“LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI” di Bertold Brecht
Continua la Stagione serale e quella per famiglie al Teatro del Cerchio
Continua la Stagione Serale “O8“ con la nuova produzione a firma anronio Zanoletti del Teatro del Cerchio. In scena “LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI” di Bertold Brecht.
Continua, invece, la rassegna dedicata alle famiglie con la compagnia Baracca di Monza che porterà in scena “PICCOLINA – UNA STORIA CHE CRESCE”.
Sabato 2 e Domenica 3 marzo 2013 ore 21.00 – TEATRO DEL CERCHIO – Via Pini 16/a –
“LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI” di Bertold Brecht
con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi, Martina Vissani, Damiano Camarda, Manuel Amadasi, Massimo Boschi, Anna Lisa Cornelli, Paola Ferrari e Giuseppe Piccione
regia Antonio Zanoletti
assistente alla regia Veronica Boccia
Teatro del Cerchio
Bertolt Brecht (Augusta 1898-Berlino 1956) con i suoi primi testi si muove nell’ambito del teatro espressionista (“Baal”, “Tamburi nella notte”,”Nella giungla della città”), ma è con “Un uomo è un uomo” che Brecht, regista oltre che autore, porta a maturazione le teorie e la pratica sul teatro “epico”: un teatro didascalico inteso a immettere lo spettatore nella vicenda e costringerlo a un giudizio e a una scelta
Per raggiungere ciò si serve oltre che dei “Drammi didattici” (“L’eccezione e la regola”, “La linea di condotta”), di rifacimenti di ballate e di canzoni che immette ironicamente nelle sue opere aiutato dai musicisti Esslin e Kurt Weill. Ricordiamo fra le maggiori opere: “L’opera da tre soldi”, “Madre Courage”, “Il cerchio di gesso del Caucaso”, “L’anima buona di Sezuan”,”Vita di Galileo”, “Santa Giovanna dei Macelli”. E le farse.
LE NOZZE DEI PICCOLI BORGHESI è una farsa in un atto, del 1919 , scritta insieme a “Lux in tenebris” e a “Dansen”,che appartiene al meglio di Brecht, così chiara com’è e così corrosiva. L’idea della messainscena vuol tener conto degli esordi teatrali dello scrittore al “Lachkeller” di Monaco, il cabaret letterario dove a 21 anni egli si esibiva insieme a Kurt Valentin con cantate e ballate beffarde alla maniera di Villon, di Rimbaud, di Kipling delle canzon-popolari; ben si adatta quindi il prologo tratto da Wedekind dello “Spirito della terra” che Brecht conosceva assai bene dal celebre saggio di Kraus. Attento a questa linea di ballata sarcastica, con un occhio ai figurini di Ertè e alla pittura di Kokoscha, convinto che i concetti di “straniamento” e di recitazione epica sono di quelli ai quali, all’atto pratico, non si riesce a dare un contenuto, via allora la trappola naturalistica ma pronti a scorticare personaggi negando ogni rispetto alla esecuzione; il “jeu de massacre” che si scatena nelle “Nozze” e lascia sbocciare la buffoneria sotto l’imbecillità scrostata dalla maschera del vivere civile, è una grande fonte di energia corrosiva non ancora racchiusa ,e postillata dall’autore, negli “scritti teatrali”.
Biglietto unico 10 euro
Domenica 3 marzo 2013 ore 17.00 – TEATRO DEL CERCHIO– Via Pini 16/a
“PICCOLINA – UNA STORIA CHE CRESCE”
RegiaMariapia Papandrea – Con Franca Villa
BARACCA DI MONZA
Ina è cresciuta, ormai è grande, è adulta, ma anche lei è stata bambina… Il ricordo della sua infanzia però riemerge solo quando ritrova lo scatolone dove sono stati riposti i vestitini, i giochi, gli oggetti usati quando era una bimba… quando era piccolina. Ina rivive così la sua vita: dalla nascita all’ingresso alla Scuola Primaria. Il biberon, i pannolini, i vocalizzi lasciano il posto alle pappe, al vasino, alle prime parole; e poi il distacco dal ciuccio, l’esplorazione del mondo con le proprie gambe, giocare ad essere grandi. Ina cresce accompagnata da mamma, papà e dalla stimolante presenza del… Coso. Il Coso è uno strano oggetto regalatole da zia Petronilla quando è nata, con la precisa indicazione che potrà toccarlo solo a sei anni. Sei anni… andare alla scuola dei grandi, fare le cose da grandi, essere grande.
Piccolina racconta ai bambini, con semplicità e naturalezza, l’essenza dell’età infantile e il mistero del crescere, mettendo in scena con levità quel cambiamento impercettibile, progressivo e quotidiano che a un certo punto ci fa risvegliare per sempre fuori dal mondo “piccolo”. La narrazione, per scelta drammaturgica, avviene con la quasi assenza di parole incontrando lo sviluppo fonologico collegato alla crescita di Ina che passa da un’iniziale lallazione ad una sorta di grammelot nel quale sono riconoscibili le prime parole e poi le prime frasi di senso compiuto. Lo spettacolo si presenta come una sorta di “guide d’usage”, comica e poetica, sull’essenza bambina per sorridere con i bambini dei bambini e, in un gioco di specchi, raggiunge anche gli adulti, insegnanti e genitori, invitandoli a cedere alla tenerezza e ad accettare con rispetto la loro diversità.
biglietto: 8 euro adulti e 2 euro bambini
Info 335 490376 – info@teatrodelcerchio.it
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