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Gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile – Gestione dei fiumi: dalla destra solo polemiche sterili e disinformazione

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Enrico Ottolini, candidato nella lista Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni regionali, richiama la politica ad un senso di responsabilità rispetto al tema delle alluvioni, delle loro cause e delle soluzioni che si propongono.

Purtroppo in questi giorni i candidati di centro destra sono impegnati solo a fare disinformazione, inventando cause inesistenti o irrilevanti e spacciando soluzioni semplicistiche come panacee, con una scarsa conoscenza delle strutture e degli strumenti normativi già disponibili.

Invece, grazie ai progressi nel campo della ricerca, all’esperienza degli organismi competenti, alle direttive europee e anche alla pressione del movimento ecologista, oggi disponiamo di conoscenze e di strutture che dovremmo valorizzare, anziché dimenticarle prima ed attaccarle dopo le alluvioni.

Risale al 1989 la definizione dell’ Autorità di Bacino come organismo competente di una pianificazione, che finalmente prevedeva di gestire i corsi d’acqua a partire dal territorio di loro pertinenza. Nei decenni successivi sono stati prodotti piani e progetti, che troppo spesso non hanno incontrato la volontà politica necessaria ad attuarli.

È il caso ad esempio del Baganza, il cui argine di via Montanara, che doveva essere sistemato secondo il Piano di Assetto Idrogeologico, resta tuttora in buona parte abbandonato. Anche il grande progetto di rinaturazione del Po (con ricadute consistenti sotto il profilo della sicurezza), finanziato dal PNRR con ben 356 milioni, è stato successivamente ridimensionato per il prevalere di interessi privati, che la politica non ha saputo contrastare.

Le forze politiche di centro destra, sempre assenti nel momento in cui si dovrebbe lavorare per la riqualificazione dei fiumi, avanzano oggi proposte surreali, come quella di “dragare i fiumi”, quando è nota la canalizzazione di tutti corsi d’acqua regionale, come l’Enza o il Secchia, che per mancanza di ghiaia sono sprofondati di oltre dieci metri in alcuni tratti.

Così come sentiamo accuse, sempre dai partiti di destra, a chi in Regione avrebbe gestito la “delega al dissesto idrogeologico”. Ebbene, non esiste nessuna delega al dissesto idrogeologico, mentre esiste la delega alla difesa del suolo. Una difesa del suolo che va rafforzata, ma prima ancora conosciuta per quello che è stato fatto, altrimenti le critiche restano una polemica sterile, orientata solo a raccogliere qualche voto dai meno informati. Di fatto è evidente che la difesa del suolo non è una priorità di questo governo, se sono bastati tre giorni al decreto legge sulle espulsioni degli immigrati, mentre ci sono voluti due mesi per incaricare il generale Figliuolo come commissario all’alluvione della Romagna.

Scritto da Staff_NelParmense

Ottobre 27th, 2024 at 6:54 pm