I DIRITTI NEGATI ALLA CULTURA, NELLA CAPITALE DELLA CULTURA 2020 comunicato fisascat cisl parma piacenza
“I DIRITTI NEGATI ALLA CULTURA, NELLA CAPITALE DELLA CULTURA 2020”
Solo pochi mesi fa, nel febbraio del 2018, l’allora Ministro dei beni artistici e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, annunciava la decisione del Mibact, presa all’unanimità dai sette esperti, membri della commissione dello stesso ministero, di premiare, a ragione, Parma Capitale della cultura 2020, città tra le più creative nella produzione culturale, capace di cambiare in una prospettiva non ideologica ma consapevolmente orientata al futuro.
La FISASCAT-Cisl di Parma e Piacenza è stata invitata ad entrare nel “dietro alle quinte” di questo entusiasmante e compiacente spettacolo, ha incontrato alcune protagoniste che contribuiscono a dare voce agli artisti, alle loro opere, ad esprimere quelle emozioni che trovano origine dalla passione di chi le racconta.
Stiamo parlando di dieci operatrici culturali, altamente qualificate, con tutti i titoli che occorrono per poter rappresentare con orgoglio le opere d’arte che per più mesi all’anno, in mostre temporanee, vengono ospitate presso la Fondazione Magnani Rocca, uno dei più prestigiosi luoghi di attrazione culturale della città ducale.
La loro storia ci porta a 8 anni fa, quando la Fondazione Magnani Rocca intraprese una collaborazione occasionale trasformatasi dopo pochi anni, in un contratto stagionale con più chiamate all’anno, inquadrandole professionalmente con la mansione di fattorino/usciere a poco più di 6 € lordi all’ora, quale riferimento economico e normativo il contratto collettivo nazionale della vigilanza privata. Il personale assistito dalla FISASCAT-Cisl, più volte ha tentato di trovare un accordo con il presidente della Fondazione ed alcuni degli illustri membri del Cda, che vede tutte le massime cariche politiche, religiose e culturali della città coinvolte, un accordo che riconoscesse dignità al loro ruolo, alla loro professione, al loro operato che ha contribuito a fare grande il nome della Fondazione, diventando un punto di riferimento oltre che per i numerosi visitatori, per altri musei, nazionali ed internazionali con cui tenevano relazioni di collaborazione professionale e scambio culturale. Purtroppo, il cda della Fondazione, per il tramite del suo portavoce il Presidente, ha negato qualsiasi disponibilità e in un atto di alterigia, ha risolto ogni livello di collaborazione mettendo di fatto alla porta chi è stato colpevole, di voler riconosciuta professionalità al proprio operato.
Il “dietro le quinte” della città eletta capitale della cultura 2020, dimostra di aver smarrito il rispetto della persona e del suo realizzarsi attraverso il proprio mestiere, luogo in cui per definizione, la cultura inteso in senso lato, dovrebbe trovare dimora.
FISASCAT-CISL Parma Piacenza