IL RICCIO E LE CIVETTE un viaggio negli occhi degli animali selvatici
“Il Riccio e le Civette: un viaggio negli occhi degli animali selvatici”è un percorso fotografico, un pezzetto del viaggio fra storie d’animali selvatici e persone diverse, ma accomunate da uno stesso fine; un itinerario da percorrere attraverso “gli occhi” che le emozionanti immagini di Enrico Turillazzi, fotografo per amore come ama definirsi lui stesso, ci propongono al Casinetto dei Boschi, storica sede del Parco Regionale Boschi di Carrega.
La mostra dedicata in particolare agli animali ospitati preso i Centri Recupero Animali Selvatici del Parco Carrega (che si occupa prevalentemente di mammiferi) e del Parco Regionale Fluviale dello Stirone (che si occupa in particolare di uccelli rapaci), s’inaugura domenica 22 novembre alle ore 16.00 e sarà proprio l’autore ad illustrare le ragioni che lo hanno guidato nell’esposizione delle venti fotografie, scelte tra gli scatti effettuati in circa due anni, a diretto contattato con la vita e con gli operatori dei CRAS.
Saranno presenti anche i Direttori dei due Parchi, Margherita Corradi e Sergio Tralongo, che da anni si occupano di questa missione: i CRAS sono nati all’interno dell’attività dei Parchi, per rispondere oltre che ad una reale necessità, anche ad un percorso legislativo, che vede nelle Province i soggetti deputati al soccorso agli animali selvatici, così le Province di Parma e Piacenza hanno dato vita a convenzioni con i due Parchi, che in sinergia, quasi come fossero una stessa struttura, si sono fatti carico di questa esperienza.
Non si tratta di animali domestici, ma selvatici e se male alimentati o allevati in modo domestico, non sarà mai più possibile restituirli alla vita in natura: non si comporteranno come i propri simili e non sapranno come procacciarsi nutrimento e rifugio: meglio rivolgersi dunque a volontari ed operatori esperti, come quelli che lavorano nei CRAS, che dedicano parte della loro vita cercando di soccorrere nel modo migliore ogni diverso ospite che arriva presso le strutture, le quali da alcuni anni accolgono circa 600 animali l’anno.
L’attività di accoglienza temporanea degli animali , è coniugata anche con iniziative di informazione e visite didattiche; con questa filosofia la Regione Emilia Romagna, nell’ambito del Piano di Azione Ambientale, ha approvato ai due Parchi, proprio un progetto di educazione rivolto all’attività dei CRAS.
Un’occasione unica per esempio per i bambini di città, di avvicinare in assoluto silenzio, caprioli, civette,gufi, ricci e tartarughe. Grazie al progetto saranno organizzati percorsi didattici per tutte le età, compreso un corso di formazione per volontari, per illustrare i vari stadi della vita delle creature selvatiche e come intervenire nei vari tipi di emergenza.
Il lavoro nei CRAS è tanto e c’è sempre bisogno di aiuto, per fornire la presenza e le cure necessarie; per diventare volontario è sufficiente dedicare poche ore alla settimana, quel tanto che basta per essere utile e fare un’esperienza speciale.
La mostra, realizzata con la collaborazione del Parco Fluviale dello Stirone, delle Province di Parma e Piacenza e dell’Associazione Volontari Parco Carrega, impegnata da molti anni nella cura degli animali e nella gestione del CRAS Casa Rossa, è anch’essa un’opportunità per venire in contatto con il mondo particolare dei CRAS e può diventare un modo utile, originale ed alternativo, di trascorrere un momento all’interno delle festività natalizie.
Ad ingresso gratuito, è visitabile dal 22 Novembre 2009 al 6 Gennaio 2010 , dalle 15.00 alle 18.00 al sabato e nei giorni festivi, (esclusi il 25, il 26 dicembre e il 1 gennaio).La sede della mostra è il Centro Parco Casinetto, sito in Via Olma 2 – Sala Baganza (PR).
Per informazioni sulla mostra : Parco Boschi di Carrega tel. 0521/836026- 833440 info@parcocarrega.it
Numeri utili per informazioni sui CRAS : Parco Boschi di Carrega- Settore Conservazione della Natura tel. 0521/833440 parco.carrega@libero.it; Parco Stirone tel. 0524/574418-581139 info@parcostirone.it
Sito internet www.parchi.parma.it; www.regione.emilia-romagna.it/parchi
Biografia Enrico Turillazzi
Sono nato a Brescia nel 1965, risiedo a Monticelli Terme dal 1981.
All’età di 15 anni mi trasferisco con la famiglia in Angola dove vivo per un anno, dal 1980 al 1981. Il contatto con una cultura differente e una natura a volte persino violenta influenza profondamente la mia vita. La macchina fotografica è l’unico mezzo per conservare i ricordi e le immagini della natura Africana. L’Amore per essa mi consente di approfondire la conoscenza dei problemi ambientali, l’Amore per l’Arte e l’aiuto di uno zio, che svolge a Milano la professione di fotografo nel campo della moda, trasformano la mia concezione della fotografia da semplice mezzo per registrare ricordi a mezzo per esprimere emozioni.
Le passioni per l’ambiente ed il viaggio mi portano a scoprire la Foresta e le armonie invisibili che si celano in essa. Nel 1998 conosco il Prof. Dario Sonetti, biologo e docente all’Università di Modena, di cui diventerò amico: grazie a Lui e ai progetti di volontariato ambientale che promuove, visito numerosi parchi naturali della Costa Rica e realizzo un reportage scientifico all’Istituto Nazionale della Biodiversità di San José. Collaboro come assistente di studio e digitale con alcuni fotografi, ho collaborato con il Toscana Photographic Workshop. Nel 2002 nasce l’idea di un progetto fotografico a tre in Amazzonia che realizzerò un anno dopo insieme agli amici fotografi Marco Manfredini e Gianluca Colla nella Riserva Amazzonica Xixuau-Xiparinà. Nel Novembre 2006 inauguriamo a San Martino in Rio e successivamente a Fidenza, la mostra: “Amazzonie: tre fotografi fuori dal mondo”, di cui viene anche pubblicato un importante catalogo. Nel 2007 inizio una ricerca fotografica personale dedicata ai Centri Recupero Animali Selvatici della Provincia di Parma. Inizialmente il CRAS interessato è quello del Parco Regionale dei Boschi di Carrega, dall’inizio 2009 si aggiunge anche il Parco Regionale dello Stirone.