Storia e Memoria, anniversari di oggi
“ANNIVERSARI DI OGGI”
Foglio periodico di TWIMC (www.nesti.org) Parma – Anno V – N. 507 – Edizione del 31.12.09
31 DICEMBRE
* Selezione di anniversari, ricorrenze, eventi e personaggi legati alla giornata *
Santi del giorno:
Santa Caterina Labouré, San Silvestro Papa (1), Santa Donata e compagne, San Giovanni Francesco Regis, San Mario di Losanna, Santa Melania la Giovane penitente (2), Santa Paolina martire, Santa Colomba di Sens Vergine e martire, Beato Alano di Solminihac Vescovo.
Eventi:
192: Pertinace diviene Imperatore Romano. 406: Vandali, Alani e Suebi attraversano il Reno, dando inizio all’invasione della Gallia. 1600: Nasce la Compagnia Britannica delle Indie Orientali. 1687:I primi Ugonotti salpano dalla Francia verso il capo di Buona Speranza. 1879: Thomas Edison dimostra al pubblico per la prima volta la lampada ad incandescenza (3). 1946: Il Presidente statunitense Harry Truman proclama ufficialmente la fine delle ostilità della seconda guerra mondiale (per quanto riguarda gli USA). 1955: La General Motors diventa la prima compagnia statunitense a fatturare oltre un miliardo di dollari in un anno. 1990: Il russo Garry Kasparov conserva il titolo di campione del mondo degli scacchi, battendo il compatriota Anatoly Karpov. 1991: L’Unione Sovietica si dissolve ufficialmente. 2002: In Cina viene inaugurato il primo tratto ferroviario (30km) servito da un treno a levitazione magnetica. Velocità massima raggiunta: 430km/h.
Nati:
1808: Paolo Emilio Imbriani, politico, umanista († 1877)
1842: Giovanni Boldini, pittore italiano († 1931)
1855: Giovanni Pascoli, poeta († 1912)
1869: Henri Matisse, pittore († 1954)
1908: Simon Wiesenthal, sopravvissuto ai nazisti
Morti:
192: Commodo, Imperatore Romano (n. 161)
1877: Gustave Courbet, pittore francese (n. 1819)
1948: Malcolm Campbell, pilota da corsa (n. 1885)
1969: George Lewis, jazzista (n. 1900)
1980: Marshall McLuhan, massmediologo (n. 1911)
(1) San Silvestro I, Papa
(Papa dal: 31 Gennaio 314 al 31 Dicembre 335)
Silvestro è il primo Papa di una Chiesa non più minacciata dalle terribili persecuzioni dei primi secoli. Nell’anno 313, infatti, gli imperatori Costantino e Licinio hanno dato piena libertà di culto ai cristiani, essendo papa l’africano Milziade, che è morto l’anno dopo. Gli succede il prete romano Silvestro. A lui Costantino dona come residenza il palazzo del Laterano, affiancato più tardi dalla basilica di San Giovanni, e costruisce la prima basilica di San Pietro. Il lungo pontificato di Silvestro (21 anni) è però lacerato dalle controversie disciplinari e teologiche, e l’autorità della Chiesa di Roma su tutte le altre Chiese, diffuse ormai intorno all’intero Mediterraneo, non è ancora affermata. Costantino, poi, interviene nelle controversie religiose (o i vescovi e i fedeli lo fanno intervenire) non tanto per “abbassare” Silvestro, ma piuttosto per dare tranquillità all’Impero. Costantino indice nel 314 il Concilio occidentale di Arles, in Gallia, sulla questione donatista (i comportamenti dei cristiani durante le persecuzione di Diocleziano). E sempre lui, nel 325, indice il primo Concilio ecumenico a Nicea, dove si approva il Credo che contro le dottrine di Ario riafferma la divinità di Gesù Cristo («Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre»). Papa Silvestro non ha alcun modo di intervenire nei dibattiti: gli vengono solo comunicate, con solennità e rispetto, le decisioni prese. E, insomma, ci appare sbiadito, non per colpa sua (e nemmeno tutta di Costantino); è come schiacciato dagli avvenimenti. Ma pure deve aver colpito i suoi contemporanei, meglio informati di noi: tant’è che, appena morto, viene subito onorato pubblicamente come “Confessore”. Anzi, è tra i primi a ricevere questo titolo, attribuito dal IV secolo in poi a chi, pur senza martirio, ha trascorso una vita sacrificata a Cristo. Silvestro è un Papa anche sfortunato con la storia, e senza sua colpa: per alcuni secoli, infatti, è stato creduto autentico un documento, detto “donazione costantiniana”, con cui l’imperatore donava a Silvestro e ai suoi successori la città di Roma e alcune province italiane, un documento già dubbio nel X secolo e riconosciuto del tutto falso nel XV. Un anno dopo la sua morte, a papa Silvestro era già dedicata una festa al 31 dicembre, mentre in Oriente lo si ricorda il 2 gennaio.
(2) Santa Melania la Giovane, Penitente
I nonni a volte sono determinanti nelle decisioni di una famiglia, ma nel secolo V a Roma, lo erano certamente in modo molto influente. Infatti se Melania la Giovane poté vincere tutte le opposizioni aspre dei parenti, per la sua scelta di farsi monaca, lo dovette all’intervento della nonna Melania l’anziana, che anche lei da giovane dovette affrontare e vincere le stesse resistenze. Figlia di Valerio Publicola della gens Valeria e di Ceionia Albina della gens Ceionia, quindi discendente di gloriose famiglie di Roma. A 14 anni sposò il cugino Piniano anche lui della gens Valeria, che dopo la morte di due loro figli, Melania convinse a praticare una vita penitente e casta. Influenzata dalla propaganda monastica che nel secolo V era assai fervorosa in Roma, la pia matrona lasciò la città per ritirarsi con tutti i servi in una villa suburbana per vivere una vita monastica. Qui sorse l’opposizione tenace dei parenti, vinta solo con l’intervento della nonna paterna, che qualche decennio prima, aveva fatta la stessa scelta fra le resistenze della nobile famiglia. Nel 406 si trasferì a Nola presso S. Paolino, forse suo lontano parente e dopo due anni, nel 408 vista l’invasione dei barbari, si spostò nei suoi possedimenti in Sicilia e ancora nel 410 emigrò in quelli d’Africa, dove conobbe S. Agostino, stringendo con lui una salda amicizia. Circondata da un centinaio di servi ed ancelle e con la compagnia del marito Piniano e della madre Albina, che la seguivano in questo peregrinare, formando una specie di comunità monastica, decise di recarsi a Gerusalemme, passando prima per l’Egitto, culla del monachesimo orientale, per rendere omaggio ai monaci verso cui provava grande ammirazione, cercando di imitarli. A Gerusalemme volle tenere una vita eremitica più stretta (già la nonna Melania assieme a Rufino, aveva fondato un monastero), facendosi costruire una piccola cella sul Monte degli Ulivi, sede di altri asceti e qui condusse una vita di pesanti penitenze. Dopo un certo tempo e dopo altri contatti con i monaci egiziani, per apprendere meglio lo spirito ascetico, fondò in una zona molto isolata un monastero femminile e dopo qualche anno, anche uno maschile, con oratori dotati di reliquie di santi martiri. Il regolamento delle Comunità, disposto da Melania stessa, fu improntato ad una estrema severità, sul modello egiziano, anche se nella liturgia si notava una certa influenza romana ed occidentale. Fu tanto caritatevole che il suo patrimonio e quello del marito Piniano, morto nel 432, fu lentamente esaurito a favore dei poveri. Ebbe una grande fama di santità in tutto l’ambiente di Gerusalemme, dove morì nel 440. Il culto per S. Melania la Giovane fu abbastanza sentito in Oriente, mentre in Occidente cominciò solo nel secolo IX. La commemorazione della grande matrona asceta a Gerusalemme è al 31 dicembre. Il suo culto fu approvato nel 1908. Il nome Melania proviene dal greco Melan e significa “scura, nera”; fu un soprannome e poi nome individuale frequentemente attribuito alle donne brune, di origine greca ed orientale.
(3) Thomas Alva Edison
(Milan, Ohio 17 febbraio 1847 – West Orange, New Jersey 18 ottobre 1931)
Fu inventore e uomo d’affari statunitense. Per primo seppe applicare i principi della produzione di massa alle invenzioni. Edison é considerato uno dei più prolifici inventori del suo tempo, avendo ottenuto il record di 1.093 brevetti a suo nome. Collezionò brevetti in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Germania. Edison avviò la Motion Picture Patents Company, che era l’insieme dei nove maggiori centri cinematografici (più noti come Edison Trust). La rivista americana Life magazine, in un’edizione speciale doppia, mise Edison al primo posto tra le “100 persone più importanti negli ultimi 1000 anni”, evidenziando che la sua lampada ad incandescenza “illumina il mondo”. Sebbene Heinrich Goebel l’avesse preceduto con meno successo con una lampada a bulbo, fu Edison che rese possibile l’era moderna commercializzando la sua “invenzione”. Thomas Edison era nato a Milan ed era cresciuto a Port Huron. Parzialmente sordo fin dall’adolescenza, divenne operatore del telegrafo nel 1860. Alcune delle sue prime invenzioni sono collegate con il telegrafo, incluso un nuovo tasto telegrafico. Edison nella giovinezza lavorò vendendo spuntini e dolciumi nelle ferrovie, nella macellazione di suini e iniziando un’attività di vendita di verdure. Intorno al 1860, stampò e distribuì il “The Weekly Herald”: il primo periodico composto e stampato su un treno. Il Times pubblicò un articolo su Edison e il suo giornale. Edison fece domanda per il suo primo brevetto, un registratore di voto elettrico, nel 1868. Thomas Edison si sposò due volte, la prima nel 1871 con Mary Stilwell (1855–1884), con cui ebbe tre figli – Marion Estelle, Thomas Jr. e William Leslie – prima che lei morisse all’età di 29 anni, probabilmente per febbre tifoide. Si sposò una seconda volta con Mina Miller (1865–1946), ed ebbe altri tre figli: Madeleine, Charles (che prese in mano l’impresa paterna) e Theodore Miller. Comprò una casa (detta “Glenmont”) nel 1886 come regalo di nozze per Mina a West Orange nel New Jersey (dove sono tuttora conservate le ceneri di Thomas e Mina Edison). I 13,5 acri (55.000 m²) della proprietà sono affidati al “National Park Service” come “Edison National Historical Site”. Le sue invenzioni: Fonografo, Cinetoscopio, Dittafono, Radio, Lampada elettrica, Una macchina per stampare, Un apparecchio per tatuaggi.
Storia e Memoria – 31 Dicembre 2009 (Thanks to: A.Borrelli, D.Agasso, Santi e Beati, Wikipedia)
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