REFERENDUM E ANIMA IN PACE!
Sempre più incolmabile la distanza tra il Palazzo e i cittadini. Un abisso.
In mezzo c’è il nulla, il vuoto spinto. Gli eletti non perdono occasione per allontanarsi dagli elettori.
All’unanimità, centro destra, centro sinistra e pseudo-civismo appassionatamente sempre più al largo dai problemi e dalle istanze della gente e del territorio.
Nella giornata di ieri, martedì 20 Set 2011, i capigruppo del Consiglio Comunale di Parma hanno bocciato all’unanimità la proposta di indire un referendum sul tema “inceneritore-rifiuti” nonostante il segretario generale del Comune Michele Pinzuti non avesse ravvisato impedimenti.
E’ incredibile come il cittadino venga esautorato dai suoi diritti fondamentali (la sovranità appartiene al popolo, art. 1 Cost.), ed e’ incredibile la strafottenza con cui questi soggetti continuano a ignorare l’impegno civico prodotto in questi anni dalla cittadinanza attiva.
Proprio un anno fa, il 22 Settembre 2010, la classe medica rivolse un appello accorato alle Istituzioni affinché abbandonassero il progetto dell’inceneritore per sposare soluzioni rispettose di ambiente e salute come prevedono la Costituzione e persino il testo unico ambientale. L’art. 5 del codice deontologico del medico, inoltre, invita la categoria a considerare l’ambiente come fondamentale determinante per la salute dei cittadini. E’ chiaro che anche la classe politica dovrebbe attenersi a tale principio ogni volta che si trova a deliberare.
Purtroppo nessuna Istituzione ha avuto il coraggio, né la cortesia, di rispondere all’ appello dei medici.
La decisione di ieri, addirittura, sembra chiudere ogni timido spiraglio di apertura delle Autorità nei confronti della cittadinanza e della vera democrazia.
La relazione precisa ed equilibrata del segretario Pinzuti non aveva evidenziato ostacoli insormontabili. Questo significa che i capigruppo, pur con uno sforzo mentale-giuridico-spirituale, avrebbero potuto accogliere le istanze dei primi cittadini di Parma. Purtroppo vi è stata la chiusura totale, chissà se influenzata e da quali pressioni.
Valutando i politici dai fatti e non dalle parole vogliamo ricordare alcune contraddizioni dei dipendenti eletti. Elvio Ubaldi, quando Mario Segni venne a Parma con i suoi banchetti qualche anno fa, andò a firmare per ripristinare il voto di preferenza e al giornalista che gli chiese il motivo che lo spinse a firmare, Ubaldi rispose: “firmo perché la protervia di questa classe dirigente ha superato ogni limite”.
Gianfranco Zannoni voleva addirittura mettere il crocefisso in aula per richiamare tutti alla trasparenza di Gesù. Come faccia a salvaguardare il Creato difendendo una industria insalubre che nuoce alla salute non e’ dato a sapere. Non si capisce nemmeno come abbia potuto negare con veemenza la diretta televisiva della commissione del Marzo scorso con i medici che denunciavano i danni alla salute provocati dagli inceneritori. O forse, dopo l’ atteggiamento di ieri, tutto e’ molto chiaro.
Maria Teresa Guarnieri, che voleva stare dalla parte della gente rappresentando un’Altra Politica, con il comportamento di ieri ha dimostrato di appartenere alla stessa politica.
Marco Ablondi, l’uomo di Sinistra che lotta, intramontabile…Ieri si vede che è tramontato.
Iotti e Pagliari, i grandi democratici, quelli che alla presentazione al Barilla Center vogliono ascoltare l’associazionismo, mettere al centro la città perché prima vengono i bisogni della città, il colloquio, il confronto. Quelli che vogliono ascoltare e capire il bene comune, con umiltà, per mettersi a disposizione della città, per voltare pagina. Quelli che le forze sociali e imprenditoriali potranno venire a parlare senza dovere passare dall’arroganza del potere…No comment!
Almeno il Vice-Sindaco Buzzi e’ sempre stato chiaro. Quando arrivo’ la lettera da San Francisco, lo stesso giorno in cui andammo in Teatro Due con Paul Connett, il 16 Dicembre 2009, Buzzi disse molto francamente: “mettetevi l’anima in pace, non si discute. L’inceneritore e’ una cosa decisa, è a un punto di non ritorno” (viva la democrazia!).
Questi comportamenti dei dipendenti eletti di Parma offendono l’art. 1 della nostra Costituzione, l’autoderminazione dei popoli, e la democrazia rappresentativa poiché come insegna Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale: “non esistono decisioni irrimediabili“ (Imparare Democrazia, Einaudi Edizioni, pagina 29).
Mentre il magistrato di Cassazione Giangiulio Ambrosini ricorda, nel suo testo “ La Costituzione spiegata a mia figlia “, che l’articolo 41 pone limiti all’iniziativa privata poiché non è assoluta, ma incontra limiti oggettivi nel fatto che non deve porsi contro l’utilità sociale. Riflettiamo circa un’industria insalubre di classe I come un inceneritore che per legge non si puo’ costruire in zone caratterizzate per qualita’ e tipicita’ dei prodotti (D.lgs 228 del 18/05/2001).
Isde Italia, con la collaborazione del laboratorio INCA di Venezia, dagli esami effettuati su matrici biologiche prelevate in prossimita’ di inceneritori, sta trovando le diossine nel latte materno delle mamme che vivono accanto agli inceneritori. Sono emersi parti pre-termine, tra le donne che vivono accanto agli inceneritori, che aumentano all’aumentare dell’esposizione agli inquinanti emessi dagli inceneritori (studio Moniter). Il Cornocchio risulta oggi un’ area avvelenata dalle ricadute del vecchio inceneritore nonostante vennero adottate le migliori tecnologie possibili. Il Prof. Lorenzo Tomatis (Direttore IARC dal 1982 al 1993) disse pubblicamente che bruciare rifiuti resta una follia e che difficilmente le future generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale.
La nostra anima non trova pace di fronte a queste disgrazie evitabilissime.
Francesco Barbieri
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Associazione Parma in MoVimento
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