La portavoce dei Verdi: Ecco perché sono favorevole al Referendum contro la caccia
La Portavoce dei Verdi di Parma: “Ecco perché sono a favore del Referendum per l’abolizione della Caccia”
Vietare la caccia su tutto il territorio nazionale: è l’obiettivo del Referendum del Comitato Sì Aboliamo la Caccia. Per farlo, occorrerà raccogliere cinquecentomila firme entro il 20 ottobre.
Noi ecologisti non siamo estranei alle lotte di civiltà contro la barbarica pratica dell’uccisione di animali per sport. Fu proprio grazie ad un grande lavoro dei Verdi che si giunse all’adozione della legge a protezione della fauna selvatica, ed è grazie al costante e incessante lavoro delle tante associazioni animaliste ed ambientaliste in Italia, se negli anni si è riusciti a restringere i periodi di caccia e le specie cacciabili.
Eppure l’estinzione di questa pratica appare ancora troppo lontana, i cacciatori infatti da sempre godono di protezione e supporto da parte di larga parte della politica, di ogni fede e colore.
Non occorre però essere particolarmente animalisti per rendersi conto di quanto la caccia sia oggi un retaggio superato, pericoloso e controproducente sotto diversi aspetti. La comunità scientifica è concorde nell’affermare che il pianeta sta affrontando la sesta estinzione di massa, le attività umane stanno infatti distruggendo la natura a ritmi senza precedenti. Mentre la crisi della biodiversità e la devastazione degli habitat avanzano senza freno a causa della crisi climatica, dell’inquinamento, dei pesticidi, dello sfruttamento senza freni delle risorse naturali, è completamente illogico continuare a permettere l’attività venatoria che non ha alcuno scopo se non il divertimento di uccidere altri esseri viventi.
Il referendum chiede l’abrogazione di alcuni passaggi della legge 157/92. È necessario specificare che, nonostante questa legge abbia come obiettivo la protezione della fauna selvatica e la limitazione dell’attività a determinate specie e solo in certi periodi dell’anno, le continue deroghe, e una politica piegata agli interessi dei cacciatori l’hanno di fatto indebolita al punto da rendere oggi desiderabile non avere più solo una legge che preveda delle restrizioni, ma vietare definitivamente una pratica cruenta e dannosa per gli animali, l’ambiente a gli stessi esseri umani. Sono tristemente noti i moltissimi “incidenti” causati dai cacciatori ogni anno, con persone ferite o che hanno perso la vita. Vittime che risiedevano o semplicemente passeggiavano nelle zone venatorie.
Come ha fatto notare la Coportavoce Nazionale dei Verdi ed europarlamentare Eleonora Evi, non ci si può esimere dal fare alcune osservazioni riguardo alle modalità organizzative di un referendum che è strumento di democrazia e partecipazione. L’esempio del successo dell’iniziativa di referendum europeo “End The Cage Age” per abolire le gabbie in allevamento, che Evi ha seguito fin dal principio, ci insegna che è solo unendo le forze, studiando a fondo le proposte e valutando i tempi e gli scenari politici che si possono ottenere dei risultati.
Pochi temi hanno risvolti delicati come il rischio di riaprire la discussione su una legge che fino ad oggi ha permesso di limitare l’attività venatoria, soprattutto nel momento in cui il Parlamento esiste uno squilibrio a favore dei partiti più favorevoli alla caccia ed alla distribuzione di armi. Sono quindi condivisibili le perplessità e le critiche a questa iniziativa da parte associazioni storicamente più attive su queste tematiche.
Ma l’emergenza biodiversità, così legata all’emergenza climatica, richiede come essa azioni drastiche e comuni, serve un segnale di unità rispetto al fronte di chi ha a cuore il futuro di tutti gli abitanti del pianeta. Riportare al centro questa comune battaglia di salvaguardia degli animali e di abolizione della caccia è un importante punto di partenza che getta le basi per future azioni largamente condivise, sulle quali iniziare a lavorare insieme già da oggi.
A Parma gli appuntamenti fissi con i banchetti per le firme sono sotto i Portici di Via Mazzini, al sabato dalle 9.45 alle 18.00 e la domenica dalle 9.45 alle 13.30.
Ximena Malaga Palacio, Coportavoce Europa Verde – Parma