Comunicato stampa: Inceneritore: come Legambiente prevedeva il limite è già saltato
Inceneritore: come Legambiente prevedeva il limite è già saltato
Occorre fare chiarezza sui rifiuti speciali prodotti nel parmense
Cinque giorni sono bastati per dimostrare il “teorema” dell’avvocato Don Circostanza di Fontamara a cui Legambiente si era ispirata per commentare il nuovo accordo stipulato tra Regione, Comune e Iren per “contenere” il termovalorizzatore di Ugozzolo.
Legambiente aveva definito “insoddisfacente” l’accordo poiché non mutava nulla, ritenendolo solo un diversivo comunicativo del tipo “scrivete 10 lustri anziché 50 anni”. E, con una rapidità inattesa, l’arrivo di 5.000 tonnellate di rifiuti dalla Liguria, dimostra che il limite a 130.000 tonnellate annue fissato dall’accordo per i rifiuti solidi urbani è già saltato.
Detto questo, Legambiente ritiene giusto aiutare i territori in difficoltà (ricordiamo che Parma ha esportato i suoi rifiuti per oltre 15 anni) purché si impegnino in un percorso virtuoso di raccolta differenziata.
Inoltre si rammenta che i rifiuti da smaltire non sono solo gli indifferenziati urbani.
Il sistema produttivo privato del parmense origina 1 milione di tonnellate di rifiuti speciali e, pur non rientrando nella pianificazione pubblica come i rifiuti solidi urbani, sarebbe un segno di trasparenza illustrare dove e come vengono smaltiti.