Medici senza frontiere, Somalia, oltre 50mila persone in fuga dai combattimenti, MSF cura 86 feriti in due settimane nella regione di Galgaduud
Mogadiscio / Roma, 13 gennaio 2009 – In seguito a pesanti combattimenti tra due gruppi armati domenica scorsa, il team medico somalo di Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato 46 feriti nell’ospedale di Istarlin a Guri El. Questo episodio porta il totale dei feriti curati da MSF nelle ultime due settimane a 86.
Oltre 50mila persone sono fuggite dalla città di Guri El e dalla capitale regionale di Dhusa Mareb per cercare rifugio nelle zone rurali, in questo modo sono praticamente tagliati fuori dalla possibilità di ricevere assistenza.
“La situazione sta peggiorando di giorno in giorno nella regione di Galgaduud”, spiega Tom Quinn, che coordina i programmi di MSF in Somalia. Guri El è diventata una città fantasma, come pure Dhusa Mareb. “Siamo passati da una media di circa 200 bambini visitati a settimana, a una di nessun paziente curato nei nostri reparti, nonostante le esigenze restino elevate. Decine di migliaia di donne, bambini e anziani sono fuggite, e hanno difficoltà di accesso al cibo, all’acqua e all’assistenza medica”.
I primi rapporti sono allarmanti. Al personale di MSF è stato riferito che le famiglie si accampano durante il giorno sotto gli alberi e dormono all’aperto durante la notte. L’impatto del conflitto in corso in una zona in cui già in condizioni normali il cibo scarseggia, potrebbe portare ad una situazione disastrosa, soprattutto se si considera la mancanza di acqua e di cure mediche. Già in tempi relativamente più stabili, MSF ha trattato nell’ospedale di Istarlin tra gli 80 e i 100 bambini gravemente malnutriti ogni mese.
“Raggiungere le persone fuggite ed essere in grado di fornire loro assistenza è fondamentale, ma è diventato sempre più difficile nella regione di Galgaduud” dichiara Quinn. “Sia i trasporti aerei che quelli su strada sono fortemente limitati a causa della situazione di pericolo nella zona che ha reso la fornitura di medicinali e di materiali di soccorso più difficili”.
Dopo giorni di negoziati, MSF ha potuto iniziare la distribuzione di acqua sia per gli sfollati di Guri El che di Dhusa Mareb. Tuttavia fornire cure mediche a coloro che sono fuggiti nelle foreste si sta rivelando estremamente difficile in un contesto altamente mutevole.
Superare le difficoltà nella fornitura di aiuti umanitari è una priorità per MSF nella regione di Galgaduud, ma anche in altre zone della Somalia in cui le esigenze restano enormemente elevate. Mentre l’attenzione internazionale si concentra in gran parte sui problemi di pirateria al largo delle coste del paese, la sofferenza di milioni di somali continua ad essere ignorata.
MSF ha lavorato nell’ospedale di Guri El (Istarlin), nella regione di Galgaduud, dal 2006. Nel 2008 una media di 3.700 pazienti al mese sono stati sottoposti a visite o a medicazioni gratuite nell’ambulatorio dell’ospedale e ogni mese viene ricoverata una media di 330 persone. MSF gestisce anche due centri sanitari nella zona: uno a Dhusa Mareb, capitale del Galgaduud, e uno a Hinder, aperto a gennaio del 2008. Lo scorso anno in questi due centri sono state effettuate una media di 1600 visite mediche ogni mese.
MSF fornisce cure mediche alla popolazione in nove regioni della Somalia meridionale e centrale, ed è presente nel paese dal 1991.
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