Comunicato stampa – Nascita Comitato viabilità sostenibile della via Emilia Est
Apprendiamo con piacere che dall’1 al 3 ottobre Parma ospiterà, grazie all’Amministrazione Comunale, la prossima edizione di Civitas Forum, conferenza internazionale sulla mobilità sostenibile promossa dalla Commissione Europea.
Al riguardo di questo appuntamento il sindaco Michele Guerra dichiara che Parma si colloca in uno scacchiere europeo, con particolare riferimento alla mobilità sostenibile, richiamando inoltre il progetto di neutralità climatica entro il 2030 a cui aderisce la nostra città.
Ci chiediamo se questo evento e questi obiettivi ambiziosi e condivisibili possano essere ritenuti compatibili e coerenti con il programma elettorale del Sindaco, che prevede tra gli altri, anche quello della realizzazione della cosiddetta “Via Emilia Bis”.
Premesso che è innegabile e siamo consapevoli che esista un problema di viabilità sulla via Emilia storica nel tratto Parma–Ponte Enza in determinate ore del giorno, riteniamo che l’ipotesi progettuale attualmente considerata dal Comune sia incompatibile con la soluzione del problema, per le seguenti ragioni:
1. L’area interessata dal progetto è infatti un territorio ricchissimo di acqua, caratterizzato dalla presenza di falde superficiali, di numerosi fontanili e pozzi utilizzati per uso civile e agricolo, che
servono buona parte della città e della Provincia;
2. L’area è giustamente classificata dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale come Ambito Agricolo di rilievo paesaggistico e dal Piano Strutturale Comunale come Area di Riequilibrio
Ecologico (ARE) di Progetto, per la cui istituzione è stato avviato l’iter, a seguito di una mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso dicembre.
Il PSC definisce inoltre varie zone di tutela assoluta e zone di tutela allargata dei numerosi fontanili.
Queste tutele di legge confermano l’indubbio valore ecologico, paesaggistico, agricolo e turistico dell’area in oggetto, che si trova alle porte della città e anche per questo costituisce un importante patrimonio da salvaguardare e valorizzare;
3. Il progetto attuale della Via Emilia Bis andrebbe a distruggere irrimediabilmente questo importantissimo patrimonio, purtroppo forse ancora poco conosciuto dalla cittadinanza. Questo
progetto prevede infatti la realizzazione di una strada di scorrimento extraurbana larga circa 15 metri e lunga 6 km che connetterebbe la sola tangenziale Nord al Torrente Enza (senza prevedere
un ponte);
4. Lo studio commissionato dal Comune di Parma a nostro avviso presenta numerosi interrogativi: come si può la via Emilia Bis definire un’arteria di scorrimento veloce se sono previste numerose
rotatorie ed incroci a raso con strade secondarie? Se si costruisce una strada di scorrimento in un’area in cui le falde acquifere sono in superficie come si fa a non comprometterle ed inquinarle?
L’Amministrazione Comunale giustamente promuove il territorio in funzione del suo patrimonio agroalimentare, che costituisce una delle principali fonti di benessere economico e sociale della
nostra comunità; come può essere compatibile un progetto di questo genere con uno dei territori più fertili della provincia, vocato alla produzione di Parmigiano Reggiano, anche biologico?
5. Ci chiediamo se l’utilizzo di ingenti fondi pubblici preventivato per realizzare l’opera giustifichi l’utilità pubblica dell’intervento, anche considerando i pesanti costi ambientali.
Per le ragioni sopra elencate e numerose altre ancora che approfondiremo, abbiamo costituito un Comitato, che vuole confrontarsi con l’Amministrazione, la Cittadinanza e altri portatori di interesse.
3. Il progetto attuale della Via Emilia Bis andrebbe a distruggere irrimediabilmente questo importantissimo patrimonio, purtroppo forse ancora poco conosciuto dalla cittadinanza. Questo
progetto prevede infatti la realizzazione di una strada di scorrimento extraurbana larga circa 15 metri e lunga 6 km che connetterebbe la sola tangenziale Nord al Torrente Enza (senza prevedere
un ponte);
4. Lo studio commissionato dal Comune di Parma a nostro avviso presenta numerosi interrogativi: come si può la via Emilia Bis definire un’arteria di scorrimento veloce se sono previste numerose
rotatorie ed incroci a raso con strade secondarie? Se si costruisce una strada di scorrimento in un’area in cui le falde acquifere sono in superficie come si fa a non comprometterle ed inquinarle?
L’Amministrazione Comunale giustamente promuove il territorio in funzione del suo patrimonio agroalimentare, che costituisce una delle principali fonti di benessere economico e sociale della
nostra comunità; come può essere compatibile un progetto di questo genere con uno dei territori più fertili della provincia, vocato alla produzione di Parmigiano Reggiano, anche biologico?
5. Ci chiediamo se l’utilizzo di ingenti fondi pubblici preventivato per realizzare l’opera giustifichi l’utilità pubblica dell’intervento, anche considerando i pesanti costi ambientali.
Per le ragioni sopra elencate e numerose altre ancora che approfondiremo, abbiamo costituito un Comitato, che vuole confrontarsi con l’Amministrazione, la Cittadinanza e altri portatori di interesse.
Il Comitato nasce per il desiderio di numerosi cittadini di Parma consapevoli del valore che quest’area ha per l’intera città, e dei residenti, imprenditori, agricoltori e produttori di Parmigiano Reggiano che vi risiedono, vivono e lavorano, convinti che quest’area vada tutelata e che sia un patrimonio per la comunità intera.
Auspichiamo per questo che il Sindaco e l’Amministrazione siano disponibili ad un confronto con noi il prima possibile, anche per valutare eventuali alternative progettuali che potrebbero avere costi ed impatti ambientali decisamente inferiori.
Comitato Viabilità Sostenibile della via Emilia Est