Sala Civica di San Polo di Torrile, via G. Verdi (Torrile)
“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”, diceva Pirandello. E sono proprio maschere, più che personaggi, i protagonisti della commedia pirandelliana “L’uomo, la bestia e la virtù”, in scena venerdì 23 ottobre alle ore 20.45 presso la sala Civica di San Polo di Torrile, secondo appuntamento della Stagione adulti di “Torrile va a teatro”, organizzata dal Teatro del Cerchio in collaborazione con l’ Amministrazione Comunale di Torrile e l’Associazione “Il colore delle parole”. La commedia, con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi, Martina Vissani, Giuseppe Piccione, Andrea Faccioli, Lorenzo Bersiga, Simone Baroni, Anna Lisa Cornelli, Stefano Nemorini e la partecipazione del piccolo Luca, per la regia di Antonio Zanoletti, si concretizza in un intreccio continuo di ironici fraintendimenti. Paolino, rispettabile professore privato, è l’amante della signora Perella, la virtù in persona, moglie trascurata del Capitano Perella, la bestia.
La tresca potrebbe continuare a lungo e senza intoppi, dato che l’indegno marito – fedifrago, violento e irascibile, ormai da anni lontano dal letto della moglie – è sempre per mare. Ma un’inattesa quanto inopportuna gravidanza, minaccia di sconvolgere quest’ordine e costringe il professore a cercare una soluzione. Nell’unica notte che il Capitano trascorrerà a casa, tra un porto e l’altro, dovrà assolutamente ottemperare agli obblighi coniugali e rendere così apparentemente legittimo il frutto dell’amore proibito. È un Pirandello comico, autore di uno spettacolo dai toni pungenti e farseschi, che può sorprendere, ma che mai tralascia l’acuta riflessione sulla morale borghese e sulla teatralità della vita stessa. Lo si riconosce dai personaggi, fissati come paradigmi enigmatici della realtà umana. Ogni parola, ogni risata, ogni gag nella vicenda è un affondo alla grottesca ipocrisia della vita quotidiana, restituita con i toni di una favola allegorica ai limiti dell’impossibile. La messa in scena è semplice pur nel rispetto della complessità dell’opera e dello stile di Pirandello, maestro della parola di “spessore”, pregna di significato, talvolta pronunciata con sottile ma inequivocabile ferocia, nel suo inconfondibile plasmarsi con un registro brillante e ironico. Un’opera intelligente e molto divertente, ancora attualissima, capace di parlare al pubblico dell’oggi, con quella presa efficace che solo un grande classico può esercitare.
Per info e prenotazioni: 3318978682 – info@teatrodelcerchio.it