MSF assiste le vittime della violenta repressione in Guinea Conakry
Conakry/Roma, 29 settembre 2009 – Ieri centinaia di feriti hanno sovraffollato gli ospedali di Conakry, dopo la violenta repressione di una massiccia protesta scoppiata nella capitale della Guinea. Le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) presenti in città hanno distiribuito materiali medici agli ospedali e ai centri di salute e hanno fornito supporto nell’evacuazione e nel trattamento delle persone ferite. Oggi due ambulanze di MSF stanno raccogliendo i feriti per trasportarli all’ospedale di Donka.
Almeno 300 persone, comprese donne e bambini, hanno chiesto assistenza all’ospedale di Donka, subito dopo che le forze di sicurezza avevano aperto il fuoco su migliaia di dimostranti riuniti in uno stadio. Gli operatori di MSF che stanno supportando il personale dell’ospedale di Donka raccontano che la maggior parte dei pazienti curati presentano ferite provocate sia da spari che da coltellate. Quattro delle donne curate da MSF hanno raccontato di essere state violentate. Inoltre, ieri, un’equipe di MSF che lavora al centro di salute di Matam ha curato altri 15 feriti, 3 dei quali con ferite da pallottole.
MSF sta inviando altri operatori umanitari in Guinea Conakry per essere pronti rispondere a nuove possibili violenze.
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Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.