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Progetto di rigenerazione urbana dell’Impresa Allodi di Parma nel cuore di Reggio Emilia

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Il Capannone 18 delle ex officine meccaniche “Reggiane” è stato trasformato in hub tecnologico tra memoria e innovazione:
inaugurato dal presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, ospiterà 7 aziende e 400 posti di lavoro
Che Reggio Emilia abbia nel “cuore” un po’ di Parma è sicuramente una notizia. Lo dimostra in modo tangibile il progetto di rigenerazione urbana completato a fine marzo 2019 dall’azienda edile parmigiana Impresa Allodi, che ha riqualificato il Capannone 18 delle ex officine meccaniche “Reggiane”, trasformandolo in hub tecnologico ed edificio strategico del “Parco Innovazione” nel centro della città, su progetto dell’architetto Andrea Oliva.

Connubio tra memoria e innovazione, l’opera è stata inaugurata dal presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia e dal sindaco di Reggio Luca Vecchi, con la partecipazione di personalità del mondo imprenditoriale come Annalisa Sassi, presidente dell’Unione Parmense degli Industriali, e di vari architetti di Parma, incuriositi dal progetto e presenti alle visite guidate nell’area delle sette aziende che si stanno installando con i loro laboratori di ricerca, trasferimento tecnologico e uffici, predisposti per accogliere fino a 400 posti di lavoro. 

L’Impresa Allodi, unica aggiudicataria dell’appalto pubblico con committente la Stu Reggiane (società di trasformazione urbana costituita da Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili), ha concluso l’opera entro i termini previsti, con consegne scaglionate già da agosto 2018, per un importo dei lavori pari a più di 12 milioni di euro. Cattedrale della meccanica e ora delle moderne tecnologie, il Capannone 18 si compone di tre navate di altezza diversa, con 8.600 metri quadrati di superficie e una lunghezza di 174 metri.

All’inaugurazione sono intervenute Daniela Allodi e Michela Allodi, presidente e vicepresidente dell’impresa esecutrice. “È motivo d’orgoglio per noi – hanno dichiarato – aver realizzato un’opera così importante per Reggio Emilia, che restituisce alla città un luogo simbolo della sua capacità industriale, che coniuga in un unico progetto tradizione e innovazione. Questi sono i valori fondanti anche dell’Impresa Allodi, che è attiva da oltre 100 anni nel settore delle costruzioni”.

L’obiettivo è stato raggiunto con un gioco di squadra – ha precisato Alberto Casaretti, consigliere dell’azienda parmigiana – grazie alla collaborazione da parte di tutti, a cominciare dai nostri tecnici e maestranze, con la filiera dei fornitori e con il supporto della direzione lavori e della committenza”. I lavori sono stati seguiti per la società Stu Reggiane dall’architetto Massimo Magnani, responsabile unico del procedimento Rup nel programma di riqualificazione urbana Area Reggiane-Quartiere Santa Croce.

Una sfida vinta dall’Impresa Allodi: attingere dal passato, senza demolire, per puntare al futuro, a una nuova vita, alla condivisione dei luoghi, alla loro sicurezza e di chi li frequenta. In continuità con il concept adottato nel Tecnopolo, è stata conservata la struttura storica, mediante il recupero e consolidamento delle mura perimetrali e delle strutture di ferro. Un progetto basato su un layout interno a moduli indipendenti, in modo da adattarsi alle diverse esigenze dei soggetti insediati.

L’architettura si regge su uno scheletro di 28 portali in acciaio chiodato: una prospettiva organizzata in piazze di lavoro, in cui si ospitavano differenti fasi della costruzione di enormi serbatoi, locomotive a vapore e altri componenti meccanici. Ai tempi delle officine meccaniche Reggiane, il Capannone 18 era infatti chiamato “Caldareria”.

Addetto stampa: Fabrizio Marcheselli, tel. 328-0006015, fabrizio.marcheselli@alice.it

Scritto da Staff_NelParmense

Aprile 6th, 2019 at 7:15 pm

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