15 Luglio 2017 <<<>>> [Reteivanillich] Zanardi: pane, alfabeto e socialismo (Bologna), Epiteatro (Genova)
Lo spettacolo avrà luogo anche in caso di maltempo.
Ritrovo ore 20:30 presso l’ingresso principale in via della Certosa 18
(da Viale Gandhi, Largo Vittime dei Lager Nazisti)
Ingresso € 10 di cui due euro verranno devoluti alla valorizzazione della Certosa.
Prenotazione obbligatoria al 333 4774139 (matt-pom) info@youkali.it
www.youkali.it
Lo spettacolo verrà preceduto da una presentazione a cura del pronipote del Sindaco Zanardi, Stefano Zanardi, grazie alla collaborazione all’evento di AICS Bologna.
Il testo, scritto da Simona Sagone, vuole celebrare il centenario dell’apertura del Forno del Pane che in tempo di guerra consentì ai Bolognesi di non patire la fame. Il centenario coincide con i 10 anni di apertura del MAMbo- Museo d’Arte Moderna di Bologna che ha sede nell’ex Forno del Pane. Lo spettacolo racconta il drastico risveglio della Bologna di primo Novecento detta “bella addormentata sopra un cumulo di letame” grazie all’opera del Sindaco Francesco Zanardi e della sua giunta che dal 15 luglio 1914 diede avvio a radicali riforme incidendo sullo spirito della città.
La drammaturgia prevede 5 stazioni durante le quali verrà rappresentata la vita e il progetto politico del socialista Zanardi a cominciare dal sostegno alle lotte contadine nel mantovano, da cui proveniva, per arrivare al suo impegno come assessore all’igiene a Bologna nella giunta Golinelli (1902-1905) e alla sua elezione coincidente con gli spari sull’Arciduca Ferdinando e la sua consorte Sofia, a Sarajevo, il 28 giugno del 1914.
Verranno evocate le tappe che portarono alla nascita del fascismo bolognese: la costituzione del Fasci di Combattimento di Leandro Arpinati, i terribili momenti della strage del 21 novembre 1920, che metterà fine alla appena nominata giunta di Ennio Gnudi, successore di Francesco Zanardi, come anche la tragica morte di Libero Zanardi nel giugno del ’22 a seguito di un pestaggio dei fascisti. Il racconto citerà l’elezione del Sindaco Dozza che volle accanto Zanardi sul balcone di Palazzo D’Accursio il 24 marzo del ’46, mentre il popolo nella piazza inneggiava ad una fusione delle forze di sinistra. Lo spettacolo si chiuderà con un ricordo dell’entusiasmante discorso del Sindaco Zanardi tenuto il 14 aprile del 1919 al Teatro Comunale di Bologna per la prima di quattro rappresentazioni teatrali gratuite di istruzione popolare da lui volute, a sottolineare l’impegno di quello straordinario uomo politico per l’elevazione spirituale del popolo attraverso l’arte.