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“Musica In-Chiostro”, ultime tre serate con due importanti produzioni di teatro civile su testi di e un reading poetico con Franco Arminio, 8 – 9 – 10 settembre 2024

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Domenica 8 e lunedì 9 settembre, una due giorni a Officine on/off in collaborazione con Libera Parma. Il 10 settembre a Lagdei approdano i “Canti della Gratitudine” del poeta campano

Prosegue la rassegna di parole e note del Festival della Parola che, nelle serate di domenica 8 e lunedì 9 settembre, alle ore 21, propone due importanti produzioni, firmate da Fabrizio Coniglio, del cosiddetto teatro civile, entrambe nello spazio all’aperto di Officine On/Off (str. Naviglio Alto, Parma).

La due giorni, realizzata in collaborazione con Libera Parma, punta i riflettori su due episodi di violenza mafiosa, per farne memoria e testimonianza.

Il primo appuntamento è per la serata di domenica 8 settembre con IL TESTIMONE, spettacolo scritto insieme al compianto giudice Mario Alberighi. In scena Fabrizio Coniglio e Bebo Storti, con il racconto di grande leggerezza e originalità, a tratti ironico, di un episodio lontano e dimenticato dalla memoria collettiva: l’omicidio del magistrato Gian Giacomo Ciaccio Montalto, primo magistrato a indagare i rapporti fra la mafia di Trapani, legata a doppio filo con quella statunitense, e i narcotrafficanti. Appassionato di letteratura e di musica, innamorato del mare, profondamente insofferente davanti a tutte le ingiustizie, Montalto a Trapani è isolato. Ma confida all’amico Mario Almerighi, all’epoca di stanza a Roma, le sue scoperte e i suoi timori: la mafia ha contatti direttamente dentro al Tribunale di Trapani. Il 25 gennaio del 1983 Montalto viene barbaramente assassinato. Nel 2003, nel corso del processo Andreotti, Almerighi decide di testimoniare su quanto a sua conoscenza: per Giacomo, per il suo coraggio, per la loro amicizia, per la verità.

Per l’occasione ha confermato la sua presenza Marene, figlia di Giangiacomo Ciaccio Montalto; previsto un breve dialogo tra attori e spettatori al termine dello spettacolo.

Lunedì 9 settembre, alle ore 21, sarà la volta di SANGUE NOSTRO (scritto con Margherita Asta), che vedrà sul palco Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani.

Lo spettacolo rievoca una strage di mafia. La mattina del 2 aprile del 1985, un’autobomba esplode a Pizzolungo, nei pressi di Trapani. Il bersaglio dei mafiosi, il giudice Carlo Palermo, è miracolosamente illeso. A fargli da scudo l’auto di Barbara Asta, che sta accompagnando a scuola i suoi gemellini di sei anni. Sui sedili dell’auto avrebbe dovuto sedere anche la figlia maggiore, Margherita, che invece per una casualità va a scuola con un’amica per non arrivare in ritardo. Il testo teatrale, scritto da Margherita Asta e Fabrizio Coniglio, ha anche un significato metaforico: il titolo, “Sangue Nostro”, vuole sottolineare come una strage di innocenti colpiti dalla mafia riguardi in qualche modo tutti noi. Le vittime sono anche i bambini, la vita, il futuro, noi stessi. Non è solo uno spettacolo di mafia, ma è soprattutto la storia di due sopravvissuti: un giudice, che pur essendo scampato miracolosamente all’attentato, non ha più ritrovato una parte di sé dopo quella strage, non riuscendo a gestire il senso di una colpa che non è sua e una donna, Margherita, che ha continuato a credere nella vita e nel potere della famiglia, sposandosi e creandosene una sua proprio a Parma e dedicata alle attività dell’associazione antimafia Libera in provincia di Trapani.

Margherita Asta interverrà alla serata e al momento di confronto con il pubblico dopo lo spettacolo.

[CHI SONO

*Fabrizio Coniglio si diploma al teatro stabile di Genova. Dopo aver fatto parte di numerose compagnie di prosa con maestri del calibro di Mario scaccia, Flavio Bucci ed Eros Pagni, approda in televisione come attore in serie tv molto popolari, come “L’allieva” e “La compagnia del cigno”. In teatro torna come autore e regista dirigendo Massimo D’apporto nella versione da lui adattata di “Un borghese piccolo piccolo” e curando la drammaturgia di spettacoli di impegno civile come “Il viaggio di Nicola Calipari”, sulla vicenda del rapimento in Iraq di Giuliana Sgrena e curando la drammaturgia degli spettacoli “Il testimone” e “Suicidi“, recitati con Bebo storti.

*Bebo Storti si diploma alla scuola del piccolo teatro di Milano. Lo ricordiamo nelle vesti del conte Uguccione nella storica trasmissione comica Mai dire goal. Oltre ad aver interpretato numerosi e importanti personaggi nel cinema con registi del calibro di Bellocchio, Salvatores, Virzì è conosciuto in teatro per uno spettacolo sull’antifascismo dal titolo “Mai morti” in cui interpreta un esponente della Decima Mas. Nel 2010 nasce la collaborazione artistica con Fabrizio Coniglio con cui portano in scena spettacoli come “Suicidi Tangentopoli in commedia”, “Un ladro in casa” e, appunto “Il Testimone” che tornerà in scena, dopo 8 anni, al Festival della Parola.

*Alessia Giuliani è un’attrice formatasi al Teatro Stabile di Genova. Prende parte a numerose serie TV sin dai primi anni 2000. Ha interpretato personaggi in pellicole di Nanni Moretti, Vicari solo per citarne alcuni. Con Fabrizio Coniglio condivide due opere importanti come “Il viaggio di Nicola Calipari” e “Sangue nostro”, sulla storia vera di Margherita Asta.]

In caso di maltempo, entrambi gli spettacoli avranno luogo presso l’Auditorium Toscanini, in Via Cuneo 3 a Parma.

La rassegna proseguirà martedì 10 settembre, alle ore 17.30. Nello spazio adiacente al Rifugio Lagdei a Corniglio, in un appuntamento in co-organizzazione con il Convitto Maria Luigia, sarà possibile assistere ai CANTI DELLA GRATITUDINE, con Franco ArminioIl poeta paesologo torna per la quarta volta al Festival della Parola in un luogo bellissimo, immerso nel verde e nella natura, per un reading che certamente sarà un invito a fare buon uso delle parole, a prestare attenzione al minuscolo per sentirci parte dell’immenso, a prendere coscienza del potere della gratitudine, in grado di illuminare i doni nascosti in ogni singolo giorno.

Infine, giovedì 12 settembre, alla Corte Agresti di Traversetolo, andrà in scena FUORI DI TESTIspettacolo-concerto commissionato dal Festival della Parola (già in programma per il 5 settembre ma rimandato a causa delle previsione meteorologiche avverse). Sul palco Elisa Drei, voce solista, Giancarlo Bianchetti, chitarra e percussioni, insieme alla Filarmonica di Parma. Lettura testi, direzione e arrangiamenti musicali di Marco Forti. La produzione, inserita all’interno della rassegna MUSICA A CORTE, propone la continua alternanza tra la presentazione dei testi di alcuni tra i brani più famosi della cultura pop e rock e l’esecuzione musicale dei brani stessi. La voce recitante presenta ogni testo in prima persona, come se l’autore lo stesse vivendo o raccontando proprio in quel momento. Al pubblico la sorpresa di scoprire cosa raccontano quei brani iconici che tanti hanno ascoltato e amato, spesso senza soffermarsi sulla dirompente, sfacciata, visionaria follia delle loro parole. Le canzoni così svelate sono tratte dal repertorio di Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Cream, Joni Mitchell, David Bowie, R.E.M., Nirvana, Bob Marley, AC/DC ed altri. La voce di Elisa Drei è accompagnata da un’orchestra di archi, chitarra e percussioni. Gli arrangiamenti musicali, la direzione musicale e i testi sono di Marco Forti. Giancarlo Bianchetti si alterna tra chitarra classica e percussioni.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero senza prenotazione, fino ad esaurimento posti.

Il Festival della Parola è un’iniziativa di Rinascimento 2.0 aps, realizzata grazie al contributo del Comune di Parma, al main sponsor Opem SpA, agli sponsor Gruppo Hera, BCC Emil Banca, Oiki, Marella Srl, Imeta, Gallani Arredamenti, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna. Altri partner istituzionali: Fondazione Cariparma, Provincia di Parma, Comune di Traversetolo, Comune di Sorbolo e Mezzani.