Cala il sipario su Nuove Atmosfere. Ultimo appuntamento sabato 21 al Paganini. La Filarmonica sarà diretta da Asher Fisch, violino solista il grande Sergej Krylov
Cala il sipario sulla quinta edizione di Nuove Atmosfere, la Filarmonica Arturo Toscanini con il concerto di sabato prossimo, si congeda dal pubblico del Paganini.
Il concerto di sabato 21 maggio all’Auditorium (venerdì 20 al Teatro Municipale di Piacenza), sarà diretto da Asher Fisch, colui che, applauditissimo, inaugurò la stagione 2009-2010. Accanto alla Filarmonica, un altro gradito ritorno, quello di Sergej Krylov che, con il suo violino, incantò la platea del Paganini due anni fa.
Ad aprire la serata sarà il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Johannes Brahms, un brano eseguito per la prima volta il Capodanno del 1879, diretto dallo stesso compositore tedesco e con il suo grande amico Joseph Joachim solista. È un lavoro della piena maturità artistica di Brahms, composto in un momento creativo particolarmente felice e di grande impegno tecnico per il solista.
Il concerto si chiude con due episodi dal Faust di Lenau e con il Secondo Mephisto-Walzer , opere che ricordano anche a Parma l’anniversario di Franz Liszt. Il compositore magiaro subì a lungo, negli ultimi anni, il fascino del diabolico, del mefistofelico. Oltre a Goethe, forse a suggestionare Liszt fu anche il Faust (incompiuto) del connazionale Nikolaus Lenau. Liszt ne musicò due episodi. Il primo, Corteo notturno e Danza all’osteria del villaggio, più noto come Primo Mephisto Walzer, fu eseguito per la prima volta a Weimar, nel 1861, con lo stesso Liszt sul podio. A queste atmosfere di inequivocabile sapore diabolico appartiene anche Il Secondo Mephisto-Walzer , opera del 1880, che fu dedicato dal compositore a Camille Saint-Saens.
Sergej Krylov
Nato a Mosca in una famiglia di musicisti, inizia lo studio del violino a cinque anni e all’età di dieci anni debutta con l’orchestra, affrontando i primi impegni concertistici in Russia, Cina, Finlandia e Germania. Giovanissimo, conquista il primo premio al Concorso internazionale “R. Lipizer” di Gorizia e, dopo un periodo di perfezionamento con Salvatore Accardo, vince il Concorso “A. Stradivari” di Cremona e il Concorso “F. Kreisler” di Vienna.
Da quel momento intraprende una prestigiosa carriera concertistica che lo porta a esibirsi nelle grandi sale internazionali.
Collabora con prestigiose orchestre, tra le quali: Wiener Symphoniker, Orchestra del Teatro Mariinsky, Staatskapelle di Dresda, English Chamber Orchestra, Russian National Orchestra, St. Petersburg Philharmonic, Hessischer Rundfunk Frankfurt, Camerata Academica Salzburg, Orchestra Verdi di Milano, NHK Symphony Tokyo, Czech Philharmonic, Filarmonica Arturo Toscanini, Philharmonisches Staatsorchester di Amburgo e Copenhagen Philharmonic.
Tra le personalità artistiche con cui ha collaborato, Mstislav Rostropovich è stata una figura fondamentale per il rapporto di amicizia e stima creatosi negli anni, oltre a quello professionale.
Nella sua carriera ha lavorato con direttori quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Vladimir Ashkenazy, Mikhail Pletnev, Rafael Frühbeck de Burgos, Nicola Luisotti, Andrey Boreyko, Vladimir Jurowski, Julian Kovatchev, George Pehlivanian, Jutaka Sado, Saulius Sondeckis, Zoltan Kocsis e Yuri Bashmet.
Krylov è molto impegnato anche nella musica da camera, collaborando con partner quali Yuri Bashmet, Bruno Canino, Itamar Golan, Denis Matsuev, Lilya Zilberstein, Aleksandar Madzar, Stefania Mormone, Maxim Vengerov, Misha Maisky, Yefim Bronfman, Nabuko Imai, il Quartetto Belcea ed Elina Garanča. Dal 2009 è Direttore Musicale della Lithuanian Chamber Orchestra, succedendo a Saulius Sondeckis. La sua discografia include registrazioni per EMI, Melodya e Agorà.
Sergej Krylov suona lo Stradivari “Scotland University” (1734) della Collezione Sau-Wing Lam su concessione della Fondazione A. Stradivari di Cremona.
Asher Fisch
Direttore musicale della New Israeli Opera, collabora regolarmente con i maggiori teatri europei e americani e con complessi sinfonici di prestigio. Tra le orchestra ricordiamo: Israel Philharmonic Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Münchner Philharmoniker, Mozarteum Orchester, NDR Hamburg Orchestra, Orchestre National de Lyon, Orchestre Philharmonique de Radio France, Philharmonia Hungarica, Western Australian Symphony Orchestra e, inoltre, le orchestre sinfoniche di Atlanta, Detroit, Bergen e Seattle. In passato, in qualità di direttore musicale della Volksoper di Vienna, ha preso parte, tra le altre, alla produzione di Die Meistersinger von Nürnberg e Der König Kandaules di Zemlinsky.
Ha collaborato con Daniel Barenboim alla produzione Der Ring des Nibelungen a Berlino e Bayreuth. In Israele ha diretto: Elektra, Turandot, A Midsummer Night’s Dream, Le nozze di Figaro, La Traviata, Don Pasquale, The Rake’s Progress e La Bohème. È stato invitato alla Staatsoper di Vienna (Parsifal, Fidelio, Tosca, Evgenij Onegin), alla Staatsoper di Berlino (Die Zauberflöte), alla Royal Danish Opera (Tristan und Isolde), alla Bayerische Staatsoper (Don Giovanni) e alla Hamburgische Staatsoper (Cavalleria rusticana, Pagliacci). Nel 1996 ha debuttato al Covent Garden di Londra in occasione del “Gold and Silver Gala” con Placido Domingo (concerto pubblicato in CD dall’etichetta EMI), per poi tornarvi a dirigere Il barbiere di Siviglia.
Ha diretto alla Los Angeles Opera, alla Lyric Opera di Chicago, al Metropolitan di New York e alla Houston Grand Opera. Ha inoltre diretto al Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, all’Opéra Bastille di Parigi, alla Deutsche Oper di Berlino al Savonlinna Festival.
Ha inaugurato con Parsifal la stagione 2007/2008 del San Carlo di Napoli, ha debuttato al Teatro alla Scala con La vedova allegra; ricordiamo inoltre concerti sinfonici al San Carlo di Napoli e al Lirico di Cagliari, dove ha diretto anche Aida. È stato impegnato con la Dallas Symphony Orchestra, al George Enescu International Festival e a Londra con la London Symphony Orchestra; ha debuttato con la Berliner Philharmonisches Orchestre. Svolge attività concertistica come pianista anche in duo con Daniel Barenboim con il quale ha eseguito La sagra della Primavera nella versione a quattro mani.
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