Sierra Leone: l’emergenza Ebola ha messo in ginocchio gli ospedali di Freetown, il nostro ospedale è l’unico funzionante in città
“Ieri pomeriggio abbiamo ricevuto un bambino di 2 anni incosciente per malaria cerebrale. L’abbiamo sottoposto alla terapia antimalarica. Verso sera, quando finalmente era emodinamicamente stabile, abbiamo deciso di trasferirlo all’Ola During Children Hospital perché il nostro ospedale era strapieno. Al nostro arrivo, abbiamo trovato il cancello chiuso: ci è stato detto che non c’era nessuno. L’abbiamo riportato da noi”, scrive Luca, coordinatore del programma in Sierra Leone. L’emergenza Ebola ha messo in ginocchio gli ospedali di Freetown, la capitale. Dall’inizio dell’epidemia abbiamo isolato 6 pazienti: fortunatamente nessuno è risultato affetto da virus. Per far fronte al pericolo di contagio, il personale mantiene la massima attenzione nell’uso dei dispositivi di protezione: in un Centro chirurgico il rischio di contatto con liquidi biologici è altissimo. Abbiamo limitato le visite dei parenti e abbiamo allestito due tende di isolamento dove ricoverare i casi sospetti. |
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