Prossimamente a teatro…L’URNA DELLA MAMMA
Nuova produzione Residenza 2011
Teatro Comunale di Fontanellato
Venerdì 13, sabato 14 aprile 2012 ore 21,15
Progetti&Teatro
L’URNA DELLA MAMMA
Di e con Carlo Ferrari e Franca Tragni
Elementi scenici Sonia Menichelli
Luci Erika Borella
Collaborazione tecnica Ronnie Guasti
Che la Tecla avesse un fratello, Astio, già si sapeva, ma i trascorsi famigliari dei fratelli Sozzi sono sempre stati ammantati di un’aura di mistero.
È un drammatrico evento familiare a fornire l’occasione di scoprire qualcosa della storia di questi due personaggi quando, dopo la morte della madre, Tecla torna a casa dopo tanti anni e i due fratelli si ritrovano soli con l’urna contenente le ceneri della defunta genitrice.
Fino qui la vicenda narrata ne L’urna della mamma sembra drammatica, ma in questa storia tragicomica dai risvolti noir i due personaggi creati e interpretati da Franca Tragni e Carlo Ferrari, riescono a sdoganare, con la consueta inconsapevole leggerezza, anche la morte.
Scomparsa in circostaneze misteriore, la mamma viene presentata a Tecla in un’urna già sotto forma di ceneri; Astio, pedante, pignolo e paranoico, dopo aver assistito la madre negli ultimi anni della sua vita, ha infatti provveduto in fretta e furia al disbrigo delle faccende più impegnative, dalla cerimonia funebre alla cremazione, esaudendo pedissequamente la volontà materna della quale è l’unico depositario. Ora, insieme a Tecla, deve ultimare i dettagli.
La semplice stesura di un necrologio, il problemi del testamento, la casa e la firma di un misterioso atto notarile, bastano a risvegliare gli strampalati e inquietanti ricordi d’infanzia dei fratelli e ad alimentare i contrasti fra i due, fra esilaranti battibecchi, perfide ripicche e comiche ritualità.
La nuova produzione dell’associazione progetti&teatro, in replica a grande richiesta il 13 e il 14 aprile alle 21,15, non è solo una tragicommedia in cui ridere della morte è un modo per esorcizzarla, ma è anche l’esemplificazione, piena di humor, della massima “parenti serpenti”, dove quelle che sembrano le cristalline ingenuità di due fratelli borderline, celano consapevoli disegni ben più perfidi e maligni…
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