LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA in concerto col loro nuovo cd
Venerdì 25 febbraio al circolo Arci Fuori Orario di Taneto, dalle ore 21.30
Al circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) venerdì 25 febbraio si accendono Le Luci della Centrale Elettrica, la band che ruota intorno al talentoso cantante-autore ferrarese Vasco Brondi e che, dopo tanti spettacoli affollati ed elogi della critica (vittoria al Premio Tenco 2008), propone adesso il nuovo album «Per ora noi la chiameremo felicità» Il concerto inizia alle ore 22.30, preceduto alle 21.30 da musica e video di Dj Tano e Vj Danci. L’ingresso è riservato ai soci Arci, con biglietti a 15 euro comprensivi di una consumazione; alle 20 apertura del circolo, del punto ristoro (prenotazioni allo 0522-671970 o 346-6053342) e degli aperitivi gratuiti fino alle 21 in compagnia degli artisti; info www.arcifuori.it.
«Per ora noi la chiameremo felicità» cita una frase di Léo Ferré («La disperazione è una forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità») e arriva due anni dopo un altro disco capolavoro, «Canzoni da spiaggia deturpata», tra cantautorato, bellezza e rabbia per i mali del nostro mondo. Le Luci della Centrale Elettrica sono un progetto in continua evoluzione, basti dire che in questo cd hanno suonato Stefano Pilia (Massimo Volume), Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Enrico Gabrielli (Calibro 35, Vinicio Capossela, Mike Patton) e Giorgio Canali (Csi, Pgr).
Fin dal titolo, «Per ora noi la chiameremo felicità» racchiude tutto il senso del percorso de Le Luci della Centrale Elettrica, sia per i contenuti (canzoni spesso disperate, ma che, appunto, racchiudono tutta la critica e l’analisi acuta e poetica dell’autore Vasco Brondi verso il mondo che ci circonda), sia per quella propensione all’uso e alla ricerca maniacale della parola, unico baluardo che ci potrebbe traghettare dalla disperazione alla felicità.
«Le canzoni – dice Brondi – parlano di lavori neri, di licenziamenti di metalmeccanici, di cristi fosforescenti, di tramonti tra le antenne, di guerre fredde, di errori di fabbricazione, dei tuoi miracoli economici, di martedì magri e di lunedì difettosi, di amori e di respingerti in mare, insomma delle solite cose. C’è questa orchestra minima, di quattro persone in una stanza, di archi negli amplificatori, di chitarre distorte, di organi con il delay, di acustiche pesanti e di parole nei megafoni». Questo e molto altro in «Per ora noi la chiameremo felicità», un disco che può appassionare a livello musicale, ma che, soprattutto, è ancora una volta un documento pulsante di vita, amore, disperazione, felicità in ogni singola parola.
Come in tutte le serate dei concerti, anche in questo venerdì i deejay dettano il ritmo nelle 3 aree del Fuori Orario dalle 24: Dj Pipitone rock nell’area spettacoli, Dj Tano disco-house nell’area stazione e Dj Celu (Marasma 51) afro style nell’area binari.
Inoltre, in attesa che le Province di Reggio Emilia e Parma riattivino da metà autunno il trasporto pubblico Discobus nelle ore notturne del fine settimana, il Fuori Orario offre l’autobus Desiderio, ogni venerdì e sabato con corse gratuite di andata e ritorno da Parma e Reggio. Da Rubiera è già attivo il Discobus Linea Blu. Utilizzare gli autobus è un ottimo modo per passare il tempo inquinando meno e salvaguardando la salute. Tutti gli orari e maggiori info si trovano su www.arcifuori.it.
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