SALUTE: DOPO AZIONE CROCE ROSSA-EVERYONE, SÌ A LISTA TRAPIANTI PER BIMBO ROM AL BAMBIN GESÙ
Roma, 29 agosto 2011. “Siamo felici di rendere noto che per Daniel, bambino Rom di 10 mesi proveniente da Ieud (Romania) e affetto da una gravissima sindrome, che necessita con estrema urgenza di un trapianto di midollo per poter vivere, sono state avviate all’ospedale Bambin Gesù di Roma, dopo una battaglia burocratica, tutte le pratiche per consentire l’inserimento nella banca internazionale dei trapianti e dunque l’intervento al più presto”. Lo affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione umanitaria EveryOne, e Marco Squicciarini, medico e responsabile nazionale per i Rom e i senza fissa dimora della Croce Rossa Italiana. “Quando dalla Romania la famiglia di Daniel contattò il Gruppo EveryOne, nel mese di giugno, le condizioni del piccolo erano disperate e gli ospedali locali avevano già decretato l’impossibilità di curarlo” spiegano gli attivisti delle due ONG. “Subito ci siamo dunque attivati per trovare una sistemazione a Roma al bimbo e alla mamma e iniziare la cure, grazie al dottor Michele Salata, pediatra, e all’immediata, totale disponibilità del Primario del Bambin Gesù. Dopo aver organizzato il viaggio, il bimbo è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Bambin Gesù, dove è stato subito sottoposto a trasfusione e ad altre cure essenziali. Ma il grande scoglio” continuano, “era dato dal fatto che Daniel e i genitori, pur essendo cittadini comunitari, erano privi di tessera sanitaria italiana ovvero di sufficienti mezzi economici atti a sostenere le spese mediche relative al trapianto, pari a circa 120 mila euro per il solo intervento, cui avrebbero dovuto essere aggiunte le spese – salatissime – per le cure successive. In pratica, o la famiglia pagava, o il bimbo sarebbe morto. È lì che è iniziata la nostra battaglia”.
La Croce Rossa Italiana e il Gruppo EveryOne si sono dunque attivati per consentire al Sistema Sanitario Nazionale di prendere in carico Daniel come paziente e consentirgli di vivere, e, appellandosi al Decreto Legislativo 286/98, che regola le disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e le norme sulla condizione dello straniero anche comunitario, hanno fatto in modo, ai sensi dell’art. 34, che la madre ottenesse l’iscrizione al Centro per l’impiego di Roma come ‘in attesa di occupazione’, dopo aver ritirato, presso l’Agenzia delle Entrate, il codice fiscale per lei e il figlio. L’iscrizione alle liste di collocamento ha consentito per la mamma, e di conseguenza per Daniel, di ottenere dalla ASL romana la tessera sanitaria nazionale, e permettere dunque l’iscrizione alla banca-dati internazionale trapianti nonché tutti i trattamenti conseguenti a carico dell’SSN. “Inizialmente sembrava un problema insormontabile, e la famiglia del piccolo aveva perso ogni speranza. Grazie all’aiuto dei sanitari del Bambin Gesù, di Anna Maria Pulzetti e Giovanni Kheiraoui, straordinari volontari CRI Roma, nonché all’impegno degli attivisti per i Diritti Umani Marcello Zuinisi e Daniela Malini, capaci di superare mille ostacoli burocratici e logistici (anche grazie al sostegno dell’UNICEF), è stato possibile compiere un vero miracolo e ridare nuove speranze di vita a una famiglia distrutta”.
La Croce Rossa Italiana e il Gruppo EveryOne stanno lavorando in questi giorni a un vademecum di prossima pubblicazione, che verrà messo a disposizione per casi simili o analoghi, così da consentire ai pazienti stranieri privi di mezzi di sostentamento di accedere con maggior immediatezza a prestazioni sanitarie urgenti e indispensabili, di lunga degenza, quali i trapianti.
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