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Il Ducato di Parma e Piacenza: uno scrigno a cielo aperto di gioielli storici

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Un itinerario incantato tra il fascino dei 21 manieri dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
per raccontare il tempo che fu

Vicende di potere, amori e passioni, dinastie di nobili famiglie, chiacchiere di corte e strategie politiche, siamo ai tempi del Ducato di Parma e Piacenza nella terra posta tra l’Appennino e il Po, quando rocche e manieri medievali pulsavano di vita al centro di correnti artistiche, economiche ed amministrative. Una terra che ama il su passato e che oggi ha trasformato i protagonisti di questi luoghi in antichi forzieri che racchiudono ritagli di una vivace società passata: sono i 21 gioielli dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, un patrimonio culturale senza tempo nel cuore dell’Emilia Romagna.

Ed ecco sulle colline piacentine, tra i torrenti Stirone ed Arda, le fortificazioni di Vigoleno e la sua antica contrada, accogliere i visitatori in un’atmosfera storica perfettamente conservata. Domina con le sue torri il borgo e la Val D’Arda, la Rocca Viscontea di Castell’Arquato, eretta nel XIV secolo per volontà di Luchino Visconti. L’austerità dell’architettura difensiva medievale e l’eleganza della dimora signorile del Rinascimento si uniscono in una costruzione unica nel suo genere come appunto sono la Rocca e il Castello di Agazzano. Il Castello di Gropparello risale all’ VIII secolo ed è stato dimora di nobili famiglie tra cui i Pallavicino, gli Sforza e i Gibelli, tutt’ora proprietari del maniero, immerso nel primo “Parco Emotivo” d’Italia dove è possibile rivivere le fiabe di un tempo. Risalendo la Val Tidone si ammirano le sei cinta di mura che avvolgono la Rocca d’Olgisio, incastonata nella roccia e risalente all’anno mille. Doppio ponte levatoio, un fossato traboccante d’acqua, torre quadrata: è l’elegante fortilizio del Castello di Paderna, diventata oggi azienda di bioagricoltura. A spiccare sulla Val Trebbia è il magnifico Castello di Rivalta, meta amata dai reali d’Inghilterra, custodisce tra le sue mura fastosi saloni e un bellissimo parco. Spostandosi in Val Nure ecco il parco del Castello di Grazzano Visconti, realizzato all’inizio del novecento su progetto del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, uno stile originale ed eclettico che accoglie elementi del giardino all’italiana, dei parchi alla francese e all’inglese tra parterres, ponticelli, fontane, statue e l’immancabile labirinto. Infine nel Piacentino si trova il Castello di San Pietro in Cerro, risalente a fine ‘400, dimora di una biblioteca storica con numerosi volumi e una importante collezione di opere d’arte.

A iniziare a svelare il passato parmense è invece la Fortezza di Bardi. Qui si apprezza il fascino dei camminamenti di ronda, della piazza d’armi e del Museo degli strumenti di tortura. La Reggia di Colorno si staglia grandiosa a testimonianza dell’antica gloria dei Farnese, dei Borbone e dei napoleonici: una “magnifica” Versailles in miniatura. Il Castello di Compiano si trova al confine tra l’Emilia, la Liguria e la Toscana, una struttura massiccia con alle spalle mille anni di storia, che accoglie la Collezione “Gambarotta” con oggetti d’arte, arredi e dipinti sei-settecenteschi. A 18 km da Parma sorge il Castello di Felino con l’eccezionale cortile interno, il fossato e i quattro torrioni angolari; baluardo di bellezza e del gusto, nei suoi sotterranei ospita il Museo del Salame, simbolo stesso dell’arte millenaria del fare i salumi. Nel centro di Fontanellato, sorge l’inconfondibile Rocca Sanvitale, circondata da un intatto fossato pieno d’acqua, custode di preziosi affreschi del Parmigianino (datati 1524) ed una curiosità: la Camera Ottica, una sorta di osservatorio segreto puntato sulla città. A dominare il parco dello Stirone, appena fuori dalla cittadina termale di Salsomaggiore, si incontra il Castello di Scipione, eretto nel XI secolo dalla famiglia dei marchesi Pallavicino, dall’imponente struttura difensiva. Mura merlate, ponte levatoio, sale affrescate sono il tratto distintivo del Castello di Montechiarugolo che fu meta di una eletta cerchia di artisti ed ospiti illustri, tra i quali il papa Paolo III e il re di Francia Francesco I.

Una storia d’amore sta invece all’origine del Castello di Roccabianca, realizzato a metà del ‘400 dal nobile Pier Maria Rossi per la sua bella Bianca Pellegrini. Si tratta di una struttura imponente con soffitti originali dipinti. La Rocca di Sala Baganza domina le prime alture dell’Appennino, le sue sale mostrano preziosi affreschi e decorazioni, opere cinquecentesche di Orazio Samacchini, Bernardino Campi e Cesare Baglione. Il lavoro degli artisti del passato rende unica anche la Rocca dei Rossi di San Secondo, dove alcuni dipinti realizzati su una superficie di tremila metri quadrati riportano due grandiosi cicli sulle gesta Rossiane e sulle favole di Esopo. La Rocca di Soragna è ancora oggi residenza nobiliare: il Principe Diofebo Meli Lupi, infatti, vive tutt’ora in quella che fu la dimora dei suoi avi sin dal 1385. All’interno gli arredi ed i mobili, come all’esterno le linee architettoniche, sono un raro esempio del primo barocco. La fiera ed imponente fortificazione turrita del Castello di Torrechiara, risalente al 1400, accompagna nell’ultima visita tra i manieri del Ducato; senza dimenticarci, però, di passare per la Camera d’Oro, dove fu ambientata la romantica storia d’amore tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini.

Ma questa è solo un’infarinatura di ciò che si può trovare nel Ducato e gli appassionati che non rinunciano a sapere tutto ciò che si narra attorno a questi gioielli potranno trovare all’interno di rocche e fortezze una splendida guida: “Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Viaggio nell’affascinante mondo di 19 Castelli”, un vero e proprio vademecum di storia, arte e tradizione. E’ inoltre possibile acquistare la Card del Ducato,

una speciale tessera che dà la possibilità di poter far parte del Club Castelli del Ducato – 23 fortezze tra Parma e Piacenza e la regione della Touraine nella Valle della Loria – e beneficiare di numerose agevolazioni come lo sconto di 1 euro per gli ingressi dei manieri, nonché diverse riduzioni su pernottamenti, ristoranti e boutique situate nelle vicinanze dei manieri, sullo shopping al Fidenza Village Outlet Shopping e tante altre iniziative dal sapore medievale. La Card del Ducato è in vendita, a 2 euro, nelle biglietterie dei castelli ed è valida un anno a partire dalla data di emissione.

Per informazioni:Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza – Club di Prodotto

Tel. 0521.823221; 0521.823220 – fax 0521.822561

E-mail: info@castellidelducato.it

Sito web: www.castellidelducato.it

Scritto da Staff_NelParmense

Marzo 18th, 2010 at 1:02 am