e il gossip d’agosto… anche se un po’ vintage! Si parla di fantasmi, presenze misteriose, porte che cigolano, oggetti che spariscono, segreti di sangue e amori che scavalcano i secoli… I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza mostrano il loro volto più inquietante se si riesce a leggere oltre il magnifico aspetto e si scava nelle vicende storiche che li hanno attraversati. Duelli, lotte di potere, contrasti di famiglia e intense storie d’amore hanno intriso le mura dei castelli di passione e di mistero, e ancora oggi qualcuno dei protagonisti di quelle storie non trova la pace e continua a vagare in cerca di giustizia per la propria anima… Il fortunato programma di Rai Uno racconta le storie più affascinanti, come quella di Giuseppe, di professione cuoco, che dopo essere stato pugnalato e poi strangolato da mano ignota, venne calato nel pozzo della Rocca di Rivalta, dove il suo corpo fu in seguito ritrovato. Ancora oggi, dicono, il suo spirito si aggira per i corridoi del castello e spesso capita di udire battute ritmiche, che ricordano il pestare di bistecche. Le luci si spengono, mentre gli elettrodomestici improvvisamente si attivano senza corrente… Segnali più inquietanti sono quelli lasciati dal fantasma di Donna Cenerina, ovvero Cassandra Marinoni, sposa del marchese Diofebo II Meli Lupi, che morì assassinata dal cognato Giulio Anguissola nel 1573 insieme alla sorella Lucrezia.

Un delitto atroce e che restò impunito, e forse proprio per questo il fantasma di Cenerina prese ad aggirarsi nelle sale della Rocca di Soragna rivelandosi però solo in prossimità di episodi sgradevoli che il destino riserva ai signori del castello… Arrivata per la prima volta a Montechiarugolo nel 1593, la fata Bema propose a Ranuccio I, in visita ai conti Torelli, di lasciarle leggere la propria mano. Ranuccio però, che aveva un vero terrore per tutto ciò che riguardava l’occulto, ordinò immediatamente l’arresto della ragazza e la sua reclusione nel carcere della Rocchetta, dando inizio a una serie di fughe e peregrinazioni della poveretta per sfuggire alla persecuzione del Duca. Bema finì comunque la sua vita a Montechiarugolo, amata e ben voluta dalla gente del borgo, tanto che oggi è ricordata come un gentile fantasma, che appare alle giovani donne alla vigilia delle nozze per istruirle sulla loro nuova vita. Al Castello di Paderna invece il mistero avvolge la piccola Chiesa di Santa Maria: costruita prima dell’anno Mille, con pianta a croce greca, sembra essere un perfetto cubo costruito sul multiplo del numero 3. Inoltre al centro di essa è stato misurato un potente campo magnetico naturale. E non è tutto: tra le vetuste mura del Castello, infatti, vagherebbe ancora l’ombra del “Confalonieri”, che trasportato a Paderna dal Castello di Turro vi trovò morte violenta. E’ invece la presenza del Pier Maria Scotti, meglio conosciuto con l’appellativo de “Il Buso”, ad infestare il Castello di Agazzano. Pugnalato a morte e poi gettato nel fossato nel 1514 da Astorre Visconti e Giovanni da Birago, che riuscirono ad impadronirsi del maniero, “Il Buso” si aggira tra le mura con fare serio e guardingo oppure corre facendo roteare la spada e, dopo una serie di rumori metallici e di urla, scompare lasciandosi dietro solo i lamenti. Il Castello di Gropparello è invece la prigione di Rosania Fulgosio, che sarebbe stata murata viva nel Duecento dal marito Pietrone da Cagnano in un luogo nascosto delle segrete, per punirla di un suo tradimento con Lancillotto Anguissola, antico amore di gioventù. Per questo, il suo spirito si aggirerebbe ancora tra queste mura, facendo udire i suoi lamenti nelle notti di tempesta. Il famoso sensitivo Umberto di Grazia lo ha ripreso con delle telecamere a raggi infrarossi proprio nella Sala dell’Alcova, dove mote volte si è manifestato sia ai turisti che ai proprietari di casa. in quell’occasione, comunque, Umberto di Grazia ha fotografato anche l’immagine di un uomo con barba e baffi che portava in mano il bastone di Ippocrate. In questo caso è stato ripreso con strumentazioni che ne rivelavano anche l’intensità di calore, e con una rielaborazione computerizzata del calore, si è potuto constatare che la zona del cuore è più calda di 10 gradi della zona del viso A Grazzano Visconti il fantasma risponde al dolce nome di Aloisa. Ben in carne, le braccia conserte al seno, dal suo basamento vicino alla piazza del Biscione occhieggia i turisti, e le sue sembianze sono fedeli al ritratto che lei fece di sé stessa guidando la mano di una medium nel corso di una seduta spiritica. Dopo una mostra e diversi articoli a lei dedicati, oggi Aloisa è diventata una specie di San Valentino in gonnella, una protettrice degli innamorati. Avrebbe abitato il Castello di Bardi sul finire del Quattrocento il cavaliere Moroello, che, innamorato ricambiato della castellana sedicenne Soleste, ma da questa diviso per diversa classe sociale, partì per una spedizione di guerra. Vedendo ritornare soltanto l’esercito con le insegne del nemico, Soleste lo credette morto e si gettò dalle mura vicine al mastio. Moroello, che invece stava tornando con il trofeo della vittoria, saputa la notizia della sua morte, si suicidò a sua volta. L’aggirarsi inquieto del suo spirito è stato addirittura fotografato: Michele Disincastro e Daniele Gullà, due parapsicologi bolognesi, armati di una Pentax e di una termocamera per la lettura e visualizzazione delle variazioni del gradiente termico dell’ambiente, sono riusciti a immortalarlo. Con un piccolo brivido lungo la schiena… “Questo interesse da parte della telecamere Rai – commenta Rita Trecci Gibelli, responsabile della comunicazione e proprietaria del Castello di Gropparello – ai nostri meravigliosi Castelli del Ducato, si aggiunge al grande successo che abbiamo ottenuto in Francia nei mesi scorsi”.

Per informazioni e per ricevere gratuitamente i depliant: Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, Fontanellato (Pr) tel. 0521-829055 www.castellidelducato.it e-mail info@castellidelducato.it

Scritto da Staff_NelParmense

Agosto 21st, 2009 at 1:33 am

Pubblicato in Notizie Parmensi

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