Archive for Dicembre 5th, 2009
Paolo Mesolella “LA GUERRA ADDOSSO”. Un libro sul più grande campo di concentramento tedesco nel Sud
BELLONA (Ce) Sarà presentato, mercoledì 23 dicembre, alle ore 18 nell’aula consiliare del Comune di Bellona (città medaglia d’oro al Valor civile), l’ultimo, interessante libro del Dirigente Scolastico Paolo Mesolella, sul Campo di concentramento tedesco di Sparanise e sugli eccidi dell’Agrocaleno. Il libro, intitolato “La guerra addosso”, contiene anche il Diario di guerra dell’orfanotrofio “Padre Semeria” e le testimonianze autografe di numerosi deportati nel campo di concentramento sparanisano; tra le tante quella dell’ex Presidente della Regione Campania Ciro Cirillo, del Generale Alfonso Cascone, del Generale Andrea Cucino e dei deportati – scrittori preside Mariano Paolozzi, prof. Giuseppe Spera, prof. Antonio Zannini, prof. Brunello Riccio Flentjen e del rag. Alfonso Lombardi che hanno parlato del campo sparanisano nelle loro opere. Nel libro vi è anche uno stralcio del diario di guerra di Nicola Fusco, deportato sparanisano a Dachau, di Don Francesco D’Angelo deportato nel campo di Sigmaringen e documenti inediti su Filippo Mandara, giovane sparanisano diventato Capo Medico nell’ospedale del Campo di Dachau. Sono veramente tanti i testimoni che impreziosiscono questo scrigno di storia locale: ben 90 le testimonianze e numerosi anche i documenti e le foto d’epoca. Ma il testo non parla solo del campo di concentramento e degli eccidi di Sparanise: parla anche degli eccidi perpetrati dai nazisti a Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Montanaro, dei bombardamenti e delle numerose vittime causate dagli ordigni bellici. “La pubblicazione – spiega il preside Mesolella – nasce anche per far conoscere i “Cunicoli” scavati dai tedeschi nei pressi della ferrovia, recentemente venuti alla luce; per cercare di definire il numero esatto delle vittime dell’eccidio di Via De Renzis, per non dimenticare i bombardamenti di Casa Palmese a Sparanise, quello del seminario di Calvi, che travolse la famiglia Gagliardi e quello che uccise le povere suore della Confidenza Castallo a Teano. Read the rest of this entry »
Bersani flop, da Bandanas
Progetto benefico “Dai un Cuore al Natale” al Centro Torri
Dal 5 al 24 dicembre, mercatino natalizio, pista di pattinaggio su ghiaccio e altre iniziative con raccolta fondi per acquistare defibrillatori per Parma.
In collaborazione col Comune, Portos, Gruppo Medaglie d’Oro e Croce Rossa
Se saranno in tanti a “dare il proprio cuore”, ognuno dei 13 quartieri di Parma potrà dotarsi di un defibrillatore. “Dai un Cuore al Natale” è il titolo del nuovo progetto che il Centro Torri ospita nel suo piazzale dal 5 al 24 dicembre, proponendo una serie di iniziative con ingresso a offerta, al fine di raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori da posizionare in punti strategici della città. Il centro commerciale parmigiano è anche l’organizzatore del progetto insieme all’associazione culturale di promozione sociale Portos e al Gruppo Medaglie d’Oro “Vetreria Bormioli Rocco & Figlio”, in collaborazione con Croce Rossa Italiana e Gommaland e con il patrocinio del Comune di Parma e dei Quartieri San Leonardo e Cortile San Martino.
Da sabato 5 a giovedì 24 dicembre, in tutti i pomeriggi (inclusi i festivi) tra le 14.30 e le 18.30 e pure al mattino nei giorni festivi e prefestivi dalle 10 alle 13, saranno tre le attrazioni fisse nell’area esterna del Centro Torri: il villaggio di Natale, mercatino della solidarietà dove tante idee natalizie si mescoleranno a novità per la casa e a prodotti gastronomici; la pista di pattinaggio su ghiaccio, superficie di 30 metri per 10 a disposizione di tutti i bambini dai 4 ai 12 anni; il mini-campo da calcetto in moquette verde, allestito dalla squadra San Leo per tirare i calci di rigore.
Le offerte dei giovani e dei meno giovani verranno dunque destinate all’acquisto di defibrillatori semi-automatici, utilizzabili anche da personale non medico (ma appositamente addestrato) per praticare una defibrillazione precoce aumentando le possibilità di salvare una persona colpita da arresto cardio-circolatorio e limitando il danneggiamento dell’organo più importante (il cervello). Un primo defibrillatore è già stato comprato dal Centro Torri e cospicue cifre sono già state donate da Oiki Acciai Inossidabili e Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.
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Teatro di Fontanellato, Sabato 5 dicembre 2009, ore 21,15 OSCAR DE SUMMA in “Diario di provincia”
Una narrazione comica
Di e con Oscar De Summa
Niente, non succede niente, solo la depressione da calura estiva.
La noia è la sovrana di un regno bruciato in cui uomini e donne indugiano senza concludere nulla, rassegnati.
Stare nella piazza deserta a guardare le cosce delle donne, bere e rubare alla luce del sole: questo è il sud raccontato da Oscar De Summa, questa è la Puglia amata e odiata e Oscar è anche il protagonista di Diario di Provincia.
Il ragazzo che dice no all’asfissia dei giorni eternamente uguali, e lo fa ribellandosi ingenuamente: cambiando lavoro prima e abbigliamento dopo, inseguendo le mode del nord ma trovandosi piantato sempre nella stessa palude.
Un affresco divertente dietro cui si nasconde una tragedia, un risvolto drammatico che forse rappresenta l’unica rottura a una routine che annienta ogni speranza, ogni gesto eroico.
Il pubblico ride delle superstizioni, dei vecchi e degli uomini e delle donne frastornate dal caldo, e ridendo non si accorge di essere condotto sul ciglio dell’inevitabile precipizio, al di là del quale non esiste nessuna cura, nessun sollievo.
TEATRO DI RAGAZZOLA, progetto U.R.T. Compagnia Jurij Ferrini
di TENNESSEE WILLIAMS
regia di
JURIJ FERRINI
con
JURIJ FERRINI
ALESSANDRA FRABETTI
AURORA PERES
traduzione di Gerardo Guerrieri
per gentile concessione della University of the South, Sewanee, Tennessee
Testo classico del teatro americano, narra la storia commovente e tenera di una piccola famiglia americana che negli anni ’30, in piena recessione economica, si ritrova in grosse difficoltà economiche dopo che il marito di Amanda, nonché padre dei due ragazzi, Tom e Laura, decide di andarsene di casa. La vicenda viene narrata da Tom, ormai adulto ma non ancora emancipato dal suo passato e dal ricordo della sorella Laura, claudicante e fragile d’animo, chiusa nel suo mondo immaginario fatto di animaletti di cristallo, lo Zoo di vetro appunto
sabato 5 DICEMBRE ore 21.15
intero 10 euro – ridotto 5 euro
prenotazioni e informazioni 339.5612798
TEATRO DI RAGAZZOLA
Via Provinciale, 78 Ragazzola di Roccabianca (PR)
Teatro del Cerchio ” Operai oggi” SABATO 5 DICEMBRE 2009 ore 21.00
Operai oggi
di Stefano Angelucci Marino
con Francesca D’Este e Stefano Angelucci Marino
Operai oggi è il risultato di una composizione scenica che valorizza il lavoro di attori, scenografi, musicisti e disegnatori luci fino a comprenderlo nel procedere teatrale. Si tratta di un nuovo racconto teatrale che, tra rimandi ai nodi tematici più significativi dei romanzi di John Fante sul tema del lavoro, e visioni di un certo Abruzzo e di un certo Veneto sospesi tra le pratiche e i simboli dei rispettivi mondi tradizionali, tenta di mostrare lo smarrimento della generazione operaia dei trentenni di oggi.
Siamo nel 2008, a Torino.
Due operai, Tommaso e Chiara, sono sposi da dieci anni. Abruzzese lui e veneta lei. Lui, perfetto metal-mezzadro degli Abruzzi di oggi, tutto centri commerciali, belle fighe e il mito dell’origine; lei, una donna spaesata, finita, una donna che corre dentro l’inferno dei suoi desideri in profonda solitudine. Schiacciati dentro casa per un’improvvisa Cassa integrazione decretata dall’azienda, i nostri due, come cani in gabbia, raccontano e vivono tensioni, splendori e miserie di un certo operaismo dei giorni nostri, un operaismo che si fa fatica a raccontare. Ne esce fuori uno spaccato in parte comico, in parte tragico. Per la precisione tragicomico.
Il Teatro in Italia è ancora quasi esclusivamente messa in scena, interpretazione di testi. Il suo rinnovamento non dipende dal fatto che si rappresentino testi novecenteschi invece che testi ottocenteschi. Non si vuole dire che la messinscena non sia interessante, ma si pensa che oltre alla messa in scena di testi bisognerebbe considerare altri procedimenti. La composizione, per esempio. Molti autori praticano da tempo procedimenti compositivi. La composizione, più della messinscena, valorizza il lavoro di attori, scenografi, musicisti, fino a comprenderlo nel procedere teatrale invece che come supporto alla parola. Operare per composizione favorisce i contatti con gli altri linguaggi, ma non ha niente da spartire con l’interdisciplinarità. L’interdisciplinarità è un equivoco che tende a confondere la specificità dei linguaggi, la composizione rispetta le differenze, ne ha bisogno: solo cerca di comprenderle. E’ attraverso la differenza tra linguaggi, la precisa consapevolezza dei caratteri di ognuno, che si possono trovare vicinanze, attinenze, affinità.
Un teatro della comprensione opera per affinità.
Stefano Angelucci Marino prende due giovani operai dei nostri tempi e li fa precipitare in una stanzetta claustrofobica in cui l’uso di una parlata infrabruzzese e infraveneta rende vitale e caotico il gioco teatrale. Read the rest of this entry »