11 e 12 gennaio 2014 Teatro del Cerchio
Continua la Stagione serale e quella per famiglie al Teatro del Cerchio
Comincia all’insegna di una nuova produzione l’anno del Teatro del Cerchio. In scena, infatti, la nuova fatica della compagnia a firma di Antonio Zanoletti tratta da tre atti unici di Eugene Ionesco e dal titolo “DELIRIO”. Il regista, gi‡ attore di Streheler e Ronconi tra i tanti, mete nuovamente a disposizione la sua esperienza per far affrontare alla giovane compagnia un testo importante e decisamente complesso.
Domenica, al tempo stesso, per la rassegna dedicata alle famiglie sar‡ ospite una delle compagnie pi_ prestigiose del panorama italiano con uno spettacolo completamente dedicato alle immagini e ai colori come cita il titolo stesso “COLORI, COLORARE L’IMMAGINE” e il nome della compagnia stessa: Teatro dei Colori di Avezzano (AQ).
Sabato 11 gennaio 2014 ore 21.00 – TEATRO DEL CERCHIO – Via Pini 16/a –
“DELIRIO” da E. Ionesco
tre atti unici tratti da “La cantatrice calva” – “La lezione” – “Delirio a due”
con Gabriella Carrozza, Mario Aroldi e Mario Mascitelli
scene e regia Antonio Zanoletti – Teatro del Cerchio
Sotto il titolo complessivo di “Delirio” il Teatro del Cerchio presenta una scena tratta da “La cantatrice calva”, “La lezione” e “Delirio a due”.
Un viaggio dentro l’universo di questo autore franco-rumeno che ha lasciato una precisa impronta nelle avanguardie del nostro ‘900.
Si va dall’uso del “nonsense” alla filastrocca, alle improvvise sospensioni surreali con effetti umoristici e di “choc”. C’Ë perÚ nella comicit‡ di Ionesco un fondo amaro e l’immagine dell’uomo che ne risulta Ë tutt’altro che confortante.
Sulla scena si assiste a un intrecciarsi di duelli psicologici e verbali, con giochi di coppie che danzano una sorta di “delirio”, appunto, come suggerisce il titolo della serata.
“Dramma comico” cosÏ definisce l’autore “La lezione”. Metafora del Potere esercitato attraverso l’uso della parola che poco alla volta annichilisce, diventando ripetitiva come in un rito e che diventa una sorta di “danza macabra”. Parola pronunciata da parolai che detengono il Potere e non solo quello politico, ma quello della Cultura e della Comunicazione pi_ grande ancora e assoluto.
Un professore impartisce lezioni di matematica- speciale e linguistica, e filologia comparata, ad una allieva che vuole conseguire il “dottorato totale”.
L’irruenza verbale e fisica porter‡ ai limiti estremi il gioco verbale perverso e l’allieva ne subir‡ le conseguenze estreme.
Poi
Una coppia di coniugi, idealmente riconducibile alla coppia de “La cantatrice calva” (che apre la piËce), la ritroviamo dopo anni di convivenza, abbrutita e incattivita a rinfacciarsi veleni a non finire consumando la loro crisi coniugale. Due persone squallide e inconcludenti, mentre il mondo l‡ fuori, va in rovina.
Sa di scherzo. Ma Ë soltanto scherzo? Oppure Ë un controcanto che denuncia la chiusura umana a quanto succede attorno a loro?
Materiale di scena fra i pi_ dirompenti del Teatro contemporaneo, la parola di questo autore, risuona, si ripete, confonde e inquieta.
Una messa in scena dove viene rispettato e valutato lo spirito di Ionesco fatto di lievit‡, di comicit‡ irreale e grottesca.
E’ da deplorare la miopia retrograda di coloro i quali, vuoi per qualche pregiudizio ideologico o anti-avanguardistico, vuoi per la solita incapacit‡ di riconoscere il realismo quando si veste di abiti non naturalistici, si ostinano a negare a questo autore l’importanza che merita, liquidandolo stupidamente per “qualunquista”.
Biglietto unico 10 euro
Info e prenotazioni 349 5740360 – info@teatrodelcerchio.it
Domenica 12 gennaio 2013 ore 17.00 – TEATRO DEL CERCHIO- Via Pini 16/a
“COLORI, COLORARE L’IMMAGINE”
con: Gabriele Ciaccia, Valentina Ciaccia, Monica Di Bernardo e Roberto Santavicca
messa in scena e regia Gabriele Ciaccia
Teatro dei Colori
Riprende il ciclo dedicato al colore, principio della ricerca della Compagnia con lo spettacolo che ne ha segnato le origini e la storia. “Colori” Ë lo spettacolo come pura visione, racconto di storie e di atmosfere, di tempi e di stagioni, di natura e di geometrie, di contrasti e di accostamenti, di accordi, di pitture, di stati d’animo. E’ la poesia dell’evocazione di immagini dalla “semplicit‡” delle basi geometriche e dalla “scomposizione” primaria dei colori nella luce, nel racconto della loro “composizione”. E’ l’informazione sulla funzione di un linguaggio iconico come da manipolare, modificare, modulare, costruire. E’ la conoscenza di un mondo che ci Ë complice, anche ad occhi chiusi, quando le immagini le immaginiamo. Un punto di luce bianca diventa tanti punti colorati, la luce disegna linee che giocano, si moltiplicano, ruotano. Nascono forme bianche e nere, poi mani colorate si incontrano, scherzano, seguono la musica, nascono forme giocose gialle, rosse, blu, viola, verdi, arancio. Poi dal grande cerchio bianco nascono quadrati, cerchi, rombi, triangoli, rettangoli di ogni colore, ed ogni forma diventa altre forme: grandi, piccole, lunghe. Ma le forme colorate sono anche personaggi dei giochi e della natura, un viso nasce dai colori le sue espressioni sono gli stati d’animo, le immagini delle stagioni nascono da un arcobaleno, tutti i colori delle luce. Lo spettacolo Ë realizzato mediante le tecniche proprie del teatro d’immagine, con i particolari accorgimenti tecnici del teatro “nero”. La struttura di questo lavoro, che privilegia il momento “visione”, Ë basato sull’utilizzo appropriato e misurato della “luce”, creando nello spazio scenico delle profondit‡ virtuali in relazione ai “campi” di illuminazione. Inoltre con un particolare ed attento utilizzo dei “tipi” di illuminazione (luce positiva, luce nera, proiezioni) si possono evidenziare gli effetti derivati dai nuovi e moderni colori con composizioni chimiche differenziate (colori fluorescenti, luminescenti, neon, rifrangenti). Questo perchÈ lo studio e l’educazione all’immagine, non puÚ prescindere dall’analisi e dalla conoscenza delle tecniche, fondamenta dei linguaggi. Di particolare importanza Ë il riferimento agli studi compiuti, nel campo delle arti visive, nel nostro secolo. Nel ricordare Klee, Kandinsky, Albers, Arnheim, Mondrian, gli esperimenti dell’Arte Cinetica, Munari ecc. l’augurio che questo “Colori” possa essere d’aiuto a chi nel mondo della scuola, spera con passione verso quel rinnovamento veicolato dell’immaginazione, dalla libert‡ e dalla fantasia. Nello spettacolo, gli attori sono servi di scena, sono vestiti di nero, la lampada nera valorizza, come piano di illuminazione, solo le sagome luminescenti che gli attori – manovratori muovono, esprimendosi nelle azioni compiute nello spazio e nel “colore”.
Biglietto: 8 euro adulti e 2 euro bambini
Info 349 5740360 – info@teatrodelcerchio.it
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