Il tema della salute mentale al centro del progetto artistico “Il mio canto libero”. Dall’11 al 13 ottobre 2024 ad Ape Parma Museo
Nasce in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre) il nuovo progetto dell’associazione Progetti&Teatro aps, dal titolo “Il mio canto libero”, che verrà presentato dall’11 al 13 ottobre 2024 negli spazi di Ape Parma Museo. Un intenso programma di eventi, tra laboratori, performance, spettacoli teatrali, mostre pittoriche e incontri di approfondimento con esperti del settore, per sensibilizzare sul tema del disagio psichico e del benessere psicologico.
“Canto liberamente, perché voglio essere vivo”. Muove dall’intento di restituire valore, rispetto e attenzione al delicato tema della salute mentale, allontanando, attraverso l’arte e la relazione, ogni forma di pregiudizio o stigma sociale, il nuovo progetto “Il mio canto libero” che verrà realizzato dall’associazione culturale Progetti&Teatro aps, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, con il patrocinio di Azienda Ospedaliera-Università di Parma, Ausl Parma, Comune di Parma, Fondazione Mario Tommasini, Consorzio Solidarietà Sociale e con il contributo di Fondazione Monteparma, Sirio cooperativa sociale e Proges cooperativa sociale.
Il progetto si articolerà in un programma denso di attività, spettacoli e incontri che verranno proposti al pubblico, ad ingresso gratuito, all’interno degli spazi di APE Parma Museo in via Farini 32 a Parma, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, nel weekend immediatamente successivo al 10 ottobre che celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale, e che saranno seguiti e analizzati dai componenti della redazione radiofonica “Non ci sto più dentro”.
L’inaugurazione della mostra “Dipingo”, con l’esposizione di quadri realizzati dalle persone in cura ai servizi e ai centri di salute mentale della città, aprirà il calendario delle iniziative venerdì 11 ottobre, a partire dalle ore 16.30, cui seguirà alle ore 17.30, dopo un momento dedicato ai saluti istituzionali, l’incontro “Salute mentale oggi. Prospettive future” moderato dal giornalista Marco Balestrazzi, con gli interventi del dott. Pietro Pellegrini, psichiatra e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Parma, e del dott. Luca Negrogno, sociologo. Alle 19 (e in replica sabato 12 ottobre alle ore 17) verrà presentato il primo degli spettacoli teatrali in programma: in scena l’attrice e danzatrice Elisa Cuppini, protagonista assoluta di “Non so stare”, con la regia di Carlo Ferrari, una produzione dalle atmosfere beckettiane sulla complessità dell’esistenza e sulla fragilità dell’Essere umano. L’attrice Franca Tragni, accompagnata dalle musiche di Patrizia Mattioli, porterà poi in scena alle ore 21 lo spettacolo “Tutti i segni di una manifesta pazzia”, un intenso monologo, tratto dall’omonimo libro di Stefania Re, che richiama stralci di vita e testimonianze reali di donne internate alla fine dell’800 nel manicomio femminile di Colorno.
I partecipanti al laboratorio creativo teatrale “Guarda il mio sguardo”, condotto la scorsa estate da Carlo Ferrari e Franca Tragni insieme a un gruppo di ospiti e pazienti di strutture psichiatriche del territorio, accompagneranno il pubblico – nell’esito laboratoriale previsto sabato 12 ottobre alle ore 15 e alle ore 16 – alla scoperta di alcuni dipinti di Amedeo Bocchi esposti all’interno della Fondazione Monteparma, intrecciando l’opera artistica e figurativa con un racconto teatrale originale e coinvolgente. La seconda giornata si concluderà alle ore 19 con la storia di un uomo semplice e stranito chiamato Savini, protagonista di un tempo contadino incantato e surreale, qui interpretato da Carlo Ferrari nello spettacolo “Un mese esatto – viaggio nella pianura”, tratto da “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni.
L’ultima giornata di eventi, domenica 13 ottobre, inizierà alle ore 11 (replica alle ore 12) con l’esito del laboratorio dedicato alla lettura poetica ad alta voce, dal titolo “Ascoltami”, che anche in questo caso coinvolgerà, sotto la guida dell’attore, poeta e musicista Adriano Engelbrecht, alcuni pazienti dei centri di salute mentale. I partecipanti, affiancati dagli artisti di L.O.F.T., leggeranno passaggi poetici tratti dagli scritti di Davide Chierici, pubblicati all’interno del volume “Doppia Diagnosi Discontinua”. Nel pomeriggio, alle ore 16, l’attrice Sandra Soncini sarà la magnetica interprete di “Questa è la mia vita”, toccante adattamento drammaturgico – diretto da Carlo Ferrari e già insignito di un riconoscimento speciale al Festival della Resistenza- Teatro per la Memoria 2022 – che segue il percorso autobiografico di Adalgisa Conti, nata ad Anghiari nel 1887 e internata per circa settant’anni nel manicomio di Arezzo. Chiuderà il programma delle tre giornate, alle ore 17.30, un incontro/dibattito sul tema, moderato dal dott. Valerio Giannattasio, psichiatra, insieme ai rappresentanti delle cooperative sociali con i quali si cercherà di sviluppare “visioni di futuro” che possano rappresentare una traccia permanente e condivisa contro la discriminazione che purtroppo ancora oggi accompagna le persone con disagio psichico.
(Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria)
Per prenotazioni: tel. 3274089399 / info.progettieteatro@gmail.com
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Programma:
Venerdì 11 ottobre
ORE 16.30
Inaugurazione mostra “Dipingo”
dipinti realizzati dalle persone in cura ai servizi per la salute mentale.
ORE 17.15
Saluti istituzionali
ORE 17.30
“Salute mentale oggi. Prospettive future”
intervengono
Pietro Pellegrini, (psichiatra) e Luca Negrogno, (sociologo)
ORE 19.00
“Non so stare” (teatro/danza)
di e con Elisa Cuppini
regia Carlo Ferrari
produzione L.O.F.T.
Una donna entra in un luogo sospeso tra uno spazio e un tempo
indefinito, pronta per affrontare un’audizione teatrale. Fuori
piove, dentro un passato di pozzanghere ancora da superare con
un corpo combattuto tra le istruzioni di un autore e le complesse
fragilità dell’essere. Non so stare, forse, sostare, per poi
finalmente stare.
ORE 21.00
“Tutti i segni di una manifesta pazzia” (teatro)
con Franca Tragni
musiche di scena Patrizia Mattioli, tecnica e luci Erika Borella
di Carlo Ferrari e Franca Tragni
produzione Progetti&Teatro
Tratto dal libro “Tutti i segni di una manifesta pazzia” di Stefania Re.
Dinamiche di internamento femminile nel manicomio di Colorno (1880-1915).
Voci, testimonianze, vite di donne, storie di segregazione, dinamiche
di internamento di soggetti femminili.
Sabato 12 ottobre
ORE 15.00 E ORE 16.00
esito laboratorio teatrale “Guarda il mio sguardo”
a cura di Carlo Ferrari e Franca Tragni
realizzato insieme a persone in cura ai servizi
per la salute mentale.
ORE 17.00
“Non so stare” (teatro/danza)
di e con Elisa Cuppini
regia Carlo Ferrari
produzione L.O.F.T.
Una donna entra in un luogo sospeso tra uno spazio e un tempo
indefinito, pronta per affrontare un’audizione teatrale. Fuori
piove, dentro un passato di pozzanghere ancora da superare con
un corpo combattuto tra le istruzioni di un autore e le complesse
fragilità dell’essere. Non so stare, forse, sostare, per poi
finalmente stare.
ORE 19.00
“Un mese esatto – viaggio nella pianura” (teatro)
tratto da “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni
di e con Carlo Ferrari, tecnica e luci Erika Borella
produzione Progetti&Teatro
Storie a non finire… storie di pozzi che parlano, che ti chiamano
per nome, di bottiglie sul fondo, di tutti quelli che sono naufragati…
Domenica 13 ottobre
ORE 11.00 E ORE 12.00
“Ascoltami”, esito del laboratorio poetico condotto da
Adriano Engelbrecht, realizzato insieme a persone in cura ai
servizi per la salute mentale.
ORE 16.00
“Questa è la mia vita” (teatro)
tratto dal libro “Gentilissimo signor dottore Questa è la mia vita”
Spettacolo vincitore del secondo premio Museo Cervi – Teatro della
memoria – Festival di Resistenza 2022.
con Sandra Soncini
adattamento drammaturgico Carlo Ferrari e Sandra Soncini,
musiche di scena Patrizia Mattioli, tecnica e luci Erika Borella
regia Carlo Ferrari
produzione L.O.F.T. / Progetti&Teatro
Lo spettacolo, segue il percorso autobiografico del vissuto di
Adalgisa Conti, attraverso le lettere recuperate all’interno della
sua cartella clinica, trovata nel manicomio di Arezzo.
ORE 17.30
Incontro conclusivo