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Concluse le vacanze solidali

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Vacanze solidali, dietro casa!

Conclusi i tre campi di volontariato per i ragazzi delle scuole superiori. Un viaggio per scoprire la solidarietà, a pochi passi da casa.

 Saltare a piè pari dentro il volontariato, vivere un’associazione giorno dopo giorno, 24 ore su 24, per fare della solidarietà un’esperienza concreta: è la proposta che quest’anno Forum Solidarietà ha rivolto ai ragazzi delle scuole superiori della nostra città. Il progetto è pionieristico ma ha già convinto tutti.

Dalla fine di giugno a oggi, sono strati attivati tre campi estivi residenziali, coordinati da altrettante associazioni di volontariato che hanno ospitato i ragazzi per una settimana, lasciando loro un ricordo indelebile, prezioso come un tesoro.

Cosa vuol dire per chi ha diciassette anni, o giù di lì, lasciare la propria casa e immergersi nel quotidiano di una comunità che si occupa di accoglienza e affido, come Il Noce o abitare al Pozzo di Sicar, un luogo che accoglie donne straniere in difficoltà oppure lavorare per la buona riuscita di una grande festa come la Multiculturale? Sicuramente qualcosa di importante.

Lo dicono le parole delle protagoniste del campo di Felino: cinque giorni con la famiglia Olivieri che, con la Comunità Il noce, ha fatto dell’affido la propria ragione di vita accogliendo e accompagnando bambini e mamme. Al Noce è stato semplice giocare con i piccoli, dipingere lo steccato del parco giochi, confrontare la propria idea di accoglienza con quella di chi la pratica quotidianamente. Sfogliando le lettere che le ragazze hanno lasciato qui, il loro entusiasmo è tangibile. “Ci siamo sentite a casa, in questo posto meraviglioso, pieno di stimoli. E’ stata una settimana davvero indimenticabile”; “Fin da subito mi sono sentita a mio agio. Anche i bambini sono stati fantastici e hanno riempito ogni giorno, rendendolo speciale e diverso da ogni altro”. E ancora: “Sono arrivata qui con un’idea totalmente diversa. Non credevo che avrei trovato un’enorme famiglia pronta ad accogliermi nella sua casa.” “In questo posto è impossibile avere un momento senza far nulla, ci sarà sempre qualche giocherellone pronto a coinvolgerti, ad ascoltarti, a ridere con te”. E poi ci sono tantissimi ringraziamenti e la voglia di tornare, sta volta magari con un’amica in più o con i propri genitori.

Stessa positività per chi ha vissuto la settimana al Pozzo di Sicar, la comunità di via Budellungo che accoglie donne straniere e le aiuta a inserirsi nel tessuto sociale. Anche qui le ragazze del campo hanno partecipato alla vita della casa e delle sue ospiti, cucinando, rassettando la cucina, facendo piccoli lavori domestici come il trasloco della dispensa; un fare insieme, nella piacevolezza di incontrarsi e scambiarsi esperienze e saperi, come quando le ragazze del campo hanno coinvolto le ospiti con la scuola di bicicletta. Ultima tappa è stata la Festa Multiculturale per la quale i neo volontari hanno preparato l’allestimento dello stand dell’associazione. Interpretando un pensiero comune, una di loro dice: “è stata un esperienza bellissima che ha superato le mie aspettative. Pensavo di essere venuta per fare volontariato nel senso di dare, invece ho ricevuto tanto e ho trovato degli amici che mi mancheranno ma che tornerò a trovare presto.”

Molto diverso, ma altrettanto coinvolgente, è stato vivere cinque giorni dentro la Festa Multiculturale. Ripulire il prato al mattino, riordinare, seguire la raccolta differenziata, smontare le attrezzature a fine festa, se fatto con un gruppo di coetanei nel clima giusto, può essere molto divertente e coinvolgente. Fare gruppo e ritrovarsi amici è stato immediato. “La cosa positiva -racconta chi ha seguito ogni giorno i ragazzi- è stato pere loro sentirsi davvero utili e vedere i risultati concreti del proprio lavoro. Questo gli ha dato la carica giusta”.

A volte è proprio la fiducia quella che gli adulti faticano ad accordare ai ragazzi. Dalla fiducia nasce e cresce il senso di responsabilità e, da questa, la voglia di darsi da fare per il bene comune, prendendosi a cuore le buone cause. Credere nei giovani è una strada possibile per educare alla solidarietà.

E se le parole non dicono abbastanza della buona riuscita dell’iniziativa, il resto lo raccontano gli abbracci e le lacrime dei saluti di rito a fine campo. Poi tutti a casa, avendo nel cuore già l’idea di tornare il prossimo anno.

Ufficio Stampa Forum Solidarietà – Centro di Servizi per il volontariato in Parma  0521/228330 – informa@forumsolidarieta.it

Scritto da Staff_NelParmense

Luglio 17th, 2012 at 1:15 am

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